Nel Regno Unito entra in vigore una legge che definisce in modo esplicito la proprietà delle criptovalute, offrendo un quadro giuridico più chiaro per investitori e utenti.
Summary
Il Property (Digital Assets etc) Bill diventa legge
Il Property (Digital Assets etc) Bill ha ottenuto il royal assent, completando l’iter parlamentare britannico. Lo ha annunciato il 3 dicembre il Lord Speaker John McFall alla House of Lords, confermando che re Carlo ha dato l’approvazione formale al testo.
Con questa norma, il Parlamento del Regno Unito stabilisce in via esplicita che le leggi sulla proprietà si applicano anche alle criptovalute e ad altri beni digitali. Inoltre, la misura viene presentata come uno strumento per offrire al settore “una base giuridica molto più chiara”.
Dal common law alla codificazione per gli asset digitali
Finora, nel sistema di common law britannico, erano state soprattutto le decisioni dei giudici a riconoscere gli asset digitali come beni di proprietà. Tuttavia, tali principi derivavano da sentenze caso per caso, senza un quadro normativo organico.
Il disegno di legge recepisce una raccomandazione della Law Commission of England and Wales del 2024, che suggeriva di qualificare le criptovalute come una nuova forma di proprietà personale. L’obiettivo è offrire maggiore chiarezza giuridica, soprattutto in caso di controversie.
L’associazione CryptoUK ha ricordato che “i tribunali del Regno Unito hanno già trattato gli asset digitali come proprietà”, ma sempre tramite pronunce puntuali. Ora, il Parlamento ha “scritto questo principio nella legge”, superando l’approccio solo giurisprudenziale.
La reazione del settore e l’impatto su Bitcoin
La normativa è stata accolta positivamente dagli operatori. Freddie New, responsabile policy del gruppo di advocacy Bitcoin Policy UK, ha definito su X l’entrata in vigore della legge “un enorme passo avanti per Bitcoin nel Regno Unito e per chiunque lo detenga e lo utilizzi”.
Secondo gli attori del settore, la nuova cornice normativa rafforza lo status giuridico degli asset digitali e contribuisce a ridurre l’incertezza regolamentare. Inoltre, si prevede un impatto diretto sulla tutela dei diritti di proprietà degli investitori.
In questo contesto, la proprietà delle criptovalute viene ora espressamente ricondotta alle categorie tradizionali del diritto civile britannico, pur mantenendo caratteristiche specifiche legate alla loro natura digitale.
Beni digitali come nuova forma di proprietà personale
CryptoUK ha sottolineato che la legge conferma come le “cose” digitali o elettroniche possano essere oggetto di diritti di proprietà personale. Si tratta di un passaggio chiave per l’inquadramento giuridico degli asset digitali.
Nel sistema inglese, la proprietà personale è classificata in due categorie: la “thing in possession”, cioè il bene materiale come un’automobile, e la “thing in action”, bene immateriale come il diritto di far valere un contratto.
Il nuovo testo chiarisce che un elemento “digitale o elettronico” non è escluso dalla sfera dei diritti di proprietà solo perché non rientra perfettamente in una di queste due categorie tradizionali. Inoltre, la Law Commission aveva già osservato che gli asset digitali possono presentare tratti di entrambe.
Chiarezza giuridica, recupero e insolvenze
Nella sua analisi, CryptoUK evidenzia che la legge offre “maggiore chiarezza e protezione per consumatori e investitori”, garantendo agli utenti di asset digitali un livello di certezza simile a quello previsto per altre forme di proprietà.
La normativa precisa che gli asset digitali possono essere chiaramente posseduti, recuperati in caso di furto o frode e inclusi nelle procedure di insolvenza e nelle successioni. Questo punto è considerato cruciale per la gestione delle crisi e dei fallimenti nel settore.
Secondo il gruppo di advocacy, il Regno Unito dispone ora di una base legale chiara per la titolarità e il trasferimento di criptovalute. Inoltre, il Paese sarebbe meglio posizionato per sostenere la crescita di nuovi prodotti finanziari e di mercati digitali più sicuri.
Effetti sul mercato e crescita dei prodotti tokenizzati
CryptoUK mette in evidenza come la nuova norma possa agevolare lo sviluppo di strumenti legati ad asset del mondo reale rappresentati su blockchain, rafforzando la fiducia degli investitori istituzionali e retail. Ciò potrebbe includere anche soluzioni avanzate per la gestione dei diritti su asset digitali complessi.
Il rafforzamento del quadro giuridico è visto dagli operatori come un fattore competitivo rispetto ad altre giurisdizioni europee e internazionali. Tuttavia, l’effettivo impatto sulla crescita del settore dipenderà anche dall’implementazione delle ulteriori norme di vigilanza.
Adozione retail e quadro regolatorio nel Regno Unito
Secondo i dati diffusi dall’autorità finanziaria britannica alla fine dello scorso anno, circa il 12% degli adulti nel Regno Unito possiede criptovalute. Si tratta di un aumento rispetto al 10% rilevato nelle precedenti indagini, segnale di una progressiva diffusione degli asset digitali presso il pubblico retail.
Ad aprile, il governo ha inoltre presentato i piani per un regime regolatorio dedicato, che dovrebbe sottoporre le imprese crypto a regole simili a quelle previste per le altre società finanziarie. L’intento dichiarato è favorire la crescita del settore mantenendo un elevato livello di protezione per i consumatori.
Nel complesso, il nuovo intervento legislativo sui beni digitali si inserisce in una strategia più ampia con cui Londra punta a consolidarsi come hub globale per i servizi legati alle criptovalute e alla finanza digitale.

