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Quanto velocemente i computer quantistici potranno minare bitcoin?

I nuovi computer quantistici possono minare bitcoin molto più velocemente di quelli tradizionali? 

La risposta è , ma bisogna fare una netta distinzione tra la teoria, e la pratica. 

Infatti, come disse ad esempio Vitalik Buterin qualche mese fa

“La mia impressione, in una frase, riguardo ciò che è stato detto recentemente sulla supremazia quantistica, è che fino ad ora si tratta di veri calcoli quantistico tanto quanto le bombe all’idrogeno sono fusione nucleare. Prova che esiste un fenomeno e la capacità di estrarre potenza di calcolo da esso, ma ancora lontano dall’uso diretto verso cose utili”. 

La potenza di calcolo dei computer quantistici in teoria è molto più elevata di quella dei computer normali. Inoltre non solo sono più potenti perché sono in grado di eseguire molte più operazioni dei computer tradizionali, nello stesso intervallo di tempo, ma anche perché funzionano in modo differente. 

Anzi, la potenza di calcolo di un computer quantistico è potenzialmente talmente superiore che la differenza con i computer tradizionali sarebbe abissale. 

Ma questa è soltanto la teoria, perché ad oggi non risulta che i computer quantistici siano realmente utilizzabili per fare mining. I problemi principali, dal punto di vista pratico, sono gli elevati costi di funzionamento, ed il fatto che i computer quantistici al giorno d’oggi in realtà sono ancora solo prototipi che non sono in grado di funzionare con continuità a pieno regime. 

Pertanto questo non è un problema di immediato interesse. Di computer quantistici se ne parla ormai da diversi anni, visto che sono stati ipotizzati nell’ormai lontanissimo 1980, ed i primi esperimenti sono stati condotti nel 2001. 

Tuttavia, solamente nel 2019 sono stati creati prototipi funzionanti ed utilizzabili a tutti gli effetti, quindi ci vorranno presumibilmente ancora diversi anni prima che possano realmente essere utilizzati per il mining. 

Il punto chiave però è che, per minare con i computer tradizionali tutti i bitcoin ancora da estrarre potrebbero volerci ancora circa 120 anni ed è estremamente probabile che in questo lasso di tempo vengano messi sul mercato computer quantistici utilizzabili anche per minare. 

I problemi che i computer quantistici potrebbero causare al mining di bitcoin sono fondamentalmente due: 

  • potrebbero impedire ai computer tradizionali di minare, 
  • potrebbero estrarre potenzialmente in pochi minuti tutti i bitcoin ancora da estrarre. 

Per quanto riguarda il primo problema la soluzione in realtà non c’è, perché i computer tradizionali non sono proprio in grado di competere con quelli quantistici. Ma con l’andare del tempo gli incassi per i miner derivanti dal premio assegnato ad ogni blocco si ridurranno a tal punto che potrebbero non riuscire a coprire i costi. Infatti, i costi di esercizio di un computer quantistico sono decisamente elevati, ed in futuro potrebbe non essere redditizio minare bitcoin con computer quantistici. 

Il secondo problema è connesso al primo, perché finché il mining con computer quantistici sarà redditizio ha senso immaginare che qualcuno possa provare ad usarli per minare molto velocemente tutti i bitcoin rimasti da minare, ma quando non lo sarà più allora anche questo scenario diventerà molto meno probabile. 

Se però nei prossimi anni sarà possibile utilizzare concretamente computer quantistici per minare bitcoin, allora la gravità di questo secondo problema dipenderà moltissimo dalla loro potenza di calcolo effettiva. 

Un nuovo halving di Bitcoin nel 2024

Non dimentichiamoci che nel 2024 avverrà un nuovo halving, che ridurrà l’estrazione di bitcoin a 3,125 BTC per blocco e presumibilmente nel 2027 o 2028 ne avverrà un altro che la ridurrà ulteriormente a 1,5625 BTC. 

Pertanto, se ad esempio nel 2024 sarà possibile utilizzare computer quantistici per minare bitcoin, resteranno solo più circa 1,3 milioni di BTC da estrarre, mentre se fosse possibile solo a partire dal 2028, ne resteranno solamente poco più di 650.000. 

Molti dubitano del fatto che nel 2024, o anche nel 2028, saranno effettivamente disponibili sul mercato computer quantistici realmente utilizzabili per minare bitcoin, quindi il problema potrebbe verificarsi ancora più avanti nel tempo. 

Ad esempio, dopo il successivo halving, presumibilmente nel 2031, resteranno da minare solamente poco più di 300.000 BTC, quindi la redditività di una tale operazione sarebbe già molto più ridotta. 

Inoltre, sebbene un computer quantistico molto potente potrebbe anche essere in grado di minare tutti i restanti bitcoin in poco tempo, bisogna tenere in considerazione che ogni 2.016 blocchi la difficulty viene aggiornata e se un computer quantistico riuscisse a minare 2.016 blocchi in pochissimo tempo, la difficulty schizzerebbe alle stelle, riportando il tempo medio necessario per minare un blocco vicino ai 10 minuti. 

Certo, uno scenario simile sarebbe gravido di conseguenze potenzialmente negative, soprattutto se il computer quantistico dovesse smettere di minare dopo aver fatto schizzare la difficulty, perché sarebbe necessario attendere altri 2.016 blocchi per vederla ridursi. 

Tuttavia, vista la relativa lentezza con cui sta procedendo lo sviluppo di questa tecnologia, di fatto ci sono a disposizione anni per trovare altre soluzioni.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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