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Weekend con sbadigli

A differenza dei mercati azionari, che chiudono la peggior settimana degli ultimi due anni, il weekend delle criptovalute è trascorso senza particolari scossoni.

Ad ora, i prezzi non riescono a confermare la reazione rialzista iniziata il 19 marzo. Una fase attendista, dunque, in un contesto di ribasso generalizzato.

Tra le news di rilievo: il temuto G20 di Buenos Aires concluso con un nulla di fatto, e le dichiarazioni del CEO di Twitter, Jack Dorsey, secondo cui entro dieci anni il mondo utilizzerà un’unica valuta digitale, probabilmente il bitcoin.

Bitcoin (BTC)

Con uno scatto di reni nella giornata di sabato, i prezzi sono tornati a rivedere area $9000, senza però riuscire a superare i massimi relativi dello scorso mercoledì ($9175). Segnale che indica una buona tenuta del supporto in area $8400, ma disegna tecnicamente un pericoloso doppio massimo settimanale. E’ un pattern che può aprire spazi a ulteriori ribassi, soprattutto in caso di rottura del minimo di venerdì scorso ($8335).

Livelli operativi:

AL RIALZO: Necessario il ritorno oltre area $9000 per continuare la struttura tecnica rialzista iniziata con i minimi di domenica 18 marzo.

AL RIBASSO: La violazione dei supporti in area $8350-8200 aprirebbe spazi per ulteriori allunghi in area $7900 prima e $7700 poi.

Ethereum (ETH)

Da venerdì scorso oscilla svogliatamente in area $520, senza spinte che diano migliore respiro al rimbalzo iniziato dai minimi della scorsa domenica. A differenza del bitcoin (BTC), il debole rialzo di sabato si è fermato in area $540, lontano del circa 7% rispetto ai massimi relativi della scorsa settimana. E’ un segnale che non alimenta il ritorno degli acquisti, con volumi di scambio tornati su minimi mensili.

Livelli operativi:

AL RIALZO: Il ritorno oltre area $550 fornirebbe un primo segnale di forza giornaliera che dovrà trovare conferme oltre i massimi in area $580.

AL RIBASSO: La mancata tenuta di area $540 aumenterebbe le probabilità a favore a rivedere i minimi annuali in area $480-450.

Ripple (XRP)

Struttura tecnica simile anche per Ripple (XRP), che da venerdì registra oscillazioni all’interno di una congestione di quattro punti percentuali. Dopo aver registrato una ottima reazione dai minimi di domenica 19 marzo (+35%), lo scivolone di venerdì mattina annulla metà del movimento con un -15%, mutando il trend settimanale.

La tendenza continuerà a mantenersi negativa se i prezzi non riusciranno a spingersi oltre area $0,65.

Livelli operativi:

AL RIALZO: Un ritorno oltre la resistenza giornaliera in area $0,65 fornirebbe un primo segnale a favore della forza rialzista.

AL RIBASSO: La rottura del minimo di venerdì mattina ($0,6126) aprirebbe pericolosi spazi per rivedere i prezzi sotto la soglia psicologica dei $0,60.

Federico Izzi
Federico Izzi
Analista finanziario e trader indipendente – Socio S.I.A.T. & Assob.it. Opera attivamente sui mercati azionari e dei derivati (futures ed opzioni) dal 1997. Precursore dell’analisi ciclica-volumetrica è noto per aver individuato i più importanti movimenti al rialzo ed al ribasso sui mercati finanziari degli ultimi anni. Partecipa annualmente come relatore all’ ITForum di Rimini dall’edizione del 2010 ed InvestingRoma e Napoli dalla prima edizione del 2015. Interviene come ospite ed esperto dei mercati durante le trasmissioni “Trading Room” e “Market Driver” di Class CNBC, Borsa Diretta.tv e nel TG serale di Traderlink. Da luglio 2017 è ospite fisso su LeFonti.TV nell’unico spazio nazionale settimanale dedicato alle criptovalute insieme ai più importanti esperti internazionali del settore. Periodicamente pubblica articoli su ITForum News, Sole24Ore, TrendOnLine, Wall Street Italia. E’ stato intervistato in qualità di esperto di criptovalute per: Forbes Italia, Panorama, StartupItalia, DonnaModerna. E’ stato riconosciuto come primo analista tecnico italiano ad aver pubblicato la prima analisi ciclica secolare sul Bitcoin. Federico Izzi è… Zio Romolo
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