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Ethereum 1x, developer a lavoro sulla roadmap per lo scaling

Sono sempre di più gli sforzi indirizzati al progetto Ethereum 1x, il passo intermedio di scaling nella roadmap per lo sviluppo di Ethereum 2.0.

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Afri Schoedon, il release manager del Ethereum client Parity, suggerisce perfino di rilasciare Ethereum 1x su una blockchain indipendente, anche se in molti suggeriscono che questo debba rimanere solo un aggiornamento della mainnet.

Lo scopo primario degli aggiornamenti presenti sulla timeline della roadmap di Ethereum 1x è migliorare la scalabilità della blockchain sottostante.

Mentre il codice utile all’implementazione di questo aggiornamento è tutto tranne che presente, la timeline è sorprendentemente chiara.

Schoedon ha spiegato a CoinDesk che Ethereum 2.0 non entrerà in produzione prima del 2020 e ciò ha portato panico tra gli sviluppatori, quindi il bisogno di creare soluzioni intermedie spinge verso la ricerca di idee che è possibile implementare rapidamente.

Secondo quanto riportato da CoinDesk, lo sviluppatore Parity ritiene che alcune idee facenti parte di Ethereum 1x potrebbero sembrare “troppo radicali o controverse” per adesso, ma che l’intenzione è quella di discutere tutto con la comunità. Così facendo, Schoedon spiega che “nessuno degli aggiornamenti sarà controverso alla fine”.

Gli sviluppatori dediti allo sviluppo di Ethereum 1x, originalmente concepito come “aggiunta” a 2.0, ma che è stato recentemente chiamato con il vecchio nome Serenity da Vitalik Buterin, sono divisi in quattro gruppi, ognuno dei quali lavora su una problematica diversa.

Ethereum storage rent

Un gruppo, guidato dallo sviluppatore Ethereum Alexey Akhunov, cerca di introdurre lo “storage rent” o “canone di archiviazione” ad Ethereum. Questo porterebbe gli utenti a pagare quando memorizzano dei dati sulla blockchain per mezzo di smart contract.

Questa implementazione cerca di alleviare il problema costituito dalla costante crescita dello stato di Ethereum che è costituito da tutti gli smart contract e tutti gli account attivi sulla blockchain.

Secondo Schoedon, le dimensioni correnti della blockchain di Ethereum ammontano a circa 125 gigabyte e lo stato attivo occupa circa 10 gigabyte. Lo sviluppatore intervistato spiega:

“Sta crescendo ad un ritmo che probabilmente lo porterà a raggiungere 200 o 300 gigabyte di dati su blockchain alla fine del prossimo anno raggiungendo così una mole imponente.”

Una proposta alternativa, che secondo Schoedon è di più semplice implementazione sono gli stateless client, che comporterebbero lo spostamento di certe porzioni di dati degli smart contract fuori catena.

Un’ulteriore soluzione alla costante crescita della blockchain Ethereum viene dal gruppo dedicato allo sviluppo di un sistema che archivierebbe dati vecchi.

Il terzo gruppo di sviluppatori, chiamato “il gruppo della simulazione” cerca di prevedere, servendosi di simulazioni, come la rete Ethereum funzionerebbe con dimensioni dei blocchi maggiori, limiti di gas più alti o con una latenza maggiore.

Il bisogno di tali simulazioni è accentuato da recenti ottimizzazioni del codice di Ethereum. Queste, infatti, hanno aumentato la velocità con la quale vengono propagati i blocchi sulla rete e, conseguentemente, ci si aspetta che i miner siano adesso capaci di includere un maggior numero di transazioni nei blocchi.

eWASM: una nuova Ethereum Virtual Machine?

L’ultimo gruppo di sviluppo Ethereum 1x è dedicato ad eWASM, una nuova Ethereum Virtual Machine che diminuirebbe i costi di rilascio degli smart contract.

Gli smart contract, con questo nuovo sistema basato sul web assembly (WASM), potrebbero essere precompilati più facilmente.

I precompilati sono smart contract particolari che possono essere eseguiti per un prezzo di gas fisso dei quali, però, ne esistono solo pochi sulla rete in questo momento.

Gli sviluppatori richiedono di integrare nella rete molti più smart contract, ma uno sviluppatore citato da Coindesk spiega che “se dovessimo iniziare a implementare tutti i precompile che ci vengono chiesti, non saremmo mai capaci di fare nient’altro.”

La Virtual Machine eWASM semplificherebbe la loro implementazione automatizzando la stima del giusto prezzo di gas fisso.

Il piano finale è quello di rendere i precompilati obsoleti rendendo eWASM la Virtual Machine predefinita, eseguendo tutti gli smart contract a velocità ed efficienza nativa.

Adrian Zmudzinski
Adrian Zmudzinski
Adrian è un appassionato di tecnologia e IT, specializzato nell'analisi di token, tecnologia blockchain e crypto. Il suo interesse verso Bitcoin risale al 2009, espandendosi al mondo delle crypto più in generale. Le sue analisi si concentrano per lo più sulle potenzialità tecnologiche alla base dei token.
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