Una ricerca della società di consulenza Sensemakers, ha cercato di scoprire qual è la percezione e la conoscenza del metaverso in Italia.
Summary
Sensemakers: una ricerca sulla conoscenza del metaverso in Italia
La società di consulenza aziendale Sensemakers ha realizzato di recente una ricerca per capire qual è la percezione, la conoscenza e le opinioni degli italiani sul metaverso. I risultati sono stati per certi versi sorprendenti.
Innanzitutto la ricerca evidenzia come circa un terzo degli italiani non sappia proprio cosa sia il metaverso. E la cosa non può che stupire considerando come ormai soprattutto dopo la decisione di Facebook di lanciarsi senza esitazioni in questo nuovo business, il tema sia discusso e trattato da mesi da tutti gli organi di informazione nazionale e non.
I dati dell’analisi evidenziano una forte polarizzazione delle posizioni rispetto a sesso, età e livello di istruzione.
Come è quasi naturale che sia la categoria che è maggiormente interessata e che conosce più a fondo il tema si annida nella fascia tra i 18 e i 24 anni, chiaramente molto più interessati e conoscitori della tecnologia e delle nuove innovazioni nel campo.
I risultati riscontrati
Nel dettaglio dalla ricerca risulterebbe come circa il 25% degli italiani dichiara con sicurezza di sapere cosa sia il metaverso. La percentuale sale al 30% tra gli uomini, ma scende al 21% tra le donne.
Raggiunge come detto la percentuale più alta del 37% tra i giovani dai 18 ai 24 anni, mentre scende al 33% nella fascia 25-34. Crolla invece al 17% degli intervistati tra i 55 e i 64 anni, per poi essere ad un misero 13% per gli intervistati over 65.
La maggior parte oltre il 70% del campione maggiormente informato sarebbe anche maggiormente istruito.
Secondo il 56% del campione intervistato le aziende dovranno sicuramente investire prima o poi sul metaverso. Per il 22% degli intervistati perché nel metaverso si possono fare cose impossibili nella vita reale. E per il 34% invece perché il metaverso semplificherà il lavoro e le relazioni lavorative.
Il restante 44% (percentuale che sale al 51% tra le donne) del campione crede invece che le aziende dovrebbero investire su cose reali per risolvere problemi tangibili.
Per quasi la metà degli italiani, il 49%, il metaverso avrà particolarmente successo nei social media, molto probabilmente influenzati nella risposta dal fatto che Facebook, ora Meta Platform, è stata la prima grande azienda a parlare e ad investire nel settore.
Ma secondo gli italiani ci sarebbero anche molte criticità nella eccessiva diffusione del metaverso nella società. Secondo il 43% questa innovazione aumenterà in maniera esponenziale il potere in mano alle grandi società tecnologiche, e inoltre questo potrebbe far aumentare ulteriormente anche le diseguaglianze economiche e sociali.
A tal proposito Fabrizio Angelini, CEO di Sensemakers, ha spiegato:
“Alcuni segnali di diffidenza evidenziati dai segmenti femminili e più maturi non vanno tuttavia sottovalutati soprattutto in un Paese come il nostro dove il digital divide è ancora forte. Anche perché la percezione comune è che il metaverso potrebbe amplificare squilibri e diseguaglianze del mondo digitale proprio in una fase in cui l’attenzione delle aziende al purpose e ai problemi della vita reale è particolarmente alta.”