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Ormai si sa, Tether (USDT) è vista con sospetto, qualsiasi cosa faccia. Bloomberg, Cointelegraph e i maggiori magazine di finanza e crypto, soprattutto di matrice US, cercano di alimentare dubbi sulla stable coin, anche se l’azienda Tether e Bitfinex hanno pubblicato qualsiasi tipo di documento per provare che il progetto è completamente trasparente.
Ieri, 25 giugno, Tether ha rilasciato ben 250 milioni di token, secondo quanto pubblicato di Omni Explorer, e questo ha fatto notizia, ma c’è chi vede solo il lato negativo, additando questo movimento come causa del jump di bitcoin.
Addirittura, secondo uno studio dell’Università del Texas, ci sarebbe Tether dietro alle manipolazioni del prezzo di bitcoin durante tutto il 2017.
Esiste un audit ma viene ignorato
Qualche giorno fa, tra l’altro, proprio per sottolineare la trasparenza del progetto, Tether ha pubblicato un audit effettuato dalla FFS che conferma che le riserve USD corrispondono a tutti gli effetti al numero di Tether in circolazione, il che fa di USDT una vera stable coin.
Il founder di Litecoin, Charlie Lee, è intervenuto su Twitter a favore del movimento: i 250 milioni di Tether rilasciati sono stati depositati su un exchange, quindi questo non vuol dire necessariamente che il prezzo di bitcoin sarebbe soggetto a manipolazione.
Infatti, il rilascio di questi 250 milioni di USDT non significa che serviranno per comprare crypto e quindi per dumpare i prezzi.
Generally, this has been a precursor of price going up. Tether gets printed when people deposit USD and get USDT back. This USDT will then be used to buy crypto. This is similar to someone depositing $250MM to exchanges. Of course, that doesn’t mean they will buy right away. DYOR https://t.co/zg2PEjGohv
— Charlie Lee [LTC⚡] (@SatoshiLite) 25 giugno 2018