HomeCriptovaluteCrypto: che effetto avrà il taglio dei tassi della Fed?

Crypto: che effetto avrà il taglio dei tassi della Fed?

Oggi, è previsto che la Fed tagli i tassi di interesse di 25 punti base. Il taglio è ritenuto talmente probabile che è già stato completamente prezzato dai mercati, compresi quelli crypto. 

Tuttavia non è assolutamente detto che la reazione sarà nulla, dopo l’annuncio, perchè c’è anche dell’altro. 

Il taglio dei tassi della Fed

Oltre allo scontato annuncio del taglio dei tassi, la Fed pubblicherà anche un comunicato stampa. Inoltre, a seguire, si terrà la solita conferenza stampa del presidente Powell. 

Ciò che ancora non è prezzato dai mercati sono gli eventuali ulteriori tagli dei tassi nei prossimi mesi. 

A dire il vero per quanto riguarda la prossima decisione, attesa per il 10 dicembre, i mercati stanno scommettendo sul fatto che vi siano più dell’80% di probabilità che venga effettuato un altro taglio da 25 punti base. 

Invece per quanto riguarda il 2026 regna ancora l’incertezza. 

Il punto è che sia il comunicato stampa della Fed che verrà pubblicato poco dopo l’annuncio della decisione di oggi, sia soprattutto le parole di Powell in conferenza stampa, potrebbero cambiare anche di molto le probabilità future. 

In questo momento sul FedWatch del CME vengono date solamente il 43% di probabilità anche a gennaio la Fed tagli i tassi di 25 punti base, con il 49% di probabilità invece che non tagli. 

Inoltre, dando quasi per scontato che da qui fino a fine anno vi saranno in tutto ancora due tagli da 25 punti, compreso quello di oggi, nel corso del 2026 vengono date solamente il 28% di probabilità che vi siano altri due tagli da 25, con il 27% che invece i tagli saranno tre. 

La reazione dei mercati crypto

I mercati crypto, così come quelli tradizionali, probabilmente non reagiranno al taglio dei tassi da 25 punti base di oggi, sempre ammesso che avvenga. 

Però potrebbero reagire, anche immediatamente, al comunicato stampa che pubblicherà la Fed poco dopo, oltre che alle parole di Powell.

Sono in particolare due le cose che potrebbero cambiare e che potrebbero far reagire i mercati. 

La prima è la probabilità di un ulteriore taglio di 25 punti a dicembre. 

Infatti attualmente viene dato all’85% di probabilità, ma se ad esempio i mercati dovessero scommettere su un innalzamento al 90% potrebbero reagire bene. Al contrario se le probabilità dovessero scendere all’80%, o più in basso, dovrebbero reagire male. 

La seconda cosa sono le probabilità di un ulteriore altro taglio a gennaio. 

In questo caso però la reazione potrebbe essere maggiore, perchè la stima attuale del 43% è bassa, ed anzi è in vantaggio l’ipotesi che i tassi a gennaio non verranno tagliati. 

Qualora oggi i mercati dovessero scommettere con probabilità molto maggiori di un ulteriore taglio a gennaio in teoria dovrebbero reagire molto bene, anche se più si va in avanti con le previsioni meno queste diventano precise. 

A dire il vero potrebbero reagire bene anche se dovessero aumentare le probabilità di avere tre tagli complessivi, al posto che due, nel corso del 2026, ma in questo caso si tratta di previsioni davvero troppo in là con il tempo. 

La concorrenza

Stavolta però c’è un problema in più. 

Infatti da qualche giorno a questa parte sembra essersi gonfiata una mini-bolla speculativa sull’azionario che, a partire soprattutto da ieri, sta drenando liquidità del mercato crypto. 

Questo complica le cose, perché se oggi i mercati dovessero reagire bene molto probabilmente sarebbe soprattutto l’azionario a trarne il maggiore giovamento. 

Non è pertanto da escludere che se oggi dovesse continuare a gonfiarsi la mini-bolla sull’azionario potrebbe venir drenata dai mercati crypto altra liquidità, dopo quella già uscita ieri. 

Occorre però sottolineare come le mini-bolle prima o poi siano inevitabilmente destinate a scoppiare, tanto che già oggi, o comunque entro la fine di questa settimana, il breve rally momentaneo dell’azionario potrebbe temporaneamente arrestarsi. In tal caso la liquidità drenata dai mercati crypto potrebbe anche tornare indietro. 

Il ruolo del dollaro

Rimane però un’ultima incognita: il Dollar Index (DXY)

Infatti, affinché possa iniziare una nuova vera e propria bull run crypto occorrerebbe che il Dollar Index scendesse in modo significativo. 

Il problema però è che, se lo facesse oggi, potrebbe finire per alimentare ulteriormente il rally dell’azionario, e non quello del mercato crypto

Va detto che in genere una riduzione dei tassi di interesse fa scendere anche il Dollar Index, perché innesca un lento ma inesorabile aumento della liquidità in circolazione che finisce per svalutare leggermente la moneta. 

Il Dollar Index è già sceso molto da inizio anno, tanto che non è distante dalla linea inferiore del canale ascendente che dura ormai da 18 anni. Pertanto in realtà non ci sarebbe da attendersi una forte discesa sul breve periodo, che però a medio termine alla fine potrebbe verificarsi. 

Pertanto anche qualora oggi i mercati crypto non dovessero reagire benissimo, in realtà c’è ancora tempo affinché prima di fine anno lo possano fare. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
RELATED ARTICLES

Stay updated on all the news about cryptocurrencies and the entire world of blockchain.

maxc

LATEST