HomeCriptovaluteBalancer pronta a delistare Maker DAO, BAT e decine di altri token?

Balancer pronta a delistare Maker DAO, BAT e decine di altri token?

Ieri, sul canale Discord di Balancer, per la precisione nel canale “Token Request”, si è scatenata una discussione sul listing e delisting di alcuni token, le cui dinamiche sono sospette.

Ma andiamo con ordine. 

Come Uniswap e altri exchange decentralizzati, su Balancer chiunque può listare il proprio token senza nessuna particolare approvazione. Questa è infatti una peculiarità dei DEX e il motivo per cui sempre più token decidono di creare qui la propria pool.

Su Balancer sono listati alcuni dei token e delle crypto più importanti in circolazione, come per esempio Maker DAO (MKR), Basic Attention Token (BAT) e molti altri ancora come quelli costruiti sopra il sistema di DFO Hub, tra cui BUIDL, ARTE, Pornvisory (PVY) e cosi via.

Il delisting per i uint256

Quello che è successo è che ieri, da un momento all’altro, Balancer ha deciso univocamente di delistare ARTE, adducendo come motivazione il fatto che questo token non rispetti gli standard della piattaforma.

balancer token

In particolare, il motivo sarebbe che ARTE utilizza il tipo uint256 per definire i decimali del token, il che secondo il team di Balancer lo renderebbe un “ERC-20 non valido”, sostenendo altresì che il tipo corretto per il dato di ritorno sia uint8.

Dopo questo annuncio, la community di Discord è insorta, anche perché token come MKR, BAT o OMG – giusto per citarne alcuni – seguono lo stesso standard ma non sono certo stati delistati. 

Perché quindi questa ingiustizia su Balancer?

Continuando nella conversazione, l’user chiamato “rabmarut”, community manager che lavora come volontario nel team di Balancer, spiega che anche il token BUIDL sarà delistato, poiché anch’esso restituisce i decimali come uint256.

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La conversazione, dopo alcuni messaggi di fuoco, inizia a diventare anche molto personale, con attacchi del team di Balancer contro il team di DFOHub.

Per esempio, dopo che Marco Vasapollo e Alessandro Mario Laganà Toschi, i due co-inventor DFOHub, spiegano in chat che molti altri token listati su Balancer usano i decimali uint256, fornendo anche una dettagliata spiegazione tecnica che dimostra l’insostenibilità della teoria di Balancer, vengono praticamente invitati ad andare via dalla chat:

“Honestly, if you keep being so disrespectful and resorting to irony you will not be welcome here”, scrive infatti Fernando Martinelli, CEO di Balancer.

La conversazione continua ancora per alcune ore e Martinelli arriva addirittura a dire che anche se Maker DAO non dovesse essere delistato, ciò non vuol dire che altri token – che seguono lo stesso standard per i decimali – non lo saranno.

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La domanda sorge quindi spontanea, è veramente per i decimali uint256 che i token verranno delistati? Se si, perché non tutti quanti ma vengono fatte delle eccezioni? 

Inoltre, non dimentichiamo che Balancer è un DEX ma in questo caso, come dimostra il delisting di ARTE e la conversazione, sembra più che si stia comportando come un exchange centralizzato.

Decimali uint256 e uint8 

Andando a guardare sul repository OpenZeppelin, una delle fonti più usate per il reperimento del codice da utilizzare sulla Virtual Machine di Ethereum, si evince che né il metodo decimals() né tantomeno il tipo di ritorno uint8 siano da considerarsi obbligatori per un vero e valido ERC20 ma solo un’opzione, come lo è anche l’utilizzo dell’uint256.

In ogni caso, nella programmazione con Solidity, la firma dei metodi nel bytecode di un contratto tiene traccia dei soli nomi e relativi parametri di input e non quelli di output.

Nel caso quindi del suddetto metodo, la firma viene fatta prendendo in considerazione solo i primi 4 byte dell’hash della stringa “decimals()”, la quale risulta essere quindi identica sia se il metodo ritorna un tipo uint8 che uint256, rendendo quindi infondato ogni sospetto di incompatibilità avanzato dal team di Balancer.

La spiegazione trova ulteriore conferma anche perché i valori numerici molto bassi restituiti dal metodo decimals(), come ad esempio 18 (il numero di decimali standard utilizzato sia dallo stesso ETH che, per convenzione, anche dalla grande maggioranza dei token), risultano essere identici sia se si tratti di tipo uint8 che tipo uint256.

E’ evidente quindi che l’intenzione di delisting è quindi da ricercare in motivazioni che non sono assolutamente di incompatibilità tecnica, come invece sostenuto dal team di Balancer.

Amelia Tomasicchio
Amelia Tomasicchiohttps://cryptonomist.ch
Esperta di digital marketing, Amelia inizia a lavorare nel settore fintech nel 2014 dopo aver scritto la sua tesi di laurea sulla tecnologia Bitcoin. Precedentemente è stata un'autrice di diversi magazine crypto all'estero e CMO di Eidoo. Oggi è co-founder e direttrice di Cryptonomist, oltre che Italian PR manager per l'exchange Bitget. E' stata nominata una delle 30 under 30 secondo Forbes. Oggi Amelia è anche insegnante di marketing presso Digital Coach e ha pubblicato un libro "NFT: la guida completa'" edito Mondadori. Inoltre è co-founder del progetto NFT chiamati The NFT Magazine, oltre ad aiutare artisti e aziende ad entrare nel settore. Come advisor, Amelia è anche coinvolta in progetti sul metaverso come The Nemesis e OVER.
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