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Cresce la potenza di Bitcoin, ma scendono i prezzi

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Nonostante le buone notizie delle ultime settimane, bitcoin accusa un ribasso molto evidente, accentuando la caduta nel corso del fine settimana appena trascorso: si è rotto il supporto di area 7000 dollari che a metà luglio aveva formato un trampolino per un allungo rialzista che, in meno di un mese, aveva fatto recuperare al prezzo di BTC circa il 50% di valore.

Per la prima volta da metà settembre, bitcoin termina una fase ribassista durata sette giorni consecutivi.

Se la volta scorsa furono le dichiarazioni di Jamie Dimon, CEO di JP Morgan, ad innescare la miccia d’orgoglio facendo volare i prezzi ai livelli più alti di sempre dopo solamente otto settimane, questa volta gli operatori, complice anche il periodo estivo, sembrano più prudenti nell’anticipare la prossima notizia detonatrice.

Il primo giorno della settimana si apre con una prevalenza di segni rossi per le prime venti della classifica. Tra i segni positivi continua a farsi notare Ethereum Classic (ETC) che sale oltre il 5% dai livelli di ieri, continuando a beneficiare della promozione dell’exchange Coinbase, facendo esplodere il volume di scambi oltre le 65500 transazioni giornaliere, il più alto da oltre un mese.

Segue ZCash (ZEC) con un rialzo sopra il 3% e Binance Coin (BNB) che, anche se ha rallentato il passo dei giorni scorsi, riesce comunque a remare contro la corrente ribassista.

Tra le peggiori della mattina emergono Stellar Lumens (XLM), Ripple (XRP) e Tron (TRX), anche se con ribassi contenuti sotto il punto percentuale.

Se ad aprile l’adozione di Verge (XVG) da parte di Pornhub aveva fatto triplicare il valore del token in pochi giorni, lo stesso non vale per Tron che, nonostante sia stata aggiunta come opzione di pagamento per il più conosciuto circuito di porno virtuale, continua a lambire i supporti più bassi dell’anno in corso.

Per la prima volta dalla nascita, l’hashrate (unità che misura la potenza di elaborazione) della rete Bitcoin ha raggiunto la quota di 52 quintilioni di hash/secondo.

Un numero che, riportato in cifre, vede 52 seguito da 18 zeri. Per rendere meglio il paragone della dimensione raggiunta, basti pensare che sul nostro pianeta terra vengono attualmente stimati circa 7 quintilioni di granelli di sabbia bagnati da 326 quintilioni di litri d’acqua.

La rete di calcolo della blockchain sta crescendo ad una velocità sinora mai registrata. Per la prima volta dopo 8 anni dal primo blocco, lo scorso autunno l’hashrate superò la soglia dei 10 quintilioni di hash/secondo, dimensione che a metà giugno quadruplicò superando i 43 quintilioni.

Con il record ordierno, in meno di tre mesi, la rete Bitcoin è cresciuto del 60%, numeri che sino a pochi mesi fa erano difficilmente stimabili e che oggi, invece, fanno strabuzzare gli occhi anche a chi era scettico sulla sicurezza della rete Bitcoin.

Un tasso di hashrate più elevato, combinato ad un aumento di decentralizzazione dei minatori, rende la blockchain quasi inattaccabile. Per questi motivi la dirompente ascesa tecnologica continua ad alimentare la fiducia, anche in un periodo particolarmente poco felice come quello il settore sta affrontando dai primi giorni dell’anno.

Fonte: https://it.tradingview.com/symbols/BTCUSD/

Bitcoin (BTC)

La rottura del supporto di 7200 dollari spinge i prezzi al test del successivo livello a 7000 dollari già messo a dura prova più volte da ieri mattina, domenica 5 agosto.

La rottura farebbe entrare i prezzi in un’altra area di limbo tecnico aprendo spazi per tornare a testare l’ex-resistenza posta a 6800 dollari.

E’ una fase molto delicata da seguire con particolare attenzione per capire le intenzioni dell’orso di tornare a riprendersi la scena.

Fonte: https://it.tradingview.com/symbols/ETHUSD/

Ethereum (ETH)

La discesa di BTC non incide negativamente sui prezzi di ETH che, nonostante continuino ad oscillare sui minimi di periodo, non si spingono sotto i minimi dei primi giorni di agosto.

La tenuta del supporto tecnico e psicologico dei 400 dollari rimane di riferimento operativo.

Una eventuale rottura aumenterebbe le probabilità di rivedere i prezzi a testare i minimi annuali in area 355 dollari.

Federico Izzi
Federico Izzi
Analista finanziario e trader indipendente – Socio S.I.A.T. & Assob.it. Opera attivamente sui mercati azionari e dei derivati (futures ed opzioni) dal 1997. Precursore dell’analisi ciclica-volumetrica è noto per aver individuato i più importanti movimenti al rialzo ed al ribasso sui mercati finanziari degli ultimi anni. Partecipa annualmente come relatore all’ ITForum di Rimini dall’edizione del 2010 ed InvestingRoma e Napoli dalla prima edizione del 2015. Interviene come ospite ed esperto dei mercati durante le trasmissioni “Trading Room” e “Market Driver” di Class CNBC, Borsa Diretta.tv e nel TG serale di Traderlink. Da luglio 2017 è ospite fisso su LeFonti.TV nell’unico spazio nazionale settimanale dedicato alle criptovalute insieme ai più importanti esperti internazionali del settore. Periodicamente pubblica articoli su ITForum News, Sole24Ore, TrendOnLine, Wall Street Italia. E’ stato intervistato in qualità di esperto di criptovalute per: Forbes Italia, Panorama, StartupItalia, DonnaModerna. E’ stato riconosciuto come primo analista tecnico italiano ad aver pubblicato la prima analisi ciclica secolare sul Bitcoin. Federico Izzi è… Zio Romolo
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