HomeBlockchainIntervisteOKEx: “Meno leva e un risk management più accurato”

OKEx: “Meno leva e un risk management più accurato”

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Una scommessa andata storta a inizio agosto ha generato il caos sulla piattaforma di scambio OKEx, la seconda al mondo per volumi scambiati nel campo delle crypto.

L’exchange asiatico è stato costretto a liquidare un’enorme posizione lunga da 460 milioni di dollari.

Ciò è accaduto dopo che il calo del bitcoin sotto gli 8mila dollari ha reso impossibile per il trader gestire la copertura delle perdite, ma col risultato che alcuni utenti in utile sono stati chiamati a sacrificare il 18% dei loro profitti.

OKEx ha risposto alle polemiche mettendo in piedi un maxi piano per evitare che si ripetano casi di clawback (previsti da regolamento) in cui trader debbano pagare per gli errori altrui.

Ne ha parlato Andy Cheung, Head of Operations del gruppo, in un’intervista esclusiva in cui assicura che le pratiche di risk management del gruppo sono in grado di gestire le speculazioni di mercato ed evitare eventuali tentativi di manipolazione dei prezzi.

Il sistema di trading sarà poi potenziato nel tentativo di ridurre al minimo le speculazioni e minimizzare eventuali perdite.

Anche se i trader sapevano del meccanismo di condivisione delle perdite, il cosiddetto “socialised clawback”, l’incidente piuttosto grosso – sebbene non un caso isolato – è un esempio di come le cose possono andare storte in un mercato ancora poco regolamentato, specie per quegli exchange che consentono l’acquisto di contratti a credito.

Sulla piattaforma di Hong Kong è possibile assumere una leverage di fino a 20 volte, che non è nemmeno la formula più rischiosa in circolazione. Nel caso specifico di OKEx il problema è che il fondo di garanzia non aveva risorse a sufficienza per coprire le perdite e così è scattato il meccanismo di clawback. E su questo aspetto l’exchange non ha grande margine di manovra.

Come intendete gestire le speculazioni sulla vostra piattaforma di scambio in un mercato altamente volatile?

“La nostra piattaforma di trading è destinata agli utenti di tutto il mondo. Non diamo mai consigli finanziari e i nostri utenti possono fare trading come meglio credono, anche in un mercato estremamente volatile. Ma faremo sempre di tutto per evitare qualsiasi tentativo di manipolazione dei prezzi”.

“Il nostro è un sistema di gestione del rischio accurato per i contratti future e il trading con leva che ci consente di mantenere un mercato regolare”.

Ci può dare informazioni più dettagliate sul tipo di pratiche di risk management e sulle misure di esecuzione forzata dei contratti che OKEx intende implementare per scongiurare un altro caso di liquidazione come quello accaduto a inizio agosto?

“Come già annunciato, abbiamo studiato un piano per potenziare il nostro sistema di trading di contratti future. L’obiettivo è quello di ridurre i rischi di manipolazione del mercato e minimizzare le perdite, evitando altri incidenti, oltre ovviamente a quello di assicurare correttezza e oggettività nel mercato in modo da salvaguardare l’interesse dei clienti”.

Nello specifico:

a) “abbiamo già adottato una politica di anti-manipolazione dei prezzi e di ridimensionamento del margin ratio, imponendo un limite al numero di posizioni che sarà possibile aprire”;

b) “questo mese verrà lanciato inoltre un “mark price”, che servirà a calcolare il margin ratio, le perdite e i profitti non realizzati e altre cifre di riferimento. Istituendo un prezzo ragionevole per il mercato dei future, saremo in grado di ridurre i rischi di manipolazione deliberata”;

c) “a settembre saranno lanciati un processo ottimizzato di liquidazione forzata e un sistema di margini livellato (Optimized Process of Forced Liquidation e Tiered Margin System): il margine richiesto sarà adeguato a seconda delle posizioni aperte dall’utente, minimizzando in questo modo la possibilità di un “clawback condiviso” (“socialised clawback”).

d) Infine, sempre a settembre, “verrà implementata una pratica per ottimizzare l’uso del fondo di assicurazione, che permetterà di limitare in maniera tempestiva le perdite da liquidazione”.

La vostra piattaforma deve incrementare ulteriormente la capacità del fondo di  assicurazione per i bitcoin se vuole ridurre il tasso di clawback dei trader che sono in utile?

Il fondo attinge risorse finanziarie principalmente da OKEx e dai contributi derivanti dalle liquidazione forzate.

L’andamento di prezzo del bitcoin è stato in ribasso per gran parte del 2018: siete preoccupati per la perdita di valore del BTC e pensate che il trend avrà un impatto nei vostri affari?

“Per nulla. Mi interessa di più il valore intrinseco del Bitcoin. La gente presta decisamente troppa attenzione ai fattori collaterali, come le notizie sugli ETF venute alla luce ultimamente. Ma quello che importa veramente è l’idea e il tipo di sviluppo che c’è dietro”.

Qui a OKEx “crediamo fermamente negli asset digitali e siamo convinti che siano il futuro del mondo valutario. Ci saranno sempre alti e bassi nel mercato del Bitcoin, persino nei mercati di investimento tradizionali. Ma siamo molto ottimisti sulle potenzialità del settore e non prevediamo che i cali sui mercati avranno un impatto sul nostro business”.

Daniele Chicca
Daniele Chicca
Laureato in lingue e letterature straniere all'Università di Bologna, con un anno da undergraduate presso la UCL di Londra. Giornalista professionista dal 2007, si è con il tempo specializzato in finanza, economia e politica. Dopo tre anni presso il desk di Reuters a Milano, ha lavorato per diverse testate, contribuendo tra le altre cose a portare a un incremento del traffico progressivo sul sito Wall Street Italia e offrendo servizi di vario genere da inviato per Radio Rai e per le agenzie stampa AGI e TMNews (ex Apcom). Al momento è responsabile della redazione, della linea editoriale e del coordinamento di un importante sito di informazione economica e finanziaria
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