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Zilliqa, Scilla diventa opensource

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Dopo l’annuncio del rinvio nel lancio della mainet al 2019, Zilliqa ieri sera ha fatto un Q&A con gli utenti per aggiornarli sugli sviluppi del progetto.

Tra questi, il team di Zilliqa sta preparando alcuni aggiornamenti per essere in grado di arrivare al nuovo appuntamento perfettamente preparata.

Fra le varie novità spicca la decisione di rendere opensource Scilla, il linguaggio intrinsecamente sicuro utilizzato per gli smart contract appoggiati alla blockchain.

La finalità è quella di permettere la diffusione più ampia, rendere possibile la creazione di un maggior numero di contratti e di accellerarne lo sviluppo, per cui ora su Github è possibile accedere liberamente al codice del progetto.

Le novità non riguardano però soltanto Scilla ma l’intero progetto. Prima di tutto vi è l’unificazione dei due sistemi PoW in uno solo, così come previsto dal whitepaper, per un miglioramento della funzionalità del protocollo: si è stabilita una tempistica ed una lista delle attività da svolgere che comprende l’effettuazione di audit periodici, l’integrazione dei wallet, la preparazione del token swap e lo sviluppo di maggiori strumenti di programmazione.

Inoltre sarà sviluppata una joint venture con Infoteria, società giapponese quotata alla borsa di Tokyo, per l’offerta dei servizi blockchain sulla piattaforma Asteria, rivolta soprattutto alle attività business e con oltre 6500 aziende già collegate.

Questo permetterà uno sviluppo di Zilliqa business-oriented e farà maturare tutto il sistema in vista del lancio definitivo nel primo trimestre 2019.

Fabio Lugano
Fabio Lugano
Laureato con lode all'Università Commerciale Bocconi, Fabio è consulente aziendale e degli azionisti danneggiati delle Banche Venete. E' anche autore di Scenari Economici, e conferenziere ed analista di criptovalute dal 2016.
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