HomeBlockchainRegolamentazioneLe criptovalute in Sri Lanka: regolamentazione e startup

Le criptovalute in Sri Lanka: regolamentazione e startup

La legalità delle criptovalute non è ancora ben definita e chiara in Sri Lanka.

La Banca Centrale dello Sri Lanka (CBSL) ha evidenziato l’intenzione di supportare le valute digitali, anche se probabilmente per lo sviluppo del settore criptovalute nel Paese serviranno almeno 5 anni.

Questo perché l’utilizzo di Internet è relativamente basso nel paese e la popolazione ha una conoscenza elementare relativamente a Bitcoin. Vendere o acquistare criptovalute in Sri Lanka comunque non è contro la legge.

La CBSL, essendo al corrente del crescente interesse sia a livello nazionale che internazionale, nelle criptovalute quali per esempio Bitcoin, Ethereum e Litecoin, ha deciso di implementare lo sviluppo di una piattaforma, basata su blockchain, di know-your customer (KYC). 

Così la CBSL si è espressa in una chiamata pubblicata sul sito web il 29 novembre del precedente anno: 

La crescente domanda di servizi finanziari digitalizzati ha creato un’opportunità per lo Sri Lanka di valutare la possibilità di adottare la tecnologia Blockchain per far avanzare ulteriormente il settore finanziario dello Sri Lanka“.

Inoltre, in un comunicato stampa, la Banca Centrale ha aggiunto che con la creazione della piattaforma KYC aumenterebbe sia l’efficienza che l’inclusione nel settore economico-finanziario nello Sri Lanka.

L’esigenza di creare il sistema KYC condiviso consentirebbe alle banche commerciali e al governo di condividere e aggiornare i dati dei clienti su blockchain e questo ha incentivato la banca a ricercare aziende tecnologiche che fossero in grado di aiutarla.

La banca nel selezionare le aziende con le quali condividere e sviluppare il sistema KYC ha tenuto conto del possesso congiunto di due requisiti:

  1. Almeno due anni di esperienza e operatività nel settore blockchain;
  2. Esperienze di successo nel lancio di applicazioni mobili contemporanee allo sviluppo dei software moderni.

Le startup crypto in Sri Lanka

Ma questo non è l’unico progetto blockchain del governo dello Sri Lanka. 

Lo Stato, grazie a Oxfam, un’organizzazione internazionale no profit per la riduzione della povertà, ha collaborato poi con Aon, gruppo britannico internazionale di consulenza del rischio e delle risorse umane nel settore assicurativo, per la creazione di una piattaforma assicurativa basata su blockchain per aiutare il settore più fruttifero dello Sri Lanka: quello agricolo. 

Anche la startup Etherisc, che utilizza Ethereum nel mondo assicurativo per sviluppare app di assicurazioni decentralizzate, ha partecipato alla collaborazione istituita, appunto, per fornire ai piccoli coltivatori di riso, aventi redditi molto bassi, assicurazioni a prezzi a loro accessibili. 

Questa partnership ha l’obiettivo di far sottoscrivere delle micro-polizze assicurative agli agricoltori per coprire il rischio di perdere il raccolto e va a semplificare un processo complesso dovuto all’inesperienza dei coltivatori in questo settore.

Il Chief Inclusion Officer di Etherisc, Michiel Berende, ha sottolineato l’importanza di questo progetto definendolo un buon motore per lo sviluppo economico dello Sri Lanka:

Gli agricoltori rappresentano un terzo della forza lavoro e quasi il 20% dell’economia, ma raramente hanno un’assicurazione. Ciò rende lo Sri Lanka un candidato ideale per percepire i benefici di un’assicurazione decentralizzata, collaborativa e automatizzata. Questa alleanza è praticamente di tutti. La collaborazione tra loro mostra che la blockchain è un bene sociale “.

Roberta Di Mario
Roberta Di Mario
Roberta Di Mario, nata a Roma nel 1993, è una studentessa universitaria. Dopo aver conseguito la laurea triennale in Economia e Gestione delle Imprese, attualmente si sta specializzando nel corso magistrale di Management and Finance.
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