La SEC (Securities and Exchange Commission) degli USA ha riconosciuto la richiesta di Grayscale di lanciare in borsa un ETF spot su Cardano.
Non si tratta ancora dell’approvazione definitiva, ma solo del primo passo della procedura di analisi dell’agenzia.
Summary
L’ETF su Cardano di Grayscale
La richiesta di Grayscale è stata presentata una decina di giorni fa.
Si tratta di un normale ETF crypto come ve ne sono già altri, ma stavolta avrà come collaterale la criptovaluta ADA di Cardano.
Da notare che ad oggi sulle borse USA esistono ETF spot crypto solamente su Bitcoin e Ethereum, anche se ve ne sono diversi altri in attesa di approvazione, come quelli su Litecoin, XRP, Solana e Dogecoin.
Dato che ADA è pur sempre una delle dieci principali criptovalute per capitalizzazione di mercato, era inevitabile che qualcuno proponesse un ETF anche per Cardano.
Quella di Grayscale è in assoluto la prima proposta per un ETF spot su ADA presentata alla SEC americana, e non è detto che non ne possano arrivare altre.
Gli ETF crypto
Per ora comunque non sembra che vi siano realistiche probabilità di approvazione di nuovi ETF crypto negli USA a breve.
Stando alle previsioni degli esperti in materia infatti potrebbero volerci ancora alcuni mesi prima che ne vengano approvati di nuovi.
Uno dei primi sembra possa essere quello su Litecoin (LTC), mentre in seconda battuta ci sarebbero quelli su XRP e Solana.
Per quanto riguarda quello su Cardano invece i tempi sembrano un po’ più lunghi, dato che il riconoscimento da parte della SEC è arrivato solo ieri.
L’effetto sui prezzi
Circola molto interesse sui mercati crypto in merito a questi nuovi ETF, ma tale interesse potrebbe essere ingiustificato.
Da un lato è vero che gli ETF su Bitcoin spot, sbarcati sulle borse USA a gennaio dell’anno scorso, hanno riscosso un rapido e clamoroso successo, ma dall’altro lato è altrettanto vero che ciò invece non è capitato per gli ETF su Ethereum, sbarcati in borsa a fine luglio.
È molto probabile che il successo degli ETF sulle altcoin replichi quello di Ethereum, e non quello di Bitcoin, dato che in realtà Bitcoin segue un suo percorso unico che le altcoin in genere non replicano.
È tuttavia anche vero che le altcoin spesso finiscono per seguire Bitcoin, ma sui mercati tradizionali, dove vengono scambiati gli ETF, le altcoin non risultano essere di particolare interesse.
Non va dimenticato che spesso le altcoin sono principalmente strumenti speculativi sui mercati, e le borse tradizionali vedono ancora con timore questo tipo di speculazione.
Questo discorso non vale solo per BTC, ed infatti l’effetto sul prezzo di Bitcoin del lancio degli ETF spot a gennaio 2024 fu clamoroso, tanto da portarlo ai nuovi massimi storici sopra i 70.000$.
Invece Ethereum non è ancora riuscito nemmeno ad avvicinare i massimi storici del 2021, anche perchè stanno venendo a mancare quei capitali provenienti dai mercati tradizionali che gli ETF avrebbero dovuto attrarre, come è accaduto a Bitcoin.
Resta pertanto molto dubbia la possibilità che lo sbarco in borsa degli ETF sulle altcoin possa portare loro grossi benefici dal punto di vista del prezzo.
ADA (Cardano) attende la spinta dell’ETF di Grayscale
Grazie alla vittoria elettorale di Trump a novembre, il prezzo di ADA era schizzato in poche settimane da 0,3$ a 1,2$, ma la risalita si era fermata lì.
Già a fine dicembre il prezzo della criptovaluta nativa di Cardano era tornato sotto 1$, per poi rimbalzare sopra 1,1$ poco dopo la metà di gennaio.
A partire da fine gennaio ha iniziato un calo che sembra essere ancora in corso, e che lo ha riportato sotto gli 0,7$.
Sebbene il livello di prezzo attuale si ancora di molto superiore a quello di fine ottobre, è però inferiore a quello minimo di dicembre e di gennaio, tanto che è ipotizzabile si sia innescata una fase discendente ancora in corso.
Da notare che a marzo dell’anno scorso era salito sopra gli 0,7$, quindi il prezzo attuale è inferiore anche rispetto a quello di marzo 2024.