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Coinbase: la correlazione tra il prezzo di bitcoin e l’S&P 500 è temporanea

Ieri sul blog ufficiale di Coinbase è stato pubblicato un post che evidenzia come la correlazione tra il prezzo di bitcoin e l’indice S&P 500 in realtà sia solo temporanea. 

L’analisi è stata effettuata da Mike Co e Shawn Dejbakhsh, che sostengono chiaramente quanto segue:

“Sebbene Bitcoin recentemente sia crollato insieme all’S&P 500, sulla base di dati storici la recente correlazione positiva potrebbe essere temporanea”. 

Co e Dejbakhsh ricordano che per anni bitcoin è stato ampiamente considerato come un asset “non correlato” e che in linea generale questo è stato statisticamente vero. 

Lo dimostra il coefficiente di correlazione tra il prezzo di BTC e l’indice S&P 500 degli Stati Uniti, rimasto molto basso per gran parte della sua storia. Tuttavia, di recente si è verificata una correlazione positiva. 

Il grafico dell’andamento di questa correlazione nel corso del tempo mostra chiaramente che si tratta di una correlazione molto altalenante, che rapidamente si muove dai massimi ai minimi. 

coinbasee prezzo bitcoin s&p 500

In altre parole, i due indici nel corso del tempo non mostrano affatto una correlazione duratura. 

Anzi, in determinati momenti addirittura la correlazione si è invertita, come ad esempio a gennaio 2020, e questa inversione si è verificata più di una ventina di volte dal 2015 ad oggi. 

Questo significa senza ombra di dubbio che BTC è stato ampiamente non correlato con i principali indici di borsa nel corso della sua storia.

Infatti, se viene calcolato nel corso del tempo lo stesso grado di correlazione ad esempio dell’indice S&P 500 con quello del Dow Jones Industrial (DJI) il grafico si presenta in modo completamente differente, con una correlazione quasi costante nel tempo al massimo livello. 

Altro confronto interessante, dall’altro lato, è quello del grado di correlazione del prezzo di BTC con quello di ETH, che rivela una notevole correlazione duratura nel tempo, soprattutto a partire dal 2018. 

Pertanto questo studio rivela chiaramente che non vi è una correlazione storica, o duratura, tra l’andamento del prezzo di bitcoin e quello dell’indice S&P 500, o in generale delle borse americane. 

Inoltre, il Presidente di CoinShares, Danny Masters, ha recentemente rivelato a Bloomberg che ritiene che, in questo periodo di vero e proprio lockdown per moltissime attività, Bitcoin in realtà sia favorito, perché è probabilmente l’unico asset finanziario che può operare completamente in remoto, senza che nessuno abbia realmente bisogno di recarsi fisicamente al lavoro per farne funzionare la rete.

 A questo punto ha aggiunto: 

“Ora che le cose sembrano tristi per qualsiasi cosa, non riesco a pensare a un asset migliore da acquistare rispetto a Bitcoin”. 

Nello stesso articolo di Bloomberg si citano anche un paio di “buone notizie per gli appassionati delle criptovalute”, con il responsabile della ricerca di una società di asset digitali, Denis Vinokourov di Bequant, che ha aggiunto: 

“Il mercato delle criptovalute ha tentato di separarsi dalla correlazione con l’S&P 500, che è stata in prima linea nelle recenti attività di mercato e dopo giorni di trading in rosso. Mentre Bitcoin potrebbe essere stato scambiato a stretto contatto con altre attività a rischio, vale a dire le azioni, le probabilità di tale interruzione della correlazione sono sempre elevate”.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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