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Regolamentazione crypto: in USA due proposte in Parlamento

Alla Camera del Congresso USA sono stati presentati due disegni di legge per la regolamentazione del mercato delle crypto.

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L’obiettivo è quello di ottenere maggior supervisione e meno opacità, pur cercando di mantenere gli Stati Uniti competitivi nel settore.

Le due proposte di legge sono bipartisan e non contengono indicazioni specifiche su come raggiungere gli obiettivi prefissati, inoltre chiedono alla Commodity Futures Trading Commission (CFTC) di formulare delle raccomandazioni.

La CFTC è l’ente governativo che già oggi supervisiona i due future su bitcoin esistenti sul mercato americano, quello di Cboe e quello di CME, e non è pertanto un caso che la richiesta del Parlamento sia stata rivolta proprio a questo ente.

In una nota, Darren Soto e Ted Budd hanno affermato:

“Le valute virtuali e la sottostante tecnologia blockchain hanno il potenziale per essere motore della crescita economica. Ecco perché dobbiamo garantire che gli Stati Uniti siano in prima linea nella protezione dei consumatori e del benessere finanziario degli investitori in moneta virtuale, promuovendo al contempo un ambiente di innovazione per massimizzare il potenziale di questi progressi tecnologici”.

Il primo disegno di legge sarebbe la cosiddetta Legge sulla protezione dei consumatori in valuta virtuale, che chiede alla CFTC di creare uno specifico rapporto per esaminare il potenziale di manipolazione dei prezzi dei mercati delle criptovalute ed i suoi effetti sull’economia.

Altri membri del Congresso hanno anche chiesto ulteriori regole riguardanti questa nuova asset class, mentre il rappresentante dell’Ohio Warren Davidson sta redigendo un disegno di legge da presentare entro la fine di quest’anno.

Il secondo progetto di legge, lo U.S. Virtual Currency Market and Regulatory Competitiveness Act del 2018, è incentrato invece sul fatto che gli Stati Uniti restino competitivi nel settore.

Il disegno di legge chiede sempre alla CFTC di effettuare uno studio comparativo con l’estero e formula delle raccomandazioni per le modifiche alle normative statunitensi in modo che non siano troppo onerose e non inibiscano l’innovazione.

Inoltre, viene richiesto sempre alla medesima agenzia di riconoscere quali valute virtuali debbano essere considerate commodity, e di esaminare costi e benefici di una nuova struttura normativa per sostituire l’attuale sistema di trasmissione del denaro, da alcuni considerato inefficiente.

Non sarà tuttavia semplice riuscire ad introdurre normative in grado di regolamentare realmente questo mercato senza incidere in qualche modo anche sulla competitività del Paese nel settore crypto.

Pertanto, mentre la seconda iniziativa sembra avere buone possibilità di successo, non è detto che possa averle anche la prima, anche perché le criptovalute non si prestano facilmente ad essere realmente regolamentate. Inoltre, il recente hype delle stable coin sta mostrando che sono sempre più disponibili nuovi strumenti che possono permettere anche di aggirare eventuali normative, senza creare particolari difficoltà agli utilizzatori, rendendo così ancora più arduo il tentativo di regolamentarne l’utilizzo.

Con questa iniziativa comunque, gli USA si confermano in prima linea nello sviluppo delle tecnologie legate alle criptovalute, proprio con l’intento di rimanere competitivi nel campo dell’innovazione tecnologica.

Le due proposte rappresentano le due anime di questo percorso, ovvero quella più concentrata sulla protezione dei consumatori e quella invece volta all’innovazione ed alla competitività.

In definitiva, l’approccio del Congresso statunitense sembra essere a tutto campo, concentrato a garantire al paese di continuare ad essere protagonista nel settore delle innovazioni digitali.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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