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Bitcoin: i volumi restano bassi

I volumi di Bitcoin restano bassi anche oggi. Dopo tre giorni consecutivi sotto il miliardo di dollari di 24 ore, ieri hanno superato questa soglia con 1,1 miliardo di dollari di scambi su Bitcoin

I volumi di scambio totali rimangono quindi sui livelli più bassi dell’ultimo anno. Per trovare scambi così bassi e prolungati su base settimanale bisogna risalire ad autunno 2018.

Bitcoin continua a rimanere congelato in un range che si restringe ancora di più, evidenziando come la settimana appena iniziata sta registrando la più ristretta oscillazione settimanale dal 2015

La volatilità continua a scendere, arrivando a sfiorare 1,10%, livelli più bassi degli ultimi 4 anni: era dall’autunno 2016 che non si registrava una volatilità giornaliera su base mensile così ristretta. 

Anche la volatilità giornaliera su base bimestrale registra i livelli più bassi da gennaio 2017.

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Fonte: COIN360.com

In un contesto così anomalo e congelato, sono le altcoin che continuano a dare segnali di esuberanza. Nelle ultime 24 ore anche se continuano a rimanere in equilibrio i segni positivi con quelli negativi, si scorgono pronunciate oscillazioni verso l’alto e verso il basso. 

È il caso di IOTA che sale dell’8% tentando il rientro nella classifica delle prime 20. Tra le prime 30, solo IOTA marca un netto rialzo. Prevalgono infatti ribassi pronunciati dopo i rialzi dei giorni scorsi. 

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È il caso anche di Chainlink (LINK) che con scambi decisamente elevati negli ultimi giorni, dietro solo a Bitcoin ed Ethereum, oggi vede prevalere le prese di profitto. 

Chainlink registra un ulteriore estensione del ribasso iniziato esattamente dai massimi raggiunti tra mercoledì e giovedì della scorsa settimana quando per la prima volta ha sfiorato i 9 dollari. 

Oggi Chainlink continua a scendere, con un ribasso dell’8%, e il prezzo che sfonda il muro dei 7,5 dollari, arretrando in 11° posizione.

L’altra frizzante realtà delle ultime settimane, Cardano (ADA), ha visto ritornare i livelli a 14 centesimi di dollaro, i più alti degli ultimi due anni. Da quei livelli ha visto prese di profitto che stanno facendo cadere il prezzo sotto i 12 centesimi di dollaro. Il ribasso prosegue anche oggi con una discesa del 3%, pur mantenendo la 7° posizione in classifica delle maggiori capitalizzate. 

A proposito di ribassi, oggi si registra un deciso passo indietro per VeChain (VET) e Cosmos (ATOM), entrambe -7%.

La migliore di giornata è SysCoin (SYS) che vola del 160%, conquistando l’80° posizione. È un progetto del 2014, rimasto in sordina. È una piattaforma che consente l’interoperabilità tra token e anche proiettata per i bassi costi per l’utilizzo di micro transazioni.

SysCoin vede nuovamente brillare il prezzo in queste ultime ore riportando le quotazioni sopra i 15 centesimi, valori che non registrava da luglio 2018. 

Settore DeFi

Tra i rialzi si fanno notare i token della galassia DeFi che continua a registrare elevate oscillazioni verso l’alto e verso il basso. Tra i segni positivi ci sono Synthetix (SNX), Flexacoin (FXC), che salgono del 12%, Augur (REP) che sale del 5%. 

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Dalla parte opposta Kava (KAVA), Aave (LEND), Chainlink, Loopring (LRC), Ren (REN), evidenziano ribassi tra il 7 e il 14%. Nonostante la prevalenza di segni negativi, nella DeFi continua a svettare la liquidità bloccata che aggiorna il record a 2,90 miliardi di dollari in TVL (Total Value Locked, il totale in controvalore bloccato in dollari).

Consolida il recupero del trono Maker (MKR) che mantiene la prima posizione con 625 milioni di dollari bloccati, seguita da Compound (COMP) che scende a 579 e Synthetix a 440 milioni. 

Il prezzo del token di governance di Compound, lanciato un mese fa, sembra trovare un equilibrio intorno ai 160 dollari, dopo il record registrato poche ore dopo il lancio della quotazione del token che sfiorò i 335 dollari.

