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2gether perde fondi in seguito ad un hack

Come comunicato un paio di ore fa, 2gether, piattaforma fondata nel 2017, ha subito un hack e ha perso il 27% dei propri fondi, pari a 1,1 milioni di euro.

https://twitter.com/2gether_global/status/1289997976119570434

L’attacco è partito a fine luglio ed ha preso di mira gli account crypto della piattaforma, infatti i wallet normali e gli account Euro non sono stati intaccati. Anche le password sono state compromesse.

Da una prima stima effettuata si era calcolato che fossero stati rubati 1,3 milioni di euro, mentre sia le carte di debito e di credito, così come i token 2GT non sono stati compromessi.

Nel comunicato ufficiale vengono evidenziati tutti i dettagli dell’hack, confermando che ben il 26,79% di tutte le crypto che detenevano gli utenti sono stati rubate. Per limitare il danno è stato bloccata tutta la piattaforma, anche per gli utenti non colpiti dall’attacco.

Il team si è seduto ad un tavolo con degli investitori per raggiungere un accordo, ma questo è saltato, dato che la piattaforma non ha abbastanza fondi per coprire la perdita.

Le conseguenze dell’hack a 2gether

Per coprire la perdita il team ha deciso di utilizzare il proprio token 2GT per ricompensare tutti gli utenti. Il token viene valutato 5 centesimi, allo stesso prezzo della ICO (Initial Coin Offering), anche perché non è listato da nessuna parte e di fatto non ha un valore di mercato. Per questo, fino a quando non verrà rilasciato sul mercato, gli utenti hanno solo dei token senza valore e impossibili da liquidare.

E’ difficile quindi prevedere se gli utenti accetteranno questa forma di rimborso o se faranno una class action contro 2gether per ottenere una diversa forma di risarcimento.

Per il momento non stati forniti altri dettagli né i vari indirizzi coinvolti nell’hack, anche se il team ha fatto sapere che nei prossimi giorni organizzerà un AMA (Ask Me Anything) con i vertici per avere maggiori dettagli e rispondere alle varie domande.

“Speriamo che possiate ricevere presto una compensazione per questi tempi difficili e per gli eventi negativi, indipendentemente dal fatto che decidiate di darci il vostro voto di fiducia o meno”.

Questo quanto ha dichiarato il team.

Purtroppo questo è solo l’ennesimo caso che dimostra come tenere i propri fondi in una piattaforma centralizzata non è mai una scelta saggia, perché non solo si mettono a repentaglio i propri fondi, ma anche tutti i dati e le informazioni personali.

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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