HomeCriptovaluteGli ATM bitcoin come soluzione per il Terzo Mondo

Gli ATM bitcoin come soluzione per il Terzo Mondo

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Lo Zimbabwe è diventato famoso per il cash-out inesistente dei suoi sportelli ATM.

Infatti, oggi è facile ritrovarsi in giro per la capitale, Harare, cercando un ATM disponibile o addirittura funzionante, scoprendo che risulta proprio una mission impossible e rimanendo col portafoglio vuoto.

Se il governo decide di mandare all’aria l’intera economia, le persone devono trovare dei metodi alternativi per poter effettuare transazioni nel quotidiano. Se non è possibile avere cash in mano, ci sono oggi soluzioni diverse.

Golix, il più grande exchange di criptovalute africano, coglie l’attimo collocando nell’aprile 2018 l’ATM di bitcoin e litecoin), presso i propri uffici di assistenza clienti di First Street ad Harare e offrendo la possibilità ai cittadini di vedere un ATM funzionante che distribuisce vero e reale contante, e di comprare e vendere le criptovalute.

Ci sono due valute che puoi acquistare o ritirare al momento: se acquisti, ti dirigono verso una piattaforma dove dovrai depositare i soldi attraverso l’ATM“, ha dichiarato un membro dello staff di assistenza clienti di Golix.

Oltre alla possibilità di far convertire il proprio denaro in moneta digitale, grazie all’ATM di bitcoin, le persone possono vedere realmente una macchina che distribuisce denaro, dollari per l’esattezza!

In questo modo, chiunque sappia utilizzare un bancomat tradizionale, comincerà il suo percorso verso la conoscenza della criptovaluta, utilizzando il Bancomat di bitcoin.

È l’unico sportello in Zimbabwe che distribuisce dollari americani ai clienti che vendono Bitcoin” afferma l’amministratore delegato di Golix, Tawanda Kembo.

In Africa, come in altri Paesi sottosviluppati, come anche il Venezuela, la tecnologia blockchain risulta essere molto più significativa che negli altri paesi avanzati, dove sistema governativo e bancario perlomeno garantiscono la sopravvivenza.

Infatti, dopo la dollarizzazione avvenuta nel 2009, nello Zimbabwe si è legalizzato l’utilizzo di valute estere creando una confusione tra i cittadini riguardo il reale valore delle valute.

In più, negli ultimi due anni, c’è stata una vera e propria crisi di cassa, che ha portato appunto ad un utilizzo inefficiente di liquidità da parte delle banche e degli ATM.

La Reserve Bank del Zimbabwe (RBZ), ha esposto il suo disappunto sul mondo delle criptovalute, affermando che sono rischiose e di voler vietarne l’utilizzo sul territorio.

Come ben risaputo, non esiste una formula di divieto di utilizzo di criptovalute, in quanto non ufficialmente dichiarate illegali a livello mondiale.

Pertanto, grazie all’introduzione del primo ATM bitcoin di Golix ed il diffondersi dell’utilizzo di applicazioni da telefono, anche nello Zimbabwe si sta attuando e sempre più diffondendo la nuova tecnologia Bitcoin.

Per chi, infatti, possiede un telefonino c’è la possibilità di utilizzare applicazioni, senza passare al prelievo, sostituendo gli ultimi disastri del cash-out dagli ATM in e-cash (denaro digitale). Ma non molti sono ancora pronti a comprendere il concetto di valore dietro le monete digitali.  In ogni caso, ci sono testimonianze di utilizzo di applicazioni per pagare il parcheggio, frutta e verdura dai commercianti ambulanti e via dicendo.

Una nuova cultura dunque anche per gli africani, che più subiscono l’impoverimento da scelte governative e soffrono di analfabetismo digitale.

Secondo Kembo, l’installazione del nuovo sportello automatico era inizialmente un’idea per facilitare sempre di più la comprensione delle criptovalute, ma è chiaro che data la situazione è divenuto principalmente motivo di sostituzione del modello tradizionale.

Dato l’accesso bloccato alle piattaforme internazionali, Golix con il suo ricarico sostanzioso sul reale valore quotato delle criptovalute, rappresenta per gli africani una delle porte per la conoscenza del mercato delle criptovalute e su come fare anche trading.  

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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