Anche oggi si sta verificando un crollo del prezzo di Bitcoin e Ethereum.
Ieri l’indice Fear&Greed era precipitato a quota 34, ovvero in zona di molta paura, ed oggi è sceso a 26. Questo indice in realtà misura il sentiment del giorno precedente, quindi il calo a 26 di oggi non tiene conto dell’ulteriore calo odierno dei prezzi.
In altre parole, sui mercati crypto c’è vero e proprio panico.
Sebbene il 12 luglio fosse stato raggiunto un livello ancora più basso (25), è probabile che il livello che verrà misurato domani riguardo la giornata odierna possa essere ancora inferiore.
Ricordiamo che questo indice è neutro a quota 50, mentre a quota 100 segnala massimo entusiasmo ed a quota 0 massima paura.
A novembre 2022, dopo il fallimento dell’exchange crypto FTX, toccò i 20 punti.
Summary
Panoramica sul prezzo di Bitcoin ed Ethereum oggi
Venerdì 2 agosto il prezzo di Bitcoin era ancora su una quota assolutamente tranquilla, ovvero 63.000$.
Già in serata però era sceso sotto i 62.000$, e tra sabato e domenica, con le borse tradizionali chiuse per il weekend era poi sceso anche sotto i 60.000$.
I veri problemi si sono avuti proprio dopo il ritorno sotto i 60.000$.
Ieri pomeriggio il prezzo di BTC era sceso rapidamente sotto i 58.000$, poi nel corsso della notte si sono verificati due veri e propri crolli veloci.
Il primo lo ha portato in meno di un’ora da 58.000$ a circa 53.000$, ed il secondo lo ha portato in poco più di mezz’ora da 53.000$ fin sotto i 50.000$.
In altre stanotte ha perso quasi il 17% dopo che sabato e ieri aveva già perso il 9%.
La perdita cumulata dai 63.000$ di venerdì è stata del 22%.
La discesa del prezzo di Ethereum
L’andamento del prezzo di Ethereum in questi giorni è stato molto simile a quello di Bitcoin.
Se però analizziamo l’andamento del prezzo di ETH rispetto a BTC, ovvero il rapporto di valore tra i due, scopriamo che Ethereum sta perdendo più di Bitcoin.
Venerdì, prima dell’inizio del vero e proprio crollo, il prezzo di Ethereum espresso in Bitcoin era di circa 0,048 BTC.
Fino a ieri pomeriggio questo rapporto di forze si era mantenuto, ma il crollo di questa notte ha avuto conseguenze più negative su ETH. Infatti il suo prezzo in Bitcoin è sceso prima a 0,046 BTC e poi è crollato addirittura sotto gli 0,042 BTC. Attualmente è leggermente risalito a 0,043 BTC.
In realtà sono un po’ tutte le altcoin che stanno soffrendo più di Bitcoin, tanto che la sua dominance stanotte è risalita al 58%, sebbene in seguito sia leggermente scesa a 57,4%.
Si tratta in assoluto dei livelli maggiori di tutto il 2024, superiori persino a quelli di marzo quando BTC fece registrare il massimo storico.
In altre parole, Bitcoin è in forte sofferenza, ma le altcoin lo sono ancora di più.
A dire il vero Ethereum è quella che sta perdendo di più nelle ultime 24 ore tra le top 10 (-24%), con XRP che è quella che perde di meno (-6%).
Le cause del crollo del prezzo di Bitcoin ed Ethereum oggi
Le cause di questo crollo non sembrano dovute ad un significativo aumento della pressione di vendita.
Infatti non risulta che siano in aumento i depositi di BTC sugli exchange per essere venduti. Anzi, il numero di BTC presenti sugli exchange risulta essere ancora ai minimi da tre anni.
Il vero e proprio problema è il crollo della pressione di acquisto.
Tuttavia in queste fasi di crollo così repentino giocano un ruolo chiave anche le liquidazioni forzate delle posizioni in leva.
Le posizioni aperte con leva finanziaria elevata possono essere facilmente liquidate in caso di movimenti ampi e repentini dei prezzi.
Ieri, con la discesa del prezzo di Bitcoin sotto i 60.000$, probabilmente sono scattate forti liquidazioni forzate di posizioni long in leva. Ciò implica necessariamente vendite forzate di BTC, e dato che di posizioni aperte con leva finanziarie ce n’erano molte, il risultato sono state massicce vendite scattate in automatico per ragioni prettamente tecniche.
A causare il crollo sotto i 60.000$, e probabilmente anche quelli successivi sotto i 58.000$ e 53.000$, potrebbero essere state le vendite per la paura che la situazione militare e geopolitica in Medio Oriente possa precipitare.
Il resto lo hanno fatto le liquidazioni forzate.
Le previsioni
In questo momento è molto difficile immaginare come possa evolvere la situazione sul breve periodo.
Difficilmente però le difficoltà in atto che stanno incidendo negativamente si dissolveranno a breve.
Occorre ricordare che un po’ tutte le previsioni provenienti da fonti autorevoli davano per possibile l’inizio di una nuova bullrun solo in autunno, e che i prezzi in primavera erano saliti davvero moltissimo.
Ad inizio anno, dopo lo sbarco in borsa degli ETF su Bitcoin spot negli USA, si era diffuso un eccesso di entusiasmo che ha finito per gonfiare una mini-bolla, esplosa ora c’è c’è eccesso di paura.
Che vi fosse eccesso di paura era già chiaro sabato 3 agosto, quando l’indice Fear&Greed misurava un livello di 37 relativo al giorno precedente. Il prezzo di Bitcoin era sceso solamente a 60.000$, ovvero una quota già toccata molte volte nel corso del 2024.
Ora bisognerà perlomeno attendere che si dissolva l’eccesso di paura, e dato che l’accesso di entusiasmo è durato più di cinque mesi, sembra davvero difficile che possa verificarsi un significativo e duraturo rimbalzo sul breve periodo.
Inoltre molto dipenderà dalla situazione generale, non solo dei mercati finanziari ma anche a livello geopolitico. La chiave di volta potrebbero essere le elezioni presidenziali negli USA di inizio novembre.