HomeBlockchainSilvio Micali: nell'app Immuni traccia Coronavirus manca la blockchain

Silvio Micali: nell’app Immuni traccia Coronavirus manca la blockchain

Silvio Micali, l’esperto di crittografia italiano più famoso nel mondo, è convinto che non si debba abdicare alla privacy usando la app Immuni nella lotta al Coronavirus.

“Confutiamo l’idea che, sulla scia dell’urgenza, sia necessario un compromesso tra privacy e sicurezza. Non lo è, grazie alla tecnologia disponibile. Dovremmo considerare la traccia COVID-19 con soluzioni efficienti ed efficaci nel rispetto delle nostre libertà fondamentali”.

Premio Turing nel 2012, premio Godel nel 1993, Silvio Micali (Palermo, 13 ottobre 1954) è un informatico italiano, professore di informatica presso il Laboratorio d’Informatica ed Intelligenza Artificiale (CSAIL) del MIT di Boston.

Silvio Micali è diventata una rock star della blockchain dopo aver fondato Algorand e la sua esperienza nel campo della crittografia è una risorsa riconosciuta a livello globale.

In un suo lungo contributo, Micali descrive in maniera impeccabile la situazione guardandola da prospettive diverse e offrendo una soluzione funzionale che permetta alla tecnologia di giocare il suo ruolo positivo in un mondo messo a dura prova da questa pandemia.

“La blockchain ha il potenziale per migliorare la nostra democrazia e portarla al livello successivo. Ci aiuterà a generare fiducia, stabilire una verità condivisa e raggiungere il consenso sociale quando necessario”.

Le app disponibili per difendersi dal Coronavirus

Non importa quanto ben progettata, un’app di tracciamento dei contatti non sostituisce un sistema medico ben organizzato in cui tutti possono essere testati. 

Tuttavia, la traccia dei contatti rimane importante anche quando sono presenti tutti gli altri strumenti. Infatti, poiché questa malattia è diffusa anche da individui asintomatici, la tracciabilità dei contatti è molto utile quando sono disponibili i test.

Silvio Micali osserva due modelli su quali la società si sta muovendo:

  • Incentrati sul governo (Immuni);
  • Incentrati sull’individuo (Google-Apple).

Entrambi questi modelli si avvalgono della tecnologia Bluetooth grazie al suo basso consumo.  

  1. Nell’approccio italiano, i dati raccolti sui propri incontri vengono inviati a un governo che calcola il livello di rischio contagio di ogni individuo e avvisa tutti coloro che hanno un rischio sufficientemente elevato. La trasmissione dei dati dell’incontro è crittografata (e digitalmente firmata). Questo importante passaggio impedisce che i dati personali cadano nelle mani sbagliate. Tuttavia, i dati sono resi disponibili all’agenzia competente di cui non si può conoscere il comportamento.
  2. La proposta Google-Apple è molto rispettosa della privacy delle persone. In effetti, nessun record di incontri lascia mai il telefono e tutti gli incontri più vecchi di 14 giorni vengono eliminati per sempre. Il tracciamento funziona su pseudonimo.

Una visione globale comune grazie alla blockchain

In entrambi gli approcci secondo Silvio Micali manca qualcosa:

  • Google – Apple: né il governo né i cittadini avranno una visione globale del fenomeno.
  • Applicazione Immuni: solo il governo ha una visione nazionale e i cittadini non possono accertare se la somma delle loro visioni sia quella effettivamente espressa dal governo o dall’agenzia preposta.

Ogni cittadino dovrebbe avere diritto di poter analizzare, confrontare e verificare i dati protetti dagli pseudonimi.

La blockchain permette la trasparenza con un grado di decentralizzazione che garantisce alla società di passare ad una fase evoluta del trattamento dei dati.

La soluzione di Micali è quindi la tecnologia di Google e Apple applicata ad una blockchain permissionless (registro immodificabile e accessibile a tutti senza permesso).

  1. Tutti possono scrivere una voce nel database;
  2. Tutti possono leggere qualsiasi voce nel database;
  3. Nessuno può cancellare, alterare o cambiare l’ordine delle voci del database.

Questi record possono essere meglio compresi con l’evolversi della tecnologia. I record redatti possono persino diventare un’importante fonte di conoscenza per decidere cosa fare in una futura pandemia. 

“La capacità di raggiungere una visione globale comune in modo efficiente e diretto, senza i rischi di censura e manipolazione che sono intrinseche negli approcci centralizzati tradizionali, è un strumento senza precedenti per l’umanità. E sarà cruciale per realizzare le nostre aspirazioni collettive”.

Silvio Micali ha la consapevolezza che lo sforzo dei governi in questa direzione potrebbe essere limitato dalla fretta di trovare soluzioni immediate. 

La sua proposta e la fattibilità di tale orientamento dovrebbe essere considerata, richiesta e pretesa dai cittadini.

L’alfabetizzazione informatica è l’unico strumento capace di farci evolvere come un collettivo libero capace di far valere i propri diritti.

Lorenzo Dalvit
Lorenzo Dalvit
Educatore appassionato di Blockchain, esperto di vendite e marketing, social community manager, direttore artistico, musicista, amante dei paradigmi dirompenti e della vita. Le mie competenze riguardano l'interazione e la connessione umana
RELATED ARTICLES

MOST POPULARS

GoldBrick