HomeBlockchainRegolamentazioneBinance non autorizzato in Malaysia

Binance non autorizzato in Malaysia

Binance è stato messo nella lista nera delle aziende che non hanno una licenza per operare in Malaysia in quanto privo dell’autorizzazione della SC (Securities Commission).

Questa lista mette in chiaro subito coloro che ne fanno parte e del perché, con una serie di voci che ne identificano il tipo di problema riscontrato:

i. Negoziazione di titoli;
ii. Negoziazione di derivati;
iii. Gestione di fondi;
iv. Consulenza in materia di finanza aziendale;
v. Consulenza in materia di investimenti;
vi. Pianificazione finanziaria;
vii. Gestione di piani pensionistici privati
b. Fornire servizi come operatore di mercato;
c. Emettere o offrire titoli senza un’adeguata approvazione, autorizzazione o riconoscimento.

Binance rientra nella categoria di coloro che non hanno una licenza per operare su tutto il territorio, cosa che comporta anche una multa salatissima nel caso le relative piattaforme non cessino di operare.

Solo la settimana scorsa proprio la SC aveva messo al bando praticamente tutti gli ATM crypto del paese, in quanto nessuna delle compagnie che operava con questi strumenti aveva l’apposita licenza, dunque non potevano scambiare crypto. 

Anche in questo caso per coloro che non rispettano la decisione, scatta una sanzione da ben 2 milioni di euro.

Se scorriamo la lista possiamo vedere che nella stessa situazione versa eToro, ed anche una società che ha un nome famosissimo, Onecoin, dimostrazione che incredibilmente in quel paese è ancora attivo. Non possono operare in Malaysia neppure dei software di trading automatico di Bitcoin (o sedicenti tali) quali Bitcoin Revolution e Bitcoin Loophole.

Binance, problemi non solo in Malaysia

Questo non è il primo problema per Binance: anche in Brasile l’exchange ha subito uno stop al commercio dei prodotti futures.

A questo punto possiamo vedere come in Malaysia le crypto e la blockchain non vengano viste come un’opportunità ma qualcosa da regolare il più possibile, per rendere gli utenti più sicuri. Queste regole  in molti casi vanno strette a chi opera nel settore in quanto non lasciano spazi di manovra.

 

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
RELATED ARTICLES

MOST POPULARS

GoldBrick