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News sulla regolamentazione: il disegno di legge di Elizabeth Warren sulle crypto trova sostegno nel congresso USA

News in merito alla regolamentazione crypto negli USA, dove nove membri del Congresso degli Stati Uniti hanno manifestato il loro appoggio al Digital Asset Anti-Money Laundering Act, una proposta di legge recentemente presentata dai senatori Elizabeth Warren, Roger Marshall, Joe Manchin e Lindsey Graham.

Nello specifico, questa legislazione nel campo blockchain è stata oggetto di preoccupazione tra gli esperti, che la ritengono una delle iniziative più dirette contro la privacy e la libertà degli utenti delle criptovalute. Vediamo di seguito tutti i dettagli.

Il futuro della regolamentazione crypto negli Stati Uniti in discussione: le ultime news 

Come anticipato, di recente nove membri del Congresso degli Stati Uniti hanno unito le forze con i senatori Elizabeth Warren (D-MA), Roger Marshall (R-KS), Joe Manchin (D-WV) e Lindsey Graham (R-SC) per sostenere il Digital Asset Anti-Money Laundering Act.

Questa proposta di legge è progettata per chiudere le lacune normative attuali e promuovere una maggiore conformità delle società crypto ai regolamenti anti-riciclaggio e contro il finanziamento del terrorismo (AMF/CFT) che già regolano gran parte del sistema finanziario.

Come sappiamo,la senatrice Warren aveva presentato per la prima volta questa proposta di legge nel dicembre dell’anno scorso. Poi, nel mese di luglio, i senatori Warren, Marshall, Manchin e Graham l’hanno reintrodotta.

Vediamo che alcuni esperti hanno definito questa proposta come un attacco diretto alla libertà personale e alla privacy degli utenti delle criptovalute.

Inoltre, la scorsa settimana numerosi altri senatori statunitensi, tra cui Catherine Cortez Masto (D-NV), Gary Peters (D-MI), Dick Durbin (D-IL), Tina Smith (D-MN), Angus King (I-ME), Jeanne Shaheen (D-NH), Bob Casey (D-PA), Richard Blumenthal (D-CN) e Michael Bennet (D-CO), hanno annunciato il loro sostegno al disegno di legge.

Il senatore Cortez Masto, in particolare, ha sottolineato l’importanza di prevenire che i cartelli della droga transnazionali e altre organizzazioni criminali finanzino le loro attività illegali attraverso l’uso delle criptovalute, dichiarando quanto segue:

“Il nostro disegno di legge bipartisan assicurerà che le società di criptovaluta seguano le stesse regole delle banche, chiudano le scappatoie di cui i criminali stanno approfittando e forniscano alle nostre istituzioni finanziarie gli strumenti necessari per perseguire i cattivi attori.” 

L’appoggio al Digital Asset Anti-Money Laundering Act nel Congresso Statunitense: chi e perchè 

Un diversificato gruppo di organizzazioni, tra cui il Bank Policy Institute, Transparency International U.S., Global Financial Integrity, National District Attorneys Association, Major County Sheriffs of America, AARP, National Consumer Law Center (a nome dei suoi clienti a basso reddito) e National Consumers League, ha espresso il proprio sostegno al Digital Asset Anti-Money Laundering Act, recentemente presentato al Congresso dai senatori Elizabeth Warren, Roger Marshall, Joe Manchin e Lindsey Graham.

In particolare, il Bank Policy Institute ha sottolineato l’importanza di adeguare il quadro antiriciclaggio e il Bank Secrecy Act alle risorse digitali e ha espresso l’intenzione di impegnarsi per difendere il sistema finanziario nazionale contro attività finanziarie illecite.

Secondo un riassunto fornito dai legislatori sostenitori del disegno di legge, il Digital Asset Anti-Money Laundering Act propone di ampliare le responsabilità del Bank Secrecy Act (BSA), inclusi i requisiti Know-Your-Customer, per coprire i fornitori di portafogli di risorse digitali, i minatori, i validatori e altri partecipanti alla rete che sono coinvolti nella validazione, protezione o facilitazione di transazioni di risorse digitali.

Inoltre, il disegno di legge affronta una lacuna significativa relativa ai portafogli digitali non ospitati, imponendo alle banche e alle società di servizi monetari (MSB) di verificare le identità dei clienti e delle controparti, mantenere registri e presentare rapporti relativi a determinate transazioni di asset digitali coinvolgenti portafogli non ospitati o situati in giurisdizioni non conformi al BSA.

Il disegno di legge cerca anche di estendere le regole BSA relative ai conti bancari esteri alle risorse digitali, chiedendo alle persone statunitensi coinvolte in transazioni di risorse digitali con un valore superiore a $10.000 attraverso conti offshore di presentare un rapporto di conti bancari e finanziari esteri (FBAR) all’Internal Revenue Service (IRS).

Alcune critiche al disegno di legge sulle crypto della senatrice Warren 

Come sappiamo, da quando la senatrice Warren ha proposto il disegno di legge sulle crypto ha ricevuto anche molte critiche in merito ad esso, in particolare sul rinomato social X (Twitter).

Ad esempio, la senatrice pro-bitcoin Cynthia Lummis aveva espresso le sue preoccupazioni riguardo alla richiesta di incorporare AML/KYC nei portafogli software e hardware open source, affermando che questa mossa potrebbe non essere efficace.

Il professore di legge blockchain J.W. Verret ha invece sostenuto che il disegno di legge potrebbe rendere le transazioni più tracciabili per i criminali, suscitando preoccupazioni per la privacy e i diritti civili.

Ancora, Neeraj Agrawal, direttore delle comunicazioni del Coin Center, ha definito il disegno di legge un disastro e ha espresso preoccupazioni sul fatto che potrebbe non prevenire futuri casi simili a FTX.

Infine, Jerry Brito, direttore esecutivo del Coin Center, ha espresso una critica riguardo al Digital Asset Anti-Money Laundering Act, sostenendo che sia l’attacco più diretto alla libertà personale e alla privacy degli utenti e degli sviluppatori di criptovalute mai visto.

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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