TradingView entra a far parte del Fintech District

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    TradingView è ora ufficialmente parte dell’ecosistema fintech italiano.

    TradingView, una delle più grandi piattaforme finanziarie dedicata a trader ed investitori, entra a far parte del Fintech District, con sede a Milano, per rafforzare la propria posizione ed esplorare l’ecosistema fintech del Paese, con il fine ultimo di creare collaborazioni e democratizzare l’accesso agli strumenti finanziari che un tempo erano riservati solo agli investitori più facoltosi.

    Il Fintech District rappresenta il polo di riferimento per il fintech italiano: raggruppa oltre 130 start-up e collabora assiduamente con enti pubblici, investitori, istituzioni finanziarie, grandi società, università ed altri hub di innovazione sparsi nel mondo. I prodotti finanziari gratuiti di TradingView, quali widget e librerie, sono già utilizzati da 10.000 partner in tutto il mondo.

    “Vogliamo diventare lo standard per le società, non solo per i consumatori, e siamo sicuri che in questo il Fintech District può esserci d’aiuto, facilitando le nostre comunicazioni con le varie società, sia a livello istituzionale, sia a livello di startup.” – commenta Enrico Paccusse, Growth Director per l’Italia di TradingView.

    “Grazie ai nostri 10 milioni di utenti mensili possiamo capire le reali esigenze di chi investe e mettere a disposizione di banche, broker e portali finanziari dei prodotti pensati per soddisfare appieno i desideri dei clienti.”

    “Come Fintech District stiamo crescendo sempre più: abbiamo superato le 130 startup in community e continuiamo a lavorare per l’aggregazione dell’ecosistema fintech italiano dando sempre maggior priorità alla qualità e spaziando tra le diverse aree del fintech.” – dichiara Stefania Barbato, Community Manager al Fintech District – “La nostra attività si focalizza ogni giorno sul creare opportunità concrete di crescita e di business per ogni startup della community. Siamo quindi molto felici dell’ingresso di Tradingview, una realtà internazionale che pensiamo possa contribuire ad arricchire l’ecosistema.”