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Lyle Wraxall, Digital Isle of Man: “L’isola dell’innovazione tecnologica”

Lyle Wraxall è l’amministratore delegato di Digital Isle of Man, società che sta lavorando per migliorare il settore digitale nell’Isola di Man, anche grazie alla locale industria competitiva dell’e-gaming.

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Per fare ciò, Digital Isle of Man sta lavorando con il governo, il settore privato e le associazioni chiave per la realizzazione del giusto contesto per il settore digitale, in modo da poter diventare uno dei principali player globali.

Di recente, stanno anche cercando di rendere il paese un blockchain hub. Cryptonomist ha parlato con Wraxall per capire meglio ciò che l’Isola di Man sta facendo per aumentare la sua rilevanza anche nel settore blockchain.

Quando e perché l’Isola di Man potrebbe diventare il centro globale della finanza blockchain?

L’Isola di Man mira a diventare un centro blockchain globale, non soltanto a livello di finanza. Dispone già di tutte le componenti necessarie per sostenere le imprese blockchain in tutti i settori che vogliono crescere, svilupparsi e avere successo. Non stiamo cercando di ritagliarci nicchie nel campo della finanza, del fintech e delle criptovalute, ma piuttosto stiamo puntando alle imprese blockchain nel senso più ampio possibile.

A suo parere, quali caratteristiche sono necessarie per rendere l’Isola di Man un blockchain hub di rilevanza maggiore?

L’Isola di Man è un importante blockchain hub grazie all’attraente gamma di proposte che offre. Non solo l’isola è un luogo di riferimento per le imprese, impegnata a contribuire alla crescita di business blockchain di successo, ma offriamo anche la consulenza e la capacità di guidare le imprese in modo da accelerare le loro attività attraverso qualsiasi percorso vogliano intraprendere, a prescindere dalla necessità di regolamentazione o meno.

Il nostro obiettivo è quello di aiutare le imprese a raggiungere i loro obiettivi nel più breve tempo possibile. Questo aspetto è unico quando si esaminano altre giurisdizioni nello spazio blockchain. Non stiamo cercando di portare qui centinaia di aziende, ma stiamo cercando di portare una selezione specifica di aziende che possiamo supportare e con le quali possiamo collaborare e lavorare.  

Secondo lei, è davvero necessario creare nuove leggi per regolamentare le criptovalute?

Mentre accogliamo volentieri business di criptovalute, puntiamo ad includere tutte le attività legate alla blockchain e, di conseguenza, stiamo adottando un approccio ampio alla regolamentazione. Crediamo che sia il momento giusto per farlo; ci sono molte nuove idee interessanti e abbiamo avuto tempo sufficiente per imparare dalle difficoltà del passato e capire meglio dove la tecnologia Blockchain funziona e dove non funziona.

Ora siamo nella posizione ideale per scegliere il giusto tipo di business e imparare dai successi e dalle esperienze del mondo reale per creare il giusto contesto normativo per raggiungere il successo.  Non si tratta di scegliere un business piuttosto che un altro, quello che vogliamo è lavorare con imprese diverse, insieme alle autorità di regolamentazione, per creare la migliore e più efficace regolamentazione possibile.

Essendo un governo agile e in rapida evoluzione, possiamo farlo imparando da ciò che funziona e non funziona a livello globale, per poi essere in grado di differenziare questo aspetto e fornire le soluzioni migliori.

Quali sono i prossimi passi per l’isola per aumentare la propria rilevanza nel mondo blockchain?

I prossimi passi per l’isola nell’ambiente blockchain riguardano il viaggiare e lavorare con le industrie blockchain globali. Speriamo di individuare e implementare norme e piattaforme agnostiche che siano informate e perfezionate, osservando ciò che gli altri hanno fatto, gli errori che hanno commesso e scegliendo i migliori progetti.

In questo modo si riducono al minimo anche i rischi aziendali ed è questo che le imprese desiderano. Vogliono lavorare in un ambiente a basso rischio dove possono essere sicuri che la loro attività avrà successo e non essere soggetti a minacce causate da nuove e non ancora collaudate idee normative.

Quali sono i vostri obiettivi personali e i vostri piani per il futuro della Digital Isle of Man?

La mia visione per l’Isola di Man è quella di farla diventare un’isola di innovazione tecnologica. Questo significa lavorare con le imprese dell’isola al fine di crescere, essere resilienti e avere successo. Come isola, vogliamo continuare ad essere una giurisdizione di alta reputazione, offrendo nuove opportunità.

Una volta che il blockchain office diventa un’entità autonoma, passeremo ad altre opportunità e iniziative su cui abbiamo già iniziato a lavorare dietro le quinte, in diversi settori tecnologici dell’isola. Tutto questo aiuterà l’attuale ecosistema digitale a crescere e prosperare. Mi piace guardare all’economia digitale in modo olistico e quello che sto cercando è un luogo vibrante, energico e all’avanguardia per gestire le aziende, fornendo al contempo un luogo divertente ed entusiasmante per vivere e lavorare.

Amelia Tomasicchio
Amelia Tomasicchiohttps://cryptonomist.ch
Esperta di digital marketing, Amelia inizia a lavorare nel settore fintech nel 2014 dopo aver scritto la sua tesi di laurea sulla tecnologia Bitcoin. Precedentemente è stata un'autrice di diversi magazine crypto all'estero e CMO di Eidoo. Oggi è co-founder e direttrice di Cryptonomist, oltre che Italian PR manager per l'exchange Bitget. E' stata nominata una delle 30 under 30 secondo Forbes. Oggi Amelia è anche insegnante di marketing presso Digital Coach e ha pubblicato un libro "NFT: la guida completa'" edito Mondadori. Inoltre è co-founder del progetto NFT chiamati The NFT Magazine, oltre ad aiutare artisti e aziende ad entrare nel settore. Come advisor, Amelia è anche coinvolta in progetti sul metaverso come The Nemesis e OVER.
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