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Crypto e Fintech: un’ondata di cambiamento

Guest post a cura del team di Money2020

La nostra società sta invecchiando, viviamo più a lungo, più sani e più produttivi. L’aspettativa di vita è notevolmente migliorata e abbiamo aggiunto decenni di vita sana fin dai primi anni del 1900. Oltre a una durata di vita più lunga, stiamo anche lavorando più di prima. Presto avremo cinque generazioni che lavoreranno l’una accanto all’altra. Non solo è cambiato quando o per quanto tempo stiamo lavorando, è cambiato anche il come guadagniamo da vivere.

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Vi è un numero crescente di lavoratori a tempo determinato che partecipano alla gig economy. Inoltre, le donne che entrano a far parte della forza lavoro o addirittura a fondare una propria azienda sono più numerose che mai. Secondo il Women’s Business Enterprise National Council (WBENC), ci sono 12,3 milioni di imprese di proprietà femminile negli Stati Uniti, e le donne ora gestiscono 4 su 10 imprese.

Sono finiti i tempi delle famiglie monoparentali con uno stipendio fisso. A questo quadro sempre più complesso si aggiungono i nostri variegati obblighi finanziari, dalle lezioni per i nostri figli alle cure finanziarie per i nostri genitori. In che modo le nostre istituzioni finanziarie innovano per soddisfare le esigenze del nostro mondo in evoluzione? Magari potremmo imparare qualcosa dall’est.

La storia di Grab

Grab ha iniziato come compagnia di ride-hailing (trasporto a pagamento su richiesta) nel 2012 a Singapore. Da allora, si è evoluta fino a diventare la super app leader nel sud-est asiatico, finanziata con 1,46 miliardi di dollari provenienti dal fondo Softbank Vision Fund. Oltre al trasporto, ora ha una solida attività di consegna di cibo e una piattaforma di servizi finanziari in continua espansione, con l’obiettivo di diventare la più grande rete commerciale della regione, fornitore di polizze assicurative e finanziatore fintech. Le nuove offerte di servizi finanziari a marchio “Grow with Grab” (Cresci con Grab) comprenderanno pagamenti e microprestiti, rivolti in particolare ai 9 milioni di microimprenditori che Grab serve oggi.

In altre parti degli Stati Uniti, diverse società finanziarie consentono alle aziende di pagare immediatamente i lavoratori per il lavoro completato. Ad esempio, i corrieri Caviar che utilizzano Square Cash possono accedere ai fondi subito dopo aver completato la consegna. I mercati che utilizzano Stripe Connect possono inviare pagamenti istantanei a venditori o fornitori di servizi. Nel frattempo, Uber e GoBank si sono associati per fornire agli autisti Uber un accesso immediato ai fondi accumulati tramite il conto corrente e la carta di debito GoBank; e Earnin invia istantaneamente i guadagni dei lavoratori sui loro conti bancari – invece di dover aspettare. Tutte queste innovazioni che appaiono piccole all’apparenza sono importanti, soprattutto per molti consumatori di oggi, dove i cicli di pagamento bimestrale non sono in linea con le loro bollette, il che li porta a ricorrere ad addebiti con carte di credito e commissioni sullo scoperto al fine di colmare il divario.

La vita in più fasi

Ma la storia non si ferma alle buste paga. Se viviamo più a lungo e in modo più sano, cosa facciamo con questi anni in più? I sistemi pensionistici tradizionali assumono un approccio diretto all’istruzione, alla carriera e un duro arresto all’età di 65 anni. Tuttavia, una vita più longeva ci permetterà non solo di lavorare più a lungo, ma anche di assumerci più rischi e provare nuove cose – reinventarci, riqualificarci, magari anche avviare una nuova impresa. Infatti, secondo la Kauffman Foundation, oltre la metà di tutti i nuovi imprenditori negli Stati Uniti hanno più di 45 anni. E ben l’85% dei posti di lavoro che saranno disponibili nel 2030 non esistono ancora per gli attuali laureati – non è mai troppo tardi per mettersi in gioco. I 50 stanno diventando i nuovi 30.

Alla luce di questo nuovo paradigma, la pensione è ancora rilevante? Oppure dovremmo ritirarci dal tradizionale concetto di pensione e ripensare a come gestire e far crescere i nostri risparmi? Come ha scritto il professor Andrew Scott nel suo libro best-seller 100 Year Life:La semplice verità è che se si vive più a lungo allora si avrà bisogno di più soldi. Questo significa risparmiare di più o lavorare di più‘”. Ma con un tasso di risparmio e di investimenti relativamente basso, cosa possono fare le società di servizi finanziari per aiutare a spingere i consumatori verso abitudini finanziarie più sane?

Parte di ciò consiste nel comprendere l’attuale tendenza della longevità. Mentre l’invecchiamento è universale, il modo in cui invecchiamo non è omogeneo – e non possiamo più segmentare gli individui e i loro bisogni in base all’età. Un cinquantenne di oggi è molto diverso da un cinquantenne di vent’anni fa. Un cinquantenne in Cina è diverso da un cinquantenne in Europa o negli Stati Uniti. Anche le loro esigenze finanziarie, le loro aspirazioni e i loro obblighi sono probabilmente diversi. Forse il modo migliore di aiutarli è capire meglio dove si trovano nella loro fase della vita. Qualcuno che manda i figli all’università avrà probabilmente esigenze molto diverse rispetto a qualcuno che è un “empty-nester” (senza figli a casa) – anche se potrebbero avere la stessa età biologica. Allo stesso modo, un imprenditore che avvia una nuova impresa avrà esigenze diverse rispetto a quelle che ancora ricoprono i tradizionali ruoli aziendali o di produzione. In un mondo sempre più connesso, in cui stiamo lasciando tracce digitali di quasi ogni aspetto della nostra vita, tecnologie emergenti come l’analisi dei dati e l’intelligenza artificiale potrebbero rivelarsi utili non solo per fornire intuizioni contestuali basate sulle abitudini, ma anche una guida o addirittura decisioni prese automaticamente per nostro conto.

Per quanto sia necessario diventare più flessibili nella nuova era, è fondamentale che i servizi finanziari si rinnovino e si adattino alle mutevoli esigenze della nostra società. Con una durata di vita più lunga e una maggiore capacità di guadagno, potremmo permetterci di assumere più rischi finanziari di prima. Il risparmio di importi minori avrà un impatto molto maggiore sulla nostra vita in questo periodo di tempo così lungo. Dobbiamo essere più fluidi che mai quando si tratta di gestire il nostro patrimonio, aspettarci un maggior numero di cicli di salita e discesa, e adeguare i nostri strumenti finanziari per aiutarci a pianificare una maggiore frequenza di famiglie multigenerazionali e la crescente complessità dei nostri obblighi finanziari.

Investire nel proprio sé futuro è più importante che mai – approfittando del tempo extra di cui disponiamo. La domanda è: le istituzioni finanziarie ci guideranno attraverso questo nuovo normale, o faremo sempre più affidamento su piattaforme fintech e big tech per soddisfare le nostre esigenze finanziarie? Dopo tutto, il futuro degli anziani non dovrebbe essere una storia di sopravvivenza, ma una storia di vita.

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