Nelle ultime 24 ore del crypto market, Ripple solamente prova a smuovere le acque. I volumi indicano un passaggio di mani inferiore ai 9 miliardi di dollari, dei quali la metà scambiati per le prime tre della classifica bitcoin (BTC), ethereum (ETH) e ripple (XRP).
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Nella top 20 non si registrano interessanti movimenti di prezzo. Solo ripple (XRP) si fa notare con un rialzo del 4% dai livelli di ieri pomeriggio.
La particolare ed anomala fase laterale che sta caratterizzando l’ultimo mese fa emergere un contesto dove bastano piccoli scossoni per provocare variazioni percentuali sopra la media degli ultimi giorni.
E’ il caso di Ripple (XRP) che nonostante oggi segni un rialzo del 4%, il migliore delle prime 20 della lista, continua a rimanere sotto la resistenza dei 50 centesimi, soglia spartiacque di medio-lungo periodo, violata al rialzo a metà settembre ma che ha visto assorbire nuovamente il movimento dai primi giorni di ottobre.
Bitcoin (BTC)
I prezzi provano a riagganciare la soglia dei 6000 dollari. La bassa volatilità ai minimi storici continua a non dare nessuna indicazione operativa attendibile ed utile per individuare aree di swing (svolta) importanti.
Rimangono invariati i livelli da continuare a monitorare: al rialzo $6750-6800 – al ribasso $6450-6200 .
Ethereum (ETH)
Anche per Ether i prezzi rimangono ingabbiati in un ristretto range di $10 dollari, oramai da una settimana.
Unica nota positiva è la tenuta del supporto tecnico e psicologico dei 200 dollari. Per tornare a salire in groppa al Toro è necessario il ritorno sopra i 230 dollari. A
ffondi sotto i 190 dollari aprirebbero preoccupanti spazi al ribasso.