Oggi, il prezzo di BTC è tornato sopra i 122.000$, ovvero ad un passo dal massimo storico assoluto, registrato a metà luglio poco sopra i 123.000$.
Anche il prezzo di ETH è salito, superando i 4.300$ per la prima volta da novembre 2021.
Il massimo storico di ETH è di quasi 4.900$, pertanto è ancora sotto del 12%, ma visto che il livello di prezzo attuale è in assoluto quello maggiore del ciclo in corso, le probabilità anche anche ETH possa aggiornare il massimo storico stanno aumentando considerevolmente.
Summary
La risalita del prezzo di BTC
La cosa più significativa di questa recentissima risalita del prezzo di BTC è che sembra essere avvenuta senza un apparente motivo specifico.
Semplicemente nei giorni scorsi la pressione di vendita è scesa, ma non la pressione di acquisto, e questo prima ha fatto salire il prezzo, e poi la stessa risalita ha innescato un incremento della pressione di acquisto.
A dire il vero oggi è poi salita anche a pressione di vendita, a causa del fatto che con il prezzo vicino ai massimi storici molti prendono profitto vendendo, anche magari per il timore che si possa verificare un cosiddetto “doppio massimo”, dopo il quale il prezzo potrebbe scendere.
Occorre però evidenziare che la paura del doppio massimo quest’anno è già stata smentita per ben due volte, perchè si sono già verificate due occasioni di doppio massimo dopo le quali il prezzo è sì sceso, ma solo di poco e per breve tempo, prima di risalire e far registrare altri massimi.
Da notare che questa è una situazione abbastanza simile a quella che si verificò nel 2017, ovvero il primo anno in assoluto di Donald Trump alla Casa Bianca. Quell’anno alla fine si gonfiò una gigantesca bolla speculativa, che culminò con la quotazione in borsa dei primi future sul prezzo di Bitcoin a metà dicembre.
Quest’anno sul mercato di Bitcoin non c’è ancora traccia di una bolla speculativa, e fino a fine anno c’è ancora tempo affinché se ne gonfi una.
La bull run del prezzo di ETH
Fino ad un paio di giorni fa la risalita del prezzo di ETH procedeva in modo indipendente da quella di BTC.
Infatti il rapporto di prezzo tra BTC e ETH a fine luglio era di poco inferiore a 0,032 BTC per ETH, mentre sabato era risalito persino sopra quota 0,036 BTC.
Oggi, invece, è risceso a 0,035 BTC, cosa che rende evidente sia come la risalita di oggi sia guidata da Bitcoin, sia come Ethereum abbia smesso di muoversi in modo autonomo ed abbia ripreso a seguire Bitcoin.
Tutto ciò è reso ancora più evidente dall’altcoin season index di CMC, salito a 43 punti la settimana scorsa e ridisceso a 37 oggi.
In altre parole Bitcoin è tornato a dominare i mercati crypto dopo qualche settimane di breve dominio di Ethereum.
Gli ETF su BTC e ETH spot
Da notare che le borse USA non hanno ancora aperto pertanto gli ETF crypto spot non hanno avuto alcun ruolo nella risalita di oggi.
Hanno però giocato un ruolo importante nella risalita delle settimane scorse, soprattutto per quanto riguarda Ethereum.
Tranne che durante le sedute del primo e del 4 agosto, ormai è da luglio che tutte le altre sedute di borsa si chiudono con afflussi giornalieri netti significativi per gli ETF su ETH spot.
Anzi, la giornata di venerdì si è conclusa con il più alto afflusso netto giornaliero delle ultime settimane, anche se poi in seguito è stato BTC a guidare la risalita.
La cosa è curiosa, perchè venerdì gli afflussi netti giornalieri sugli ETF su BTC spot sono stati inferiori a quelli su ETH, e così anche il giorno precedente.
Forse a questo punto è possibile ipotizzare che nel corso del weekend si sia proprio concluso un mini-ciclo di netta crescita della dominanza di ETH, e che ora si sia tornati ad un classico periodo di netta dominanza di BTC.
Le previsioni dei mercati crypto
Fino a qui il quadro sembra clamorosamente fantastico.
Tuttavia l’aumento della pressione di vendita a causa delle prese di profitto potrebbe anche finire per innescare una correzione.
Il fatto è che la pressione di acquisto è aumentata, mentre quella di vendita rimaneva bassissima, e ciò ha fatto risalire il prezzo, ma non è detto che la pressione di acquisto ora non possa ridiscendere.
Quello che è sicuro è che la pressione di vendita è risalita, e questo significa che se anche la pressione di acquisto non risale il prezzo dovrebbe finire per scendere.
A dire il vero non è nemmeno detto che la pressione di vendita non discenda, ma su livelli di prezzo così alti appare abbastanza plausibile che le prese di profitto possano continuare.
Oltretutto agosto spesso è un mese con volumi molto limitati, e questo potrebbe significare un limite alla crescita della pressione di acquisto. Pertanto è possibile immaginare che a questo punto prima o poi ci sia un calo di quest’ultima, e con una pressione di vendita che è aumentata la conseguenza dovrebbe essere una correzione del prezzo, sul breve termine.