HomeCriptovaluteEthereumPronti al lancio di Ethereum 2.0 in testnet grazie a Prysmatic Labs

Pronti al lancio di Ethereum 2.0 in testnet grazie a Prysmatic Labs

Prysmatic Labs lancia Topaz in testnet e il 16 aprile verrà generato il genesis block del primo test di Ethereum 2.0.

Nel frattempo DappRadar segnala in un suo rapporto un aumento delle attività del 64% nel Q1 2020 sulla blockchain più famosa per gli smart contract. Ecco perché il lavori sulla versione 2.0 devono accelerare.

Poco più di due anni fa, Prysmatic Labs ha iniziato il suo viaggio nell’implementazione di Ethereum 2.0 con tre progetti: Ruby, Sapphire e Diamond, un team che ha preso seriamente l’obiettivo di portare Ethereum su scala globale.

La squadra annuncia l’avvio della testnet previsto per Ethereum 2.0 fase zero, la rete di test Topaz. La rete di test Topaz rappresenta la configurazione mainnet completa della fase zero.

Nella precedente testnet, Sapphire, erano stati usati depositi di un decimo rispetto a quelli determinati per il lancio finale. Per Topaz, invece, i validatori dovranno depositare i 32 ETH completi sul testnet ETH1 di Goerli per partecipare. 

La rete di test Topaz ha già accettato i depositi per il genesis block. Prysmatic Labs con oggi inizierà a rifiutare i propri validatori Sapphire e a inviare nuovi depositi per il genesis. 

Chi desidera essere un validatore in questa fase di test deve inviare il tuo deposito entro le 00:00 UTC del 16 aprile 2020, sarà allora che Prysmatic inizierà a inviare depositi in massa per dare il via alla rete di test. 

Lo stesso Vitalik Buterin frena gli entusiasmi dichiarando che ci sarà bisogno di qualche riavvio e che questa non è ancora la versione definitiva della Testnet.

 Grande l’attesa per la versione 2.0 di Ethereum, le promesse e le aspettative rivolte a questo progetto stanno crescendo pericolosamente mentre i problemi sulla versione 1.0 non mancano di palesarsi.

DappRadar fa notare come siano 17.489 i wallet attivi, in crescita del 64% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Se il trend dovesse continuare ci troveremo di fronte ad una grossa congestione, costi in aumento per le transazioni e tempi di attesa inaccettabili.

Metaforicamente non è la prima volta che si forma la fila davanti al ristorante delle blockchain.

La prima catena a sperimentare l’insoddisfazione dei clienti è stata Bitcoin che durante i periodi di grande entusiasmo ha visto le sue transazioni rallentare a tal punto da mandare i costi fino a 50$ per ogni movimento sulla rete. Gli utenti hanno aspettato giornate intere prima di veder validare la propria transazione.

Per Bitcoin la narrativa della riserva di valore, lenta e costosa da utilizzare può reggere.

Mentre si cercano soluzioni innovative o strade alternative per far scalare il network, la funzione di oro digitale si presta a momenti di rallentamento.

Per Ethereum questo non può accadere, visto il modello su cui si sono basati i progetti che usano il suo network. Lo abbiamo visto con MakerDao o in alcune Dapp che non riescono a funzionare correttamente quando il network si congestiona.

ETH deve scalare e la fretta, cattiva consigliera, è uno dei motivi per il quali spesso la comunità gioca sull’attesa della versione 2.0, ironizzando sul suo arrivo.

Nel frattempo il web si è sbizzarrito con i meme. Ecco un Vitalik ormai vecchio che annuncia la versione definitiva:

ethereum testnet 2.0

Lorenzo Dalvit
Lorenzo Dalvit
Educatore appassionato di Blockchain, esperto di vendite e marketing, social community manager, direttore artistico, musicista, amante dei paradigmi dirompenti e della vita. Le mie competenze riguardano l'interazione e la connessione umana
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