HomeCriptovaluteStable CoinNouriel Roubini attacca Tether ed auspica un crackdown

Nouriel Roubini attacca Tether ed auspica un crackdown

Nouriel Roubini ha attaccato pesantemente Tether su Twitter, condividendo un tweet del CTO Paolo Ardoino con un commento piuttosto esplicito: 

“La macchina da stampa di Tether senza collaterale continua a generare denaro falso e lo usa per sostenere BTC e tutti i tipi di Shitcoin. Fortunatamente le forze dell’ordine stanno indagando… quindi aspettiamoci a tempo debito crackdown come quello su BitMex”. 

Roubini infatti è convinto che il valore di bitcoin sia manipolato, probabilmente a causa del fatto che non vuole accettare il fatto di essersi sbagliato in tutti questi anni in cui non ha fatto altro che attaccarlo senza nemmeno conoscerlo approfonditamente

Ha trovato in Tether il suo capro espiatorio, ovvero l’uomo nero da incolpare per quello che ritiene un aumento di valore per lui incomprensibile.

Alle accuse di Roubini ha risposto lo stesso Ardoino segnalando pubblicamente il tweet di Roubini all’avvocato di Tether Stuart Hoegner, chiedendo di intervenire. 

In effetti potrebbe sembrare che ci siano anche gli estremi per provare ad intentare qualche azione legale nei confronti dell’economista, visto che le accuse lanciate con questo ed altri tweet hanno qualche sentore diffamatorio. 

Va ricordato infatti che non vi siano prove che accertino la manipolazione dei mercati crypto da parte di Tether, pertanto affermarlo pubblicamente senza prove potrebbe rientrare nella casistica della diffamazione. 

Una causa tra Tether e Nouriel Roubini

Tuttavia Hoegner ha risposto ad Ardoino invitandolo semplicemente ad ignorare quello che afferma Roubini, definendolo di fatto irrilevante. 

Quindi è difficile immaginare che Tether intenti realmente una causa contro Roubini, non fosse altro per il fatto che all’interno del settore crypto l’economista ha davvero poco seguito. Ovvero, quello che afferma Roubini viene in effetti già comunemente ignorato da chi opera sui mercati crypto, anche perché coloro che conoscono bene questi asset non fanno fatica a comprendere che le conoscenze dell’economista in questo settore appaiono davvero scarse. 

Ad esempio ha ribadito di ritenere Bitcoin uno schema Ponzi, mostrando chiaramente di non riconoscerne il funzionamento di base. 

Non è da escludere che questi tweet abbiano come scopo quello di attrarre il consenso e l’attenzione dei detrattori di Bitcoin, ma visto che costoro sono in diminuzione, potrebbe non rivelarsi efficace sul lungo periodo. Invece sul breve periodo sembra funzionare, visto che negli ultimi giorni i suoi follower sono aumentati di circa 2.000 unità.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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