HomeCriptovaluteQualcosa sta cambiando nelle crypto: record di volumi per i DEX

Qualcosa sta cambiando nelle crypto: record di volumi per i DEX

Un dato interessante per il mondo della decentralizzazione finanziaria emerge in accordo con le dichiarazioni di IDEX e  Dune Analytics, l’uso degli exchange decentralizzati (Dex) ha raggiunto il suo massimo storico: a marzo 668 milioni di dollari di volumi.

Il report, prima di riportare al dato sui volumi dei Dex (exchange decentralizzati), racconta come fosse dal 2013 che non si vedeva un Q1 in grande spolvero come quello del 2020, ma l’evento inaspettato del Coronavirus ha cambiato le carte in tavolo.

Pochi giorni fa eravamo nel mezzo d’una tempesta e la correlazione di Bitcoin con gli assets tradizionali ha spaventato la comunità che da sempre si vanta di essere scollegata dai mercati tradizionali grazie alla sua natura alternativa.

Per questa ragione il team di IDEX, importante exchange decentralizzato, inizia così il suo report di settore:

“Il primo trimestre del 2020 è stato unico nel suo genere. L’epidemia di COVID-19 ha colpito di molto le economie e in largo, mettendo alla prova gran parte del mondo delle criptovalute”.

Le ragioni della crescita dei Dex

Con queste premesse, messe in evidenza dal report, non ci saremmo aspettati il grande risultato raggiunto invece dal settore degli exchange decentralizzati.

Da sempre il settore segue a fatica la performativa dei progetti più centralizzati ma alcuni elementi stanno stimolando lo sviluppo.

  • Maturazione della consapevolezza degli utilizzatori;
  • L’effetto DeFi;
  • Nuove tecnologie e modelli di sviluppo.

Gli utilizzatori sono sempre più consapevoli dell’importanza della disintermediazione e dei rischi che si corrono nell’utilizzo di sistemi centralizzati, senza le nostre chiavi private le criptovalute detenute negli exchange sono a rischio, sia in chiave di sicurezza informatica che a livello normativa il cui intervento potrebbe scagliarsi dove si centralizza la liquidità e gli scambi.

Il circuito positivo creatosi con il comparto DeFi ha messo in luce il potenziale di un sistema “non custodial” di gestire gli scambi e la liquidità, ne sono testimonianza il grande successo di Kyber Network, Uniswap e Bancor che vanno ad aggiungere volumi alle piattaforme più dedite al trading come Loopring o Idex.

Le tecnologie da pochi mesi in sperimentazione su alcune piattaforme stanno permettendo agli exchange di superare alcune difficoltà legate allo scaling.

Ogni scambio deve essere sottoscritto sulla blockchain e attivare il contratto ad essa collegata.

Di certo le ZK Rollup sono quelle più all’avanguardia ma lo stesso IDEX l’anno scorso è stato pioniere nel portare le O2 Rollup (Optimized Optimistic Rollup) che consentono di scalare off-chain utilizzando uno smart contract di layer2 per la finalizzazione degli scambi.

Grazie ad esse possiamo aspettarci:

  • Esecuzione istantanea delle transazioni;
  • Fondi sempre sotto controllo dell’utente (non custodial);
  • Possibilità di scaling elevate;
  • Costi del Gas in diminuzione;
  • Strumenti di trading più avanzati;
  • Possibilità di aggiungere asset sintetici.

Ma mentre la crescita è impressionante, evidenzia anche la difficoltà di monitorare accuratamente le prestazioni dei singoli protocolli in un ecosistema sempre più intrecciato

La costante condivisione di liquidità gonfia le statistiche di crescita e rende difficile valutare ogni protocollo individualmente.

Lorenzo Dalvit
Lorenzo Dalvit
Educatore appassionato di Blockchain, esperto di vendite e marketing, social community manager, direttore artistico, musicista, amante dei paradigmi dirompenti e della vita. Le mie competenze riguardano l'interazione e la connessione umana
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