L’ETF IBIT di BlackRock è finito sotto i riflettori dopo che un importante veicolo d’investimento di Abu Dhabi ha triplicato la propria esposizione nel terzo trimestre 2024.
Summary
Perché Al Warda Investments ha rafforzato la posizione sugli ETF IBIT?
Al Warda Investments, veicolo d’investimento controllato dall’Abu Dhabi Investment Council, ha più che triplicato le proprie quote del iShares Bitcoin Trust ETF (IBIT) nel terzo trimestre. L’operazione è avvenuta mentre il prezzo di Bitcoin si avvicinava al massimo storico toccato in ottobre.
L’aumento della partecipazione è stato pari al +230%, portando il totale a poco meno di 8 milioni di azioni, per un valore dichiarato di 517,6 milioni di dollari. Il dato emerge da un filing depositato presso la U.S. Securities and Exchange Commission, che offre uno sguardo raro sulla strategia digitale del gruppo emiratino.
Qual è il ruolo di Abu Dhabi Investment Council e Mubadala?
L’Abu Dhabi Investment Council è una controllata di Mubadala Investment Co., uno dei principali fondi sovrani dell’emirato. Tradizionalmente il Consiglio si concentra su strategie di mercato privato, tra cui buyout, infrastrutture e real estate, con un’esposizione pubblica meno visibile.
Inoltre, la scelta di incrementare in modo così marcato l’investimento in un prodotto quotato su Bitcoin indica una maggiore apertura verso gli asset digitali. Rispetto al passato, l’attenzione non è più limitata ad asset illiquidi, ma si estende a strumenti regolamentati accessibili sui mercati statunitensi.
Come Abu Dhabi vede Bitcoin nel lungo periodo?
Un portavoce dell’Abu Dhabi Investment Council ha spiegato a Bloomberg che l’ente considera Bitcoin una riserva di valore simile all’oro. In un mondo sempre più digitale, secondo ADIC, la principale criptovaluta è destinata a svolgere un ruolo crescente accanto al metallo giallo.
Entrambi gli asset, ha aggiunto il portavoce, contribuiscono a diversificare il portafoglio complessivo. Per questo motivo l’intenzione è di mantenerli sia nella strategia di breve periodo sia in quella di lungo termine, senza trattarli come un semplice trade tattico.
Come si inserisce l’operazione nel contesto istituzionale globale?
La mossa di Abu Dhabi è arrivata poco prima che Bitcoin toccasse un nuovo massimo vicino a 126.000 dollari a inizio ottobre, per poi scivolare sotto 90.000 dollari a novembre. Tuttavia, il rafforzamento della posizione conferma una tendenza di lungo corso tra gli investitori istituzionali.
Nel complesso, l’interesse crescente emerge anche dal recente annuncio del fondo di dotazione di Harvard. L’endowment ha infatti comunicato una posizione da 443 milioni di dollari nello stesso ETF, pari a circa il 20% delle sue partecipazioni azionarie pubbliche quotate negli Stati Uniti.
Che impatto ha avuto il ribasso di Bitcoin sugli ETF?
La discesa di circa il 30% del prezzo di Bitcoin dal picco ha ridimensionato l’entusiasmo verso gli exchange-traded fund, incluso IBIT. Il 18 novembre l’ETF ha registrato il maggior deflusso giornaliero dalla sua quotazione avvenuta nel gennaio 2024, segnalando prese di profitto e maggiore prudenza.
Detto ciò, nella giornata di mercoledì successiva alla fase di deflussi, il prodotto ha segnato il primo saldo netto positivo sui flussi dal 11 novembre. Questo indica che, nonostante la correzione del sottostante, una parte del mercato continua a utilizzare strumenti come l’ETF su Bitcoin per rientrare gradualmente in posizione.
Quali segnali per il futuro dell’ETF IBIT?
Nel complesso, l’aumento della quota detenuta da Al Warda e la rilevante esposizione di Harvard suggeriscono che gli investitori istituzionali vedono ancora nei veicoli regolamentati su criptovalute uno strumento strategico. Inoltre, la scelta di considerare Bitcoin alla stregua dell’oro rafforza la narrativa della criptovaluta come riserva di valore nel portafoglio globale.
Pur in presenza di volatilità e deflussi episodici, il comportamento dei grandi player indica che questo strumento continuerà a svolgere un ruolo centrale nell’accesso istituzionale agli asset digitali, con una prospettiva che guarda oltre le semplici oscillazioni di breve periodo.

