La Banca Centrale della Russia ha presentato una proposta innovativa per consentire a un gruppo ristretto di investitori qualificati di acquistare e vendere crypto come Bitcoin (BTC).
Questo regime sperimentale, che durerà tre anni, punta a migliorare la trasparenza del mercato delle criptovalute nel paese e a regolamentare gli investimenti digitali.
Summary
Russia: un nuovo quadro normativo per gli investitori crypto selezionati
Il 12 marzo, la Banca di Russia ha annunciato di aver inviato una proposta al governo per discutere la regolamentazione delle criptovalute.
Il nuovo programma permetterebbe solo agli investitori in possesso di almeno 1,1 milioni di dollari in titoli e depositi di partecipare al mercato delle valute digitali.
Parallelamente, l’istituzione ha proposto di introdurre pene e sanzioni per chi viola le regole imposte dal regime sperimentale.
Questo progetto rappresenta un importante passo avanti nella regolamentazione di un settore che, fino a oggi, ha incontrato resistenze da parte delle autorità russe.
Nonostante l’apertura agli investimenti, la Banca di Russia mantiene il divieto assoluto riguardo l’uso delle criptovalute come mezzo di pagamento all’interno del paese. Questo divieto è in vigore dal gennaio 2021, quando è stata approvata la legge sui “Beni Finanziari Digitali”.
Nel suo recente annuncio, la banca ha ribadito:
“La Banca di Russia non considera le criptovalute come un mezzo di pagamento. Pertanto, propone di vietare le transazioni tra residenti effettuate con criptovalute al di fuori del regime sperimentale, imponendo responsabilità per la violazione di tale divieto.”
Tuttavia, sebbene le criptovalute rimangano vietate per i pagamenti interni, la Russia ha mostrato disponibilità nell’utilizzarle per transazioni internazionali dal 2022.
Nel dicembre 2024, il ministro delle Finanze russo Anton Siluanov ha confermato che il paese sta attivamente sperimentando le criptovalute nel commercio estero, in linea con un regime legale sperimentale attivo da settembre dello stesso anno.
Gli obiettivi del nuovo regime sperimentale
La decisione della Banca di Russia di aprire un mercato regolamentato delle criptovalute per investitori selezionati si basa sulla necessità di aumentare la trasparenza del settore.
Secondo la banca centrale, questa misura porterebbe alla definizione di standard per i fornitori di servizi in criptovalute e potrebbe ampliare le possibilità di investimento per chi è disposto ad assumere un livello di rischio elevato.
La banca ha inoltre ribadito i rischi associati alle criptovalute:
“Le criptovalute private non sono emesse né garantite da alcuna giurisdizione. Si basano su algoritmi matematici e sono soggette a elevata volatilità. Gli investitori devono essere consapevoli dei rischi di perdite finanziarie.”
Il regime sperimentale introdurrà requisiti normativi rigidi per le istituzioni finanziarie che intendono investire in criptovalute. Questo potrebbe portare a una regolamentazione più strutturata per l’intero settore.
Un altro aspetto significativo della proposta riguarda l’eventuale autorizzazione di aziende qualificate a partecipare al programma sperimentale. La Banca di Russia ha dichiarato:
“Per le istituzioni finanziarie interessate a investire in criptovalute, verranno stabiliti regolamenti specifici, in funzione del livello e della natura dei rischi associati.”
Questa decisione potrebbe aprire la strada alla nascita di una “MicroStrategy russa”, ovvero di aziende pronte a investire massicciamente in Bitcoin, seguendo l’esempio della società fondata da Michael Saylor.
Dal 2020, diverse aziende globali, tra cui Tesla di Elon Musk, Metaplanet in Giappone e la fintech brasiliana Meliuz, hanno deciso di diversificare i propri investimenti acquistando Bitcoin.
Se la Russia seguisse questa tendenza, si potrebbe assistere a un aumento significativo del coinvolgimento delle aziende russe nel settore delle criptovalute.
Accesso a strumenti derivati per investitori qualificati
Oltre agli investimenti diretti in criptovalute, la Banca di Russia ha annunciato che gli investitori qualificati avranno la possibilità di investire anche in strumenti finanziari derivati. Questi includeranno titoli e altri strumenti digitali legati al valore degli asset crittografici.
Questa mossa potrebbe attrarre un numero crescente di investitori istituzionali, sia russi che stranieri, interessati a sfruttare il mercato delle criptovalute attraverso strumenti regolamentati e a basso rischio.
L’iniziativa della Banca di Russia di creare un regime sperimentale per gli investimenti in criptovalute rappresenta un significativo passo in avanti nella regolamentazione del settore.
Pur mantenendo il divieto per i pagamenti interni in criptovalute, la Russia sembra intenzionata a sviluppare un mercato regolamentato per investitori selezionati e istituzioni finanziarie.
Questa strategia potrebbe trasformare la Russia in un attore chiave nel panorama globale delle criptovalute, potenzialmente dando vita a una versione nazionale della MicroStrategy.
Tuttavia, il progetto comporta anche rischi e sfide, soprattutto per quanto riguarda la volatilità delle criptovalute e la necessità di una rigorosa regolamentazione.
Resta da vedere come il governo russo risponderà alla proposta della Banca Centrale e se questa iniziativa riuscirà a bilanciare il rischio con le opportunità offerte dal mercato cripto.