HomeCriptovaluteEOS BP, la community crypto si spacca in due

EOS BP, la community crypto si spacca in due

Nonostante il 31 maggio abbia avuto inizio il processo di migrazione dalla blockchain di Ethereum al mainnet Eos.io, è rottura tra gli EOS BP, ovvero i block producer e Daniel Larimer.

In particolare, il creatore di EOS, dopo essersi detto scontento della situazione, ha preso la decisione di cancellare la costituzione di EOS e il contratto di accordo tra tutti gli EOS BP.

Ma facciamo chiarezza.

Chi sono i 21 EOS BP

Come sistema di consenso, EOS usa la cosiddetta Delegated Proof of Stake (DPOS): ogni membro della community può votare per 30 candidati.

Il peso del voto di ogni utente viene determinato dalla quantità di EOS nel proprio wallet.Le 21 persone elette, cioè gli EOS BP, dovrebbero avere poi l’incarico di validare i blocchi e far girare anche le DApp. Qualora uno dei BP non si comporta secondo le regole definite, la community ha il potere far decadere dall’incarico il BP in questione.

A questi 21 eletti va poi il 5% annuo creato dal miliardo di EOS in circolazione.

La costituzione di EOS

EOS vuole diventare un vero e proprio sistema democratico che eviti problemi come quelli che, ad esempio, ha avuto il progetto DAO. A questo scopo, verrà stilata la costituzione di EOS, il cui hash verrà inserito in ogni transazione.

Questa costituzione stabilirà le regole di validazione delle transazioni, tra le tante cose, e verrà approvata solo grazie al consenso di almeno 17 dei 21 BP.

È da mesi che i candidati a diventare i 21 EOS BP stanno cercando di scrivere questo documento, ma ancora non si è giunti ad un risultato.

Sia la costituzione che l’accordo tra i candidati BP sono stati cambiati decine di volte e gli argomenti spinosi sono stati oggetto di lunghe discussioni nel gruppo dedicato alla governance di EOS.

Cosa prevede l’accordo tra gli EOS BP

L’ultima versione dell’accordo specificava i seguenti punti.

Come Block Producer (BP), noi promettiamo di:

  1. Produrre esattamente il numero autorizzato di blocchi fedelmente, accuratamente, al momento stabilito;
  2. Non produrre e firmare mai due o più blocchi con la stessa altezza del blocco o intervallo di blocco;
  3. Non censurare mai le transazioni relative alla governance come voti o transazioni relative all’arbitrato;
  4. Aggiungere solo transazioni “buone” dal pool di transazioni al blocco;
  5. Fare uno sforzo sincero per includere quante più “buone” transazioni possibili al blocco senza indebite discriminazioni;
  6. Escludere le transazioni “cattive” dal blocco e pubblicare il motivo per cui sono state escluse;
  7. Non mostrare favoritismi tra le transazioni, ordinandole in modo FIFO (First In First Out) o utilizzando un altro meccanismo di ordinamento dichiarato pubblicamente in anticipo, incluso l’ordine predefinito fornito dal software non modificato
  8. Astenersi dall’usare le nostre informazioni relative alle transazioni per fare “front run”, né consentire a nessun altro di poter fare front run
  9. Accettare come valido qualsiasi ordine dell’Arbitro che sia
  10. firmato da un arbitro
  11. che la catena mostra che sia stata assegnata per caso,

III. in modo tale che l’ordine interessi solo gli account nominati in quel caso

  1. l’arbitro ha una buona reputazione con il loro forum arbitrale e
  2. l’Operazione originale che ha dato origine al Caso nomina il Forum Arbitrato come sede per la risoluzione delle controversie
  3. Bloccare gli account solo se autorizzati a farlo da un ordine valido dell’Arbitro
  4. Presentare sempre una disputa contro se stessi / noi stessi dopo aver preso l’iniziativa di agire in caso di emergenza
  5. Fornire almeno quattro (4) endpoint pubblici che eseguono nodi completi (la configurazione minima)
  6. Non richiede il mio / il nostro Bonus di voto giornaliero nei giorni in cui io / noi non abbiamo la Configurazione minima in corso e ripaghiamo i proventi del Bonus di Voto raccolti mentre la Configurazione minima non era in esecuzione
  7. Rivelare tutta la proprietà della nostra organizzazione superiore al 10%
  8. Non condividere più del 10% di proprietà con un altro BP

Gli articoli dell’accordo che hanno trovato più opposizione sono stati il numero 14 e 15.

