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Bitcoin sotto la pelle

Usare il proprio corpo per rendere inaccessibile il proprio wallet. Scelta discutibile e certamente estrema. Ma è quel che ha fatto imprenditore olandese mettendo il proprio wallet sotto la pelle.

Martijn Wismeijer, attivo nel settore dei bitcoin ATM e studioso della blockchain dal 2010, si è sempre chiesto come gestire al sicuro le proprie criptovalute, non avendo nessuna fiducia nei wallet online e temendo anche il furto di cold storage wallet.

Per risolvere il dilemma si è fatto installare due chip subdermali delle dimensioni di 2 per 12 mm nelle mani con una memoria disponibile pari a 888 bytes, cioè sufficienti a contenere 800 caratteri, più o meno 26 codici segreti di bitcoin.

“L’ho fatto perché volevo sperimentare lo storage di bitcoin con gli impianti subdermali, perchè penso siano il Sacro Graal per i pagamento contactless”, ha affermato Wismeijer.

“Posso dire con sicurezza che oltre l’80% dei bitcoin che ho perso è accaduto a causa di hacking, furti, transazioni finite male e altri problemi. Se avessi avuto questi chip nel 2010 probabilmente sarei un uomo ricco ora”.

I chip sono di tipo NFC, per cui permettono la trasmissione dei dati senza contatto diretto. Successivamente Martijn ha imparato ad usarli non solo per bitcoin, ma anche per altre criptovalute e ora anche per salvare altri tipi di informazioni, come una sorta di biglietto da visita direttamente impiantato nella carne.

I chip sono completamente asettici, in un materiale simile al vetro, molto piccoli e possono essere installati anche da uno studio di piercing, con una procedura dolorosa come un’iniezione e simile a quella che viene praticata agli animali domestici per installare i chip di riconoscimento.

Martijn è entusiasta della sua soluzione per la sicurezza, ma bisogna anche ricordare che la Food and Drug Administration (FDA), basandosi sui dati dei chip installati negli animali dall’inizio degli anni ’90, ha dei dubbi che questo tipo di impianti possa presentare un rischio oncologico. Forse quindi meglio aspettare ancora un po’ prima che mettersi Bitcoin sotto la pelle.

Fabio Lugano
Fabio Lugano
Laureato con lode all'Università Commerciale Bocconi, Fabio è consulente aziendale e degli azionisti danneggiati delle Banche Venete. E' anche autore di Scenari Economici, e conferenziere ed analista di criptovalute dal 2016.
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