HomeCriptovaluteBitcoinJ.P. Morgan: Jamie Dimon tra tasse e polemiche su Bitcoin

J.P. Morgan: Jamie Dimon tra tasse e polemiche su Bitcoin

Dopo le dichiarazioni su Bitcoin, il CEO di JP Morgan Chase, Jamie Dimon, ha commentato la proposta di alzare le tasse a tutti coloro che che rientrano nelle fasce alte di reddito.

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Stando a quanto riferito, il numero uno della banca USA sarebbe ben disposto a pagare tasse più alte, purchè i soldi vadano dove ce ne sia bisogno.

La proposta di legge sulle tasse US

La proposta di alzare le aliquote a carico dei ceti abbienti arriva dall’area Democratica e per la precisione da Alexandria Ocasio-Cortez, neoeletta rappresentante di New York, e dalla Senatrice Elizabeth Warren delegata del Massachusetts.

Il disegno di legge mira a calmierare le tante tensioni nate sull’aumento delle disuguaglianze fondamentali nella società statunitense.

Nello specifico si tratta dell’applicazione di un’aliquota del 70% da imporre a tutti i redditi superiori ai $ 10 milioni annui. Il ricavato, stando al disegno di legge, dovrebbe essere indirizzato verso un potenziamento degli investimenti per i fondi destinati a progetti per il sostegno delle fasce sociali deboli.

La gaffe sul Bitcoin di Jamie Dimon

Recentemente Jamie Dimon è stato al centro di grosse polemiche a proposito delle criptovalute. Dopo aver definito la regina delle criptovalute, bitcoin, come la più grande truffa della storia, non ha esitato a definire stupidi tutti coloro che investono nella moneta virtuale.

Salvo poi scoprire che una delle più ferventi sostenitrici della moneta in questione era proprio sua figlia.

jp morgan jamie dimon bitcoin

JP Morgan compra bitcoin

Poco dopo le sue dichiarazioni contro il bitcoin si è scoperto che la stessa JP Morgan ne era diventata la prima acquirente. Seguita anche da un altro nome particolarmente noto alle cronache finanziarie: Morgan Stanley.

Tecnicamente JP Morgan non ha comprato bitcoin in modo diretto visto che per le banche a Wall Street è proibito investire in strumenti non ufficiali, bensì attraverso XBT, un Exchange traded note (ETN), strumento finanziario sulla falsa riga degli ETF, replica l’andamento del sottostante, in questo caso il cambio bitcoin/dollaro.

Il vero punto di forza?

Questo spiegherebbe anche le sue ultime dichiarazioni di Davos. Parlando a margine del World Economic Forum di Davos, tenutosi la settimana scorsa, Jamie Dimon ha dichiarato di non essere stato affatto contento del crollo del bitcoin.

Guardando i numeri, infatti, si tratta di un -82% dai massimi che sfioravano i 20mila dollari, raggiunti poco più di un anno fa. Ha però riservato parole di elogio per la tecnologia blockchain, il vero fattore che, secondo Dimon, avrà successo.

Rossana Prezioso
Rossana Prezioso
Appassionatasi alle nuove frontiere dell’editoria online, ha deciso di approfondire ulteriormente le sue conoscenze dedicandosi allo studio dei cambiamenti culturali ed economici derivati dalla nascita della finanza hitech, sviluppando le tematiche riguardanti i nuovi modelli di business ad essa legati e le influenze geopolitiche della new economy criptovalute
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