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Petrolio e Covid-19: il parere degli analisti

Gli analisti di eToro Edoardo Fusco Femiano e Adam Vettese, in merito al forte impatto che sta avendo il Covid-19 sul petrolio, hanno detto la loro tramite un comunicato stampa appena pubblicato.

Secondo loro, la “domanda è inesistente” e quindi bisogna fare:

“attenzione ad una possibile deflazione. I produttori USA si trovano infatti in una condizione di maggiore sofferenza, mentre gli investitori chiedono il taglio della produzione”.

In questi giorni soprattutto, il Covid-19 sta avendo forti ripercussioni sul prezzo del petrolio e quindi eToro ha pubblicato le proprie analisi sul tema.

“Al di là del movimento di ieri legato alle scadenze tecniche, gli investitori stanno chiedendo a gran voce un significativo taglio della produzione ed un accordo che non sia di facciata tra USA, Russia ed Arabia Saudita. Il settore energy pesa all’incirca un 3% del PIL mondiale, ma se lo estendiamo ai settori collegati il suo peso è ben maggiore. Senza considerare che anche il settore delle rinnovabili, strutturalmente più fragile, è impattato in una misura addirittura superiore”, ha spiegato Fusco.

“Il coronavirus sta riscrivendo le regole dell’economia globale. La domanda del petrolio è praticamente inesistente e questo incredibile sell-off è quasi totalmente causato dai timori relativi allo stoccaggio del greggio. Vale la pena notare che il Brent non si trova ad avere i medesimi problemi di stoccaggio che ha invece il greggio statunitense. Una situazione che mette proprio i produttori di petrolio USA nella condizione di maggiore sofferenza. Nel frattempo, questa situazione ha generato anche ulteriori preoccupazioni nei governi e nelle banche centrali, che stanno disperatamente cercando contromisure per contenere l’impatto economico del Covid-19. Un calo così marcato del prezzo del greggio potrebbe causare un rapido rallentamento dell’inflazione globale e alcuni paesi potrebbero persino subire una deflazione”, ha aggiunto Vettese.

Chissà cosa succederà al Petro in questo scenario, visto già il progetto “crypto” del Venezuela sembrava essersi arenato e non è troppo chiaro il suo futuro. Del resto la popolazione venezuelana a proposito di criptovalute, sembra preferire Dash.

Amelia Tomasicchio
Amelia Tomasicchiohttps://cryptonomist.ch
Esperta di digital marketing, Amelia inizia a lavorare nel settore fintech nel 2014 dopo aver scritto la sua tesi di laurea sulla tecnologia Bitcoin. Precedentemente è stata un'autrice di diversi magazine crypto all'estero e CMO di Eidoo. Oggi è co-founder e direttrice di Cryptonomist, oltre che Italian PR manager per l'exchange Bitget. E' stata nominata una delle 30 under 30 secondo Forbes. Oggi Amelia è anche insegnante di marketing presso Digital Coach e ha pubblicato un libro "NFT: la guida completa'" edito Mondadori. Inoltre è co-founder del progetto NFT chiamati The NFT Magazine, oltre ad aiutare artisti e aziende ad entrare nel settore. Come advisor, Amelia è anche coinvolta in progetti sul metaverso come The Nemesis e OVER.
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