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Il futuro degli smart contract si chiama ERC721

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La nascita del web negli anni Ottanta ha segnato anche la nascita di un problema legato alla tutela dei diritti d’autore e quindi del riconoscimento dell’opera dell’ingegno. Fin da allora, chi creava un programma rischiava di vederselo copiato, modificato, talvolta piegato anche a finalità diverse da quelle originali. Spesso il creatore di un software non solo non veniva remunerato per l’uso, ma non si vedeva riconosciuta neppure la proprietà intellettuale.

La blockchain ha permesso di superare questo problema con un sistema diffuso, ma trustless, di condivisione delle idee e la verifica tramite chiavi private e pubbliche.

I contratti di Ethereum possono portare grandi quantità di dati, ma i token ERC20 (ERC significa Ethereum Request for Comment) sono stati creati per scambiare beni fungibili, cioè tutti identici gli uni agli altri.

Questo risulta ideale se la funzione è quella di rappresentare un valore, come avviene con le criptovalute, ma risulta inadatto a rappresentare oggetti che siano diversi gli uni dagli altri.

Ecco nascere allora i token ERC721, creati da Dieter Shirley della Axiom Zen.

Questo tipo di contratti è disegnato per contenere informazioni, o oggetti informativi unici, non fungibili. Un po’ come due fiori che, per quanto simili, sono diversi gli uni dagli altri.

Il primo impiego sperimentale è stato il famigerato Cryptokitties: il contratto contiene le specifiche informazioni di ogni singolo cucciolo informatico, ognuno diverso dagli altri.

Però si è trattato di un esperimento, mentre ora si aprono delle frontiere ampissime. Infatti, ERC721 risulta ottimo per tutelare i diritti d’autore delle opere artistiche o professionali: un artista o un professionista potrà veder riconosciuta la proprietà in ogni momento. Esistono applicazioni anche più interessanti, come la registrazione dei contratti immobiliari e il loro trasferimento.

Ad esempio, nei Paesi come l’Australia dove il trasferimento del contratto registrato significa il trasferimento del bene stesso, c’è la possibilità di compravendere beni immobiliari tramite un semplice smart contract che identifica le registrazioni e le qualità del singolo immobile.

Fonte: https://coincentral.com/future-of-erc-721-and-unique-assets/

Fabio Lugano
Fabio Lugano
Laureato con lode all'Università Commerciale Bocconi, Fabio è consulente aziendale e degli azionisti danneggiati delle Banche Venete. E' anche autore di Scenari Economici, e conferenziere ed analista di criptovalute dal 2016.
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