Nella parte finale dell’anno, il quadro per le azioni Saipem mostra segnali di miglioramento tra rimbalzo dei corsi, dividendo elevato e prime ricadute dell’intelligenza artificiale.
Summary
Contesto di mercato e performance a un anno
Il crollo di aprile aveva interrotto il recupero di Saipem, aprendo un ampio canale laterale con forte volatilità che ha impedito la chiusura completa del gap ribassista. Su base annuale, il rendimento resta negativo a circa -3%, nonostante una politica di dividendi considerata interessante.
Le notizie di settore rimangono favorevoli e il gruppo, attivo nelle infrastrutture e nelle installazioni energetiche, continua ad aggiudicarsi contratti rilevanti a livello globale. Tuttavia, la quotazione in Borsa si è mossa per mesi in modo sostanzialmente stabile, salvo l’ultimo periodo, quando un incremento degli acquisti ha coinciso con un rialzo dei prezzi.
Fondamentali: utili convincenti ma ricavi stagnanti
Lo scorso venerdì Banca Akros ha accolto positivamente i solidi conti trimestrali del gruppo e ha rivisto al rialzo le stime per il 2025, sottolineando il progetto di fusione con Subsea7. Il nuovo gruppo, attivo nei servizi offshore per il settore energetico, punta a diventare un leader globale nella seconda metà del 2026.
Detto ciò, se da un lato gli indicatori di redditività appaiono in miglioramento, dall’altro i ricavi hanno deluso in parte le attese. La sostanziale stagnazione della parte alta del conto economico non è stata accolta con entusiasmo dal mercato nella fase immediatamente successiva alla pubblicazione dei numeri.
Nel corso della settimana, però, i corsi hanno recuperato terreno, suggerendo un possibile finale d’anno più costruttivo. In questo contesto, il focus degli investitori resta sulla sostenibilità dei margini e sull’integrazione industriale con il partner offshore.
Innovazione e intelligenza artificiale per la sicurezza
Parallelamente agli sviluppi finanziari, Saipem sta accelerando sull’uso dell’intelligenza artificiale nei propri cantieri. L’obiettivo è ridurre gli infortuni, attraverso un progetto di innovazione tecnologica dedicato alla prevenzione degli incidenti in sito e al monitoraggio delle condizioni operative.
Tra le novità più significative figura LiSa Hyper Harness, un’imbracