Oggi, il prezzo di Bitcoin è leggermente sceso.
Lunedì aveva fatto registrare il nuovo massimo storico sopra i 126.000$, ma già martedì era poi sceso sotto i 121.000$.
Ieri c’è stato un timido tentativo di rimbalzo, con risalita fino a 124.000$, ma a quel punto è iniziata una nuova discesa.
Summary
La discesa di oggi del prezzo di Bitcoin
Oggi a dire il vero la discesa si è fermata poco sotto i 122.000$, per ora, ovvero un livello più alto rispetto a quella di lunedì.
Il fatto è che il vero tentativo di correzione post-massimi è stato quello di lunedì, che però è terminato con un rimbalzo.
Va sottolineato che i 124.000$ toccati ieri risultano comunque ancora decisamente vicini agli oltre 126.000$ di lunedì, pertanto non è nemmeno possibile chiamare questo movimento una vera e propria “correzione”.
Anche perché sabato il picco minimo giornaliero si era toccato poco sotto i 122.000$, ovvero esattamente come oggi.
In altre parole, se al posto di prendere come riferimento il picco massimo di lunedì si prende come riferimento il punto da cui è partita questa ultima risalita, il risultato è che il prezzo di BTC sembra essere entrato in una piccola fase di lateralizzazione.
Il calo di oggi pertanto va considerato come un banale piccolo calo fisiologico dovuto al fatto che in questi giorni sta oscillando sopra i 122.000$, tranne qualche piccola eccezione.
La lateralizzazione
Il punto è che da domenica 28 settembre è iniziata una bull run che si è conclusa solamente lunedì 6 ottobre.
A dire il vero inizialmente non si trattava di una vera e propria bull run, ma solo di un rimbalzo dopo il calo della seconda metà di settembre da circa 118.000$ a meno di 109.000$.
Quel calo era decisamente ingiustificato, tanto che appena è terminato è subito iniziato un rimbalzo. Tale rimbalzo prima lo ha riportato sopra i 114.000$ il 30 settembre, e poi a partire dal primo ottobre è continuato con una vera e propria bull run.
La bullrun si è fermata lunedì, ma non è stata seguita da una vera e propria correzione.
In altri termini, fino a venerdì 3 ottobre c’è stata la vera salita fisiologica, mentre a partire da sabato 4 è iniziata una fase di lateralizzazione alta caratterizzata da una buona dose di volatilità.
Tale lateralizzazione, che per ora è ancora molto breve, è iniziata per l’appunto attorno a quota 122.000$, che è anche più o meno il livello di prezzo attuale.
Domenica 5 c’è stato un primo picco sopra i 125.000$, subito seguito però da un calo sotto i 123.000$, e lunedì semplicemente c’è stato un secondo picco superiore persino a 126.000$, quasi subito seguito da un altro calo. Questo secondo calo, verificatosi martedì, in realtà è stato eccessivo, dato che si è spinto persino sotto i 121.000$, ed infatti ieri c’è stato il rimbalzo che ha riportato il prezzo sopra i 122.000$.
Attualmente quindi la linea attorno alla quale sta oscillando il prezzo di Bitcoin sembra essere posizionata attorno ai 122.500$. Fintantoché continua ad oscillare attorno a questa linea la situazione va ritenuta assolutamente normale, in questa fase.
La bolla
Occorre tuttavia lo stesso prestare attenzione ad un aspetto che potrebbe rivelarsi particolarmente importante nelle prossime settimane.
In genere l’andamento del prezzo di Bitcoin sul medio periodo tende ad essere inversamente correlato a quello del Dollar Index.
Invece proprio a partire dal primo di ottobre, e sicuramente non a caso, tale correlazione inversa si è interrotta, dato che nei giorni successivi il prezzo di Bitcoin è salito con anche il Dollar Index che saliva.
Anomalie tali non sono affatto rare, per quanto riguarda l’andamento storico del prezzo di BTC, ma tendono a non durare molto. Nel giro infatti di qualche settimana, o qualche mese, rientrano.
Questo può voler dire due cose.
La prima è che entro fine anno, o al massimo entro i primi mesi del 2026, la decorrelazione temporanea di BTC con DXY in teoria dovrebbe terminare, tornando così a far sì che l’andamento del prezzo di Bitcoin sia inversamente correlato a quello del Dollar Index.
La seconda è che, fintantoché questa decorrelazione sarà in atto, il prezzo di Bitcoin è come se fosse libero di muoversi come vuole.
In passato in casi come questi la bull run è proseguita per diversi giorni, o anche per diverse settimane, prima che la decorrelazione terminasse, pertanto è possibile che si stia gonfiando una vera e propria bolla speculativa sul prezzo di BTC.
Per ora si tratta ancora di una mini-mini-bolla, ma già entro fine mese potrebbe evolvere in una vera e propria mini-bolla, magari simile a quella di fine 2024. Non è però nemmeno da escludere che a novembre possa trasformarsi in una bolla speculativa a tutti gli effetti, come quella di fine 2021, o che addirittura possa persino trasformarsi in una mega-bolla speculativa, come a dicembre 2017.
Va comunque ricordato che in passato nessuna bolla speculativa gonfiata sul prezzo di Bitcoin, per quanto grande, ha poi portato ad una sua implosione una volta esplosa.
Le bolle speculative infatti sono sempre e comunque destinate a scoppiare, anche se è impossibile prevedere quanto e su quali livelli.
Nel caso di Bitcoin, sia durante lo scoppio del 2014 che durante quello del 2018 il prezzo crollò dell’85% dai precedenti massimi storici, ma poi si è sempre risollevato alla grande riandando a far registrare nuovi massimi storici un paio di anni dopo.