Al Vinitaly 2024, ci sarà la start up Through Tech che presenterà la sua piattaforma The Glass Élite, per esportare vino utilizzando tecnologia blockchain e NFT.
Summary
Vinitaly 2024: la piattaforma basata su blockchain per l’export di vino
Al Vinitaly 2024, la start up Through Tech presenterà la sua piattaforma The Glass Élite, che utilizza blockchain e NFT per rivoluzionare il mondo dell’export di vino.
“Siamo entusiasti di annunciare che a @VinitalyTasting lanceremo la nostra piattaforma, #TheGlassElite! Preparatevi ad assistere a una svolta epocale nel settore del #vino! Unitevi a noi dal 14 al 17 aprile a #Vinitaly2024, per scoprire insieme il futuro dell’industria del #vino! #finewine”
Nello specifico, il progetto sarà presente al Padiglione Enolitech, allo stand 7b, nel corso di Vinitaly 2024, che si terrà dal 14 al 17 aprile.
In generale, The Glass Élite è realizzata dalla Start Up Innovativa Through Tech S.r.l., fondata lo scorso 4 luglio a Pordenone con il supporto del Polo Tecnologico dell’Alto Adriatico Andrea Galvani, che si ripromette di adottare le tecnologie innovative legate agli ambiti della blockchain e del WEB3 per ottenere benefici nell’economia reale.
Vinitaly 2024: la blockchain e NFT coinvolte per l’export del vino
Al momento, The Glass Élite rappresenta il focus principale dell’azienda, ma non l’unico tool in sviluppo.
In pratica, la piattaforma è interamente B2B ed ha come obiettivo quello di utilizzare i protocolli NFT, quindi una blockchain, non solo per la tracciabilità di filiera e la certificazione di origine del prodotto, ma anche per agevolare le transazioni tra cantine e mondo Ho.Re.Ca. a livello internazionale.
Al contrario delle app per il collezionismo speculativo del vino di alta gamma, The Glass Élite vuole essere una struttura specializzata per creare vantaggi economici per la filiera.
Per farlo, i lotti di vino saranno trasformati in Asset Digitali Certificati (NFT) per i quali sarà possibile effettuare transazioni e scambi a livello internazionale rapidamente, in modo sicuro e semplice e con la certezza dell’origine del prodotto.
A livello legale, il progetto del “vino su blockchain” è stato seguito dagli specialisti dello studio legale Refink di Milano, risultando pienamente compliant alla nuova normativa europea sui Crypto Asset, MiCA.
Non solo, al Vinitaly 2024, giorno di lancio della piattaforma tecnologica, saranno presenti alcuni partner come Andrea Ferrero, fondatore di Young Platform e Sebastiano Cataudo, fondatore di Yomi srl ed esperto di blockchain, soprattutto Ethereum e Polygon.
Il progetto si promette di utilizzare anche altre tecnologie, come la Realtà Virtuale, per supportare le cantine italiane a raccontare i territori e a raccontarsi al pubblico internazionale.
Vino e metaverso
Un paio di anni fa, il vino era entrato anche nel metaverso grazie al progetto di OVER, in collaborazione con Wine Bottle Club, il club NFT di vini pregiati.
Nello specifico, Wine Bottle Club ha sconvolto la distribuzione del vino pregiato, creando un ecosistema globale e duraturo. I loro servizi sono di diverse tipologie, come NFT, degustazioni bottiglie e iscrizioni al club VIP, ma anche esperienze immersive nel metaverso.
E infatti, già all’epoca, Wine Bottle Club aveva replicato la sua cantina fisica in un negozio virtuale nel metaverso di OVR.
Per festeggiare il lancio, OVER aveva regalato NFT, posti in whitelist per i drop successivi di NFT e 350 OVR (il suo token nativo).
