Inizio settimana negativo che prosegue anche in queste prima ore della giornata con segni rossi per tutte le principali criptovalute.
Tra le prime 50 coin bisogna scendere sino alla 37^ posizione occupata da Bitcoin Private (BTCP) con un +5%, mettendo a segno un rialzo per il secondo giorno consecutivo in controtendenza con il resto del settore.
Oltre l’85% delle 1620 criptovalute oggi presenti su coinmarketcap, sono precedute dal segno meno.
La capitalizzazione totale continua a scivolare, iniziando a sfiorare i 300 miliardi di dollari e riportandosi ai livelli di metà aprile.
Nonostante il nuovo record di scambi negativo dell’anno, meno di 47 mila pezzi scambiati nell’arco delle 24 ore, il Bitcoin continua a conquistare piccole quote di dominio tornando a sfiorare il 40% della dominance.
Tornano a circolare indiscrezioni sulla dinastia dei Rothschild, interessata a creare una criptovaluta simile a Tether imbottita di ora e metalli preziosi e legata al settore immobiliare, utile a quotare e facilitare i trasferimenti delle immense proprietà.
Bitcoin (BTC)
Continuano a scivolare i prezzi del bitcoin oramai prossimi a testare area 7100 dollari. Decisamente negativo il mese di maggio che nella morsa di una lenta tendenza ribassista riesce ad annullare tutto il movimento rialzista che, invece, aveva caratterizzato il mese di aprile.
Pesante il saldo mensile che segna -22%. Non aiutano i volumi ai più bassi livelli da inizio anno. Per trovare una simile fase bisogna risalire allo scorso ottobre 2017.
Periodo tecnicamente diverso da quello attuale, anche se l’analogia accende un lumicino di speranza per rivedere un sussulto del toro.
Livelli operativi
AL RIALZO: Si rimane in attesa di un primo segnale di reazione di un toro impaurito ed addormentato nella tana dell’orso.
AL RIBASSO: Dita incrociate per favorire la tenuta del supporto dei 7000 dollari. La rottura aumenta le probabilità di rivedere i minimi di inizio aprile.
Ethereum (ETH)
Il veloce movimento ribassista accusato ieri mattina, con una perdita di oltre il 5% in meno di due ore, riporta i prezzi sotto area 500.
Livelli dimenticati dalla metà di aprile. Le colpe del ribasso vengono attribuite ad un vendita massiccia di oltre 20 mila pezzi di Ethereum avvenuta in poco più di un’ora, causando un veloce flash crash.
Con la rottura dei 500 dollari conferma il completamente della figura del Testa & Spalle ribassista, più volte indicato nei giorni scorsi.
Livelli operativi
AL RIALZO: Preoccupa il mancato aggancio dei 600 dollari, confermato dallo scivolone sotto area 500. E’ necessario un consolidamento sopra quest’ultimo livello per tornare a valutare nuovi acquisti.
AL RIBASSO: La rottura del supporto in area 490-500 trova spazi per scendere sino a 400 dollari.