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Nella galassia DeFi bisogna registrare il balzo in alto del token PNetwork (PNT, ex EDO), che ha rotto lo scoglio psicologico di un dollaro e sale oltre 1,03 dollari, livelli più alti da giugno 2019. 

È un rialzo che vede il token dai minimi di marzo guadagnare oltre il 2.500% in poco più di 4 mesi, moltiplicando di 25 volte il proprio valore. Il mercato sembra scontare positivamente gli annunci e le attese sempre più acute per il lancio di nuovi progetti da parte del team di PNetwork. 

Il settore DeFi in un periodo così particolare fa scendere l’attenzione e l’interesse per Bitcoin. Occhi puntati sulla finanza decentralizzata che per quanto riguarda gli scambi sugli exchange decentralizzati (DEX), registra il picco più alto su base settimanale. 

Nonostante manchino ancora 10 giorni dalla chiusura del mese, i volumi sui DEX sono ad un passo dal superamento degli scambi registrati a giugno, con 1,577 miliardi di dollari scambiati a giugno, picco che dista ora meno di 50 milioni di dollari. 

Questo evidenzia come il settore DeFi e le piattaforme decentralizzate siano sempre più utilizzate e crescono in interesse.

Il market cap continua a mantenersi sopra i 270 miliardi di dollari. La dominance del Bitcoin è poco sopra il 62%, livelli più bassi da luglio 2019, dove oscilla da 10 giorni. Ethereum e Ripple restano invariate sui livelli dell’ultima settimana a 9,7% e 3,2% di quota di mercato.

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Grafico Bitcoin by Tradingview

Volumi in calo per Bitcoin (BTC)

Le micro oscillazioni da parte di Bitcoin tra 9.100 e 9.200 dollari non cambiano la struttura delle analisi delle ultimi due settimane. I bassi volumi concentrano le attenzioni degli operatori sulle opzioni che per Bitcoin continuano a dare segnali di copertura al ribasso di 8.950 dollari, aumentando le posizioni a copertura di questo livello. 

Nelle ultime ore salgono le coperture anche al rialzo delle posizioni a 9.350 e i 9.600 dollari. Sono questi i livelli che rimangono da monitorare anche nella giornata di oggi. 

Le opzioni continuano a veder salire l’open interest, il livello più alto dallo scorso 25 di giugno, quando fu segnato il record storico. 

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Grafico Ethereum by Tradingview

Ethereum (ETH)

Situazione invariata anche per Ethereum con oscillazioni che vedono i prezzi ballare in un range ristretto tra 235 e 242 dollari. 

Per Ethereum gli operatori spostano le attenzioni e le attività sulle opzioni tanto che anche in questo caso si aggiorna il record open interest sui derivati in opzioni con oltre 182 milioni di dollari, livello più alto di sempre per le opzioni su Ethereum

Aumentano le coperture sui 215 dollari, livello di protezione da oltre un mese. Aumentano i volumi tra i 225 e i 230 dollari, livelli di protezione di un eventuale ribasso. Al rialzo si consolida il livello di protezione della resistenza tra i 245 e i 255 dollari. 

Federico Izzi
Federico Izzi
Analista finanziario e trader indipendente – Socio S.I.A.T. & Assob.it. Opera attivamente sui mercati azionari e dei derivati (futures ed opzioni) dal 1997. Precursore dell’analisi ciclica-volumetrica è noto per aver individuato i più importanti movimenti al rialzo ed al ribasso sui mercati finanziari degli ultimi anni. Partecipa annualmente come relatore all’ ITForum di Rimini dall’edizione del 2010 ed InvestingRoma e Napoli dalla prima edizione del 2015. Interviene come ospite ed esperto dei mercati durante le trasmissioni “Trading Room” e “Market Driver” di Class CNBC, Borsa Diretta.tv e nel TG serale di Traderlink. Da luglio 2017 è ospite fisso su LeFonti.TV nell’unico spazio nazionale settimanale dedicato alle criptovalute insieme ai più importanti esperti internazionali del settore. Periodicamente pubblica articoli su ITForum News, Sole24Ore, TrendOnLine, Wall Street Italia. E’ stato intervistato in qualità di esperto di criptovalute per: Forbes Italia, Panorama, StartupItalia, DonnaModerna. E’ stato riconosciuto come primo analista tecnico italiano ad aver pubblicato la prima analisi ciclica secolare sul Bitcoin. Federico Izzi è… Zio Romolo
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