Tornano a sgonfiarsi le quotazioni delle principali criptovalute. A differenza di ieri mattina, quando si scorgeva qualche segno verde, oggi, scorrendo la lista delle prime 30 big a maggiore capitalizzazione, solamente Nem (XEM) riesce ad ottenere un segno verde salendo oltre il 2%.
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XEM è sicuramente in controtendenza rispetto alle quotazioni delle altre principali criptovalute, continuando la risalita dopo aver toccato il fondo annuale la scorsa domenica mattina.
Quest’oggi sulla lista di Coinmarketcap entra in scena Bitcoin Cash SV (BSV), debuttando in 7° posizione in classifica con poco meno di $2 miliardi, scalzando Litecoin (LTC) di oltre $200 milioni.
Tra le peggiori Ethereum Classic (ETC) al primo posto sul podio con un ribasso a doppia cifra. A ridosso il parente stretto Ethereum (ETH) insieme al gruppetto formato da Tron (TRX), Cardano (ADA), Monero (XMR), Neo e Zcash (ZEC). Tutte in perdita tra il 7 e 8% dai livelli di ieri mattina.
La capitalizzazione si sgonfia nuovamente a ridosso dei 120 miliardi di dollari, il livello più basso degli ultimi 12 mesi aggiornato domenica mattina.
La capitalizzazione di bitcoin perde un punto scendo al 53%. In discesa anche le quote di mercato di Ripple, poco sopra l’11%, ed Ethereum, poco sotto il 9%.
Bitcoin (BTC)
Non ha benzina il rimbalzo iniziato domenica mattina che ieri vedeva risalire di oltre il 15% i valori dei prezzi sul bitcoin.
Questa mattina la quotazione di bitcoin tornano nuovamente sotto i 3800 dollari, ad un passo dall’aggiornare i minimi dell’anno poco sotto i 3700 dollari.
Continua a rimanere precaria la situazione generale. I volumi continuano a rimanere interessanti nonostante prevalgono segnali tecnici di attesa.
Una rottura dei $3700 dollari proietterebbe i prezzi in area $3500 prima e $3200 poi. Ci sarebbe una boccata d’ossigeno solamente sopra i 4200 dollari.
Ethereum (ETH)
Sembra replicarsi quanto accaduto ad inizio mese con i prezzi sopra i 200 dollari: mancando la tenuta dei 110 dollari, i prezzi trovano base di supporto tra 100 e 105 dollari.
La mancata tenuta di questo livello aprirebbe ulteriori spazi ribassisti sino area 85, il prossimo supporto di medio periodo. Solamente sopra 120 dollari si potrà iniziare a scorgere qualche spiraglio rialzista di breve periodo.