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Previsioni su Bitcoin: attenzione ad oggi

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Molte previsioni sull’andamento futuro del prezzo di Bitcoin sono ancora bullish, ma sul breve termine occorre fare attenzione in particolare a ciò che potrebbe accadere oggi. 

Infatti verranno resi noti i dati dell’inflazione negli USA relativi al mese di luglio, e ciò potrebbe causare volatilità sui mercati finanziari. 

Il problema è che vi sono segnali che indicano che il prezzo di Bitcoin potrebbe reagire male a questa volatilità oggi. 

Il dato sull’inflazione

Attualmente i mercati stanno scommettendo su un prossimo taglio dei tassi di interesse della Fed a settembre, dato per probabile a più dell’80%. 

Gli analisti assegnano una probabilità dell’84,4% ad un taglio dei tassi di interesse di 25 bps durante il prossimo incontro Fed. Fonte: CME Group | Fed Watch

Un eventuale taglio farebbe ridurre il rendimento dei titoli di Stato americani, inducendo pertanto alcuni attuali ossessori di Treasury a venderli. Tale vendita, qualora ci fosse, in teoria dovrebbe indebolire il dollaro, e dato che l’andamento del prezzo di Bitcoin tende ad essere inversamente correlato al Dollar Index sul medio periodo, un eventuale indebolimento del dollaro potrebbe far salire Bitcoin

Tuttavia manca ancora più di un mese alla prossima decisione della Fed sui tassi. 

Nel frattempo oggi verranno resi noti i dati aggiornati sull’inflazione negli USA nel mese di luglio. 

Il fatto è che, qualora l’inflazione risultasse elevata, le probabilità di un taglio dei tassi della Fed a settembre si ridurrebbero, e con questo anche le probabilità di un calo del Dollar Index. 

Per quanto riguarda la politica monetaria della banca centrale statunitense, il dato che conta di più è quello dell’inflazione core (senza energia e alimentari). 

Attualmente il consenso è per un incremento dell’inflazione core dal 2,9% al 3%, in particolare a causa dei dazi di Trump

Da notare che i dazi di Trump solo a luglio hanno leggermente iniziato ad avere un impatto negativo sui prezzi, facendoli aumentare, e che questa dinamica all’attuale velocità potrebbe andare avanti per mesi. 

L’obiettivo della Fed è quello di riportare l’inflazione al 2%, quindi con un’inflazione core che sale al 3% in teoria non dovrebbero tagliare i tassi. 

Si prevede però lo stesso che lo faranno sia perché sono troppo alti, sia soprattutto perché la Fed ha anche un’altro obiettivo primario, quello della piena occupazione, ed il mercato del lavoro USA sta dando piccoli segnali di difficoltà, probabilmente sempre a causa dei dazi di Trump.

La reazione del prezzo di Bitcoin

Se il dato pubblicato oggi, relativo all’inflazione core, dovesse essere proprio del 3% allora molto probabilmente la reazione dei mercati sarebbe minima. 

Se invece dovesse essere già solo 2,9% o 3,1% la reazione potrebbe anche essere importante. 

In particolare, qualora l’inflazione core annua negli USA a luglio dovesse essere rimasta al 2,9%, la reazione dei mercati potrebbe anche essere molto positiva, perché aumenterebbero le probabilità di ulteriori tagli della Fed anche a ottobre e dicembre.

Se invece l’inflazione core annua a luglio dovesse risultare salita al 3,1%, la reazione sarebbe decisamente negativa, perché potrebbero diminuire di molto le probabilità di un taglio già a settembre. 

Va ricordato che i mercati stanno già prezzando questo ipotetico taglio, quindi se le probabilità crollassero dovrebbero allinearsi nel più breve tempo possibile. 

Le previsioni a medio termine sul prezzo di Bitcoin (BTC)

Tutto ciò però vale solo sul breve periodo. 

A medio termine infatti cambia tutto. 

Il punto è che a partire da luglio l’andamento del prezzo di Bitcoin ha iniziato ad assomigliare molto, in proporzione, a quello di fine 2017. 

In particolare, rispetto all’andamento del Dollar Index, la candela mensile del prezzo di Bitcoin di luglio 2025 assomiglia davvero molto a quella di agosto 2017, e quella attuale ed incompleta di agosto di quest’anno assomiglia ancora a quella di settembre 2017. 

All’epoca, dopo un settembre solo relativamente difficile, ci furono poi tre mesi pazzeschi, con la seconda maggior bolla speculativa di sempre gonfiatasi sul prezzo di BTC, grazie alla quale salì da meno di 4.000$ a quasi 20.000$, per poi ridiscendere a circa 6.000$. 

Sebbene non sia assolutamente detto che la storia debba ripetersi a tutti i costi, sono ancora in molti gli analisti che vedono il prezzo di Bitcoin salire a 150.000$ entro la fine dell’anno.

La previsione di Peter Thiel su Bitcoin

Secondo il co-fondatore di PayPal, Peter Thiel, il boom di Bitcoin è simile al boom di Internet della fine degli anni ’90 del secolo scorso. 

Thiel però sostiene anche che Bitcoin sia ancora sottovalutato, proprio come lo era Internet agli inizi degli anni 2000.

Se si paragona l’attuale valore complessivo delle varie attività su Internet, e quello che avevano complessivamente le attività su Internet 25 anni fa, il divario risulta essere immenso. All’epoca, tanto per intenderci, c’erano già Amazon e Google, ma non c’erano ancora né Facebook, né Twitter (ora X). 

Inoltre, Google non era ancora quotata in borsa, e le azioni Amazon, nonostante la famigerata bolla delle dot-com, in borsa avevano un valore di quaranta volte inferiore a quello attuale. 

Questa visione è, in parte, condivisa da molti esperti di innovazione, ma di fatto riguarda solo il lungo o lunghissimo periodo. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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