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Cina: i volumi di trading crypto exchange sono falsati

Ieri la National Internet Finance of China (NIFA), ente che fa parte della People’s Bank of China, ha pubblicato un report in cui si scaglia contro gli exchange crypto in quanto spesso i volumi di trading da loro riportati sono falsi.

“In our sampling analysis based on trading data from some of the exchanges, the daily trading turnover rate for more than 40 coins is over 100%, while more than 70 coins’ rate exceeds 50%. Despite the relatively low price and small market value, there have been massive trading volumes”, si spiega nel report.

Il report parte ricordando che nel 2017, proprio per la loro natura altamente rischiosa e volatile e per colpa di molte ICO (Initial Coin Offering) che si sono rivelate scam, le crypto in Cina sono state messe al bando.

L’oscillazione del valore di questo tipo di asset, si dice nel report, è altamente repentino e può portare ad incrementi a doppia cifra, se non addirittura a tripla cifra come avvenuto con Steem, ma può avvenire anche nel senso opposto con perdite di notevole valore portando il token quasi prossimo allo zero, per non parlare delle pratiche di wash trading.

Altro aspetto che viene messo in risalto è quello delle leve, strumenti che possono essere pericolosissimi in quanto permettono di esporsi in maniera esponenziale con i propri asset, facendo passare il tutto come se fosse un’operazione semplice o senza ripercussioni, ma che può comportare anche perdite 100 volte superiori a quello che si ha in portafoglio.

Infine, il report conclude facendo notare come la maggior parte delle aziende operano all’estero e non hanno sedi sul territorio cinese, e spesso sono dediti a pratiche poco chiare e a cambi continui di domini per sottrarsi all’identificazione.

La Cina invita chiunque, istituzioni e persone individuali, a seguire le regole locali e quindi a non partecipare o interagire con queste attività e piattaforme, ricordando che chiunque venisse scoperto ad operare in queste attività illecite verrà processato per utilizzo di strumenti illegali.

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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