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Bitcoin 2025: come le tensioni geopolitiche hanno svelato la sua vera natura rispetto alle azioni

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Le tensioni geopolitiche continuano a influenzare i mercati globali, ma la loro eco è molto più forte nel mercato delle criptovalute. Il report pubblicato da Binance Research il 30 giugno 2025, basato su dati FRED e Nasdaq, offre una fotografia dettagliata su come Bitcoin e il Nasdaq-100 abbiano reagito ai recenti sviluppi in Medio Oriente. 

La conclusione è netta: Bitcoin si conferma un amplificatore di rischio e un asset ad alta beta, mentre il Nasdaq-100 ha dimostrato maggiore stabilità.

Contesto globale: la miccia accesa in Medio Oriente

Dopo un brillante recupero dei mercati tra aprile e maggio, giugno è stato segnato da un’escalation militare in Medio Oriente che ha alimentato un’ondata di sentiment risk-off. Gli investitori hanno ridotto l’esposizione agli asset più rischiosi, con un conseguente aumento dell’incertezza economica percepita. 

Fortunatamente, i colloqui di pace di Ginevra hanno portato a una tregua temporanea tra Stati Uniti e Cina, culminata in un accordo commerciale che ha ridotto tariffe e contromisure entro la fine del mese.

Questi sviluppi hanno sancito la fine dell’incertezza commerciale di breve termine, ma hanno messo in evidenza la diversa natura di due asset cruciali: Bitcoin e le azioni tecnologiche USA.

La prova dei numeri: Bitcoin contro Nasdaq-100

Il grafico del report utilizza il World Equity Market-related Economic Uncertainty Index (WLEMUINDXD) per misurare il clima di incertezza. I dati raccolti tra fine aprile e giugno raccontano una storia interessante:

Asset / IndiceReazione durante la crisi (12-23 giugno)Chiusura di giugno
Bitcoin (BTC)-11% (da ~$110.316 a ~$98.000)~$107.167
Nasdaq-100-1,3% (minimo intermedio)+5,5%
WLEMU IndexIn crescita, ma sotto i massimi di aprileIn calo dopo la tregua

Questi dati dimostrano che Bitcoin è molto più sensibile agli shock geopolitici rispetto agli indici azionari tradizionali, che tendono a reagire meno a crisi distanti e a recuperare più rapidamente.

Bitcoin: un amplificatore del rischio

Il mercato crypto ha amplificato le turbolenze globali. Due fattori chiave spiegano questo comportamento:

  • Base di investitori prevalentemente retail, più soggetta a panico e speculazione.
  • Elevata leva finanziaria sui derivati, che alimenta liquidazioni forzate.

Non a caso, il 22 giugno si è registrata la più grande ondata di liquidazioni su Bitcoin da febbraio 2025, per un valore superiore a 1,5 miliardi di dollari in sole 72 ore. Tuttavia, gli afflussi istituzionali nei fondi crypto hanno evidenziato la crescente biforcazione tra investitori di breve termine e quelli con orizzonte di lungo termine.

Nasdaq-100: resilienza e fiducia

Al contrario, le azioni tecnologiche USA hanno mostrato una notevole resilienza, grazie alla solidità della domanda interna e all’assenza di un impatto diretto delle tensioni mediorientali sui fondamentali economici. Il Nasdaq-100 è riuscito a chiudere giugno con un +5,5%, confermando la fiducia del mercato verso il comparto tech.

Crescita degli ETF crypto: istituzionali sempre più presenti

Nonostante la volatilità di breve termine, gli afflussi di capitale negli ETF crypto hanno continuato a crescere, segnale di fiducia sul lungo periodo. A giugno, gli ETF su Bitcoin hanno attratto flussi netti per 4,49 miliardi di dollari, mentre quelli su Ethereum hanno raccolto altri 1,16 miliardi di dollari.

Questa divergenza — trader retail focalizzati sul breve e investitori istituzionali concentrati sul lungo — sta ridefinendo il ruolo delle criptovalute nei portafogli diversificati.

3 insegnamenti chiave per gli investitori

  • Bitcoin è un asset speculativo e ad alta beta: perfetto per chi cerca rendimenti elevati e accetta forti oscillazioni, ma meno adatto a chi cerca stabilità.
  • Le azioni tech USA restano resilienti a crisi regionali, salvo escalation verso una crisi energetica globale.
  • Il lungo termine resta promettente per le crypto, grazie al sostegno istituzionale crescente.

Conclusione: Bitcoin tra volatilità e opportunità

L’analisi di Binance Research conferma che Bitcoin, pur essendo percepito come una riserva di valore nel lungo termine, rimane estremamente volatile nel breve, specie in risposta a shock geopolitici. Gli investitori dovrebbero quindi calibrare attentamente il proprio orizzonte temporale e la propensione al rischio, diversificando tra asset tradizionali e crypto.

L’interesse di Wall Street per Bitcoin ed Ethereum, dimostrato dai forti afflussi negli ETF, rafforza la narrativa delle criptovalute come una componente credibile di una strategia d’investimento moderna. Tuttavia, la gestione attiva del rischio rimane cruciale per navigare l’inevitabile volatilità di breve termine.

Francesco Antonio Russo
Francesco Antonio Russo
Imprenditore Web 3.0 da oltre 4 anni, esperto di Criptovalute ed Intelligenza Artificiale. Usa le sue competenze trasversali per una Gestione dei social funzionale ed al passo con i trend.
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