Tra l’altro, i BP sono ancora solo dei candidati (177 candidati) e non si è ancora giunti ai 21 finali.

Si aggiunga che alcuni questi candidati si sono espressi contrari al punto 15, cioè alla percentuale del 10% di proprietà, perché ritenuta troppo alta.

La cancellazione della costituzione e del contratto di accordo potrebbe anche essere interpretata come la volontà di prendere le distanze dal progetto per ragioni legali.

EOS è nato come un progetto che dovrà essere lanciato dalla community e senza l’intervento di Block.one.

La non violenza di Larimer

Lo sviluppatore ha reiterato più volte che vuole “trovare soluzioni di libero mercato per garantire vita, libertà e proprietà per tutti” e che il suo obiettivo è quello di “creare incentivi economici che rendano proficua la libertà e la non violenza”.

Larimer segue la sua ideologia di non violenza al punto che ha deciso di includerla come primo articolo della costituzione di EOS: “I membri non devono iniziare azioni violente o fare minacce di violenza contro un altro membro.”

In risposta al commento di un BP secondo cui “l’arbitrato internazionale avvia la violenza nel momento in cui fa appello alle autorità del mondo reale per l’applicazione”,  lo sviluppatore ha risposto: “possiamo esaminare l’arbitrato dell’arbitrato solo per fornire delle opinioni e utilizzare gli oracoli per incorporare le opinioni/rafforzare le cose sulla catena senza violenza.”

La cancellazione della costituzione e dell’accordo

Insomma, alla fine di queste discussioni Larimer ha preferito cancellare la bozza della costituzione e del contratto, lasciando la repository su GitHub vuota.

Con il passare delle ore la situazione ha però subito una svolta.

Il codice di EOS è stato forzato ancora prima che la blockchain vedesse la luce ed è stata creata una nuova repository, che ora possiede un codice uguale a quello di EOS, per lanciare una blockchain guidata dalla community e seguendo gli ideali di Larimer.

Il co-fondatore di EOS ha poi continuato la discussione con i BP e con la community reiterando le sue argomentazioni:

“Chi crede che la violenza sia una soluzione non ha posto. La community è definita da chi è d’accordo. Chi non è d’accordo con la non-violenza per me può vendere i propri token”

Larimer risponde anche all’accusa di aver creato una costituzione simile a un testo religioso piuttosto che un documento legale: “La religione non ha niente a che fare con questo. Tu, io nella giungla… siamo stanchi di essere in balia uno contro l’altro… quindi firmiamo un contratto in cui siamo d’accordo. Se possiamo fidarci del contratto ne beneficiamo entrambi.”

Larimer mostra chiaramente la sua ideologia libertarian quando dice: “dobbiamo avere la capacità di prevenire / mitigare il crimine. Crimine come lo definiamo con il consenso esplicito non dai legislatori che hanno fatto delle regole a cui non abbiamo acconsentito”

Il CTO di Block.one ha poi concluso: “Ho esposto il mio caso, fornito esempi, e spero che le persone abbiano occhi per vedere e orecchie per ascoltare. Basti ricordare che rimarrò fedele alla mia missione di trovare soluzioni di libero mercato per assicurare vita, libertà, proprietà e giustizia per tutti”

Già previsto un fork di EOS?

Con la divisione della community di EOS, è probabile che presto vedremo due catene principali. Una di queste seguirà i principi del suo creatore, l’altra no. Sta alla community scegliere la propria catena.

Aneta Karbowiak
Aneta Karbowiak
Laureata in Biologia all'Università degli Studi di Genova, si è presto interessata allo sviluppo delle applicazioni mobili e dei chat bot. È entrata nel mondo dell'editoria come manager di un sito di sport inglese dove ha gestito un team di dieci persone. Appassionata della tecnologia blockchain e delle criptovalute, ha cominciato a scrivere per Qubithacker.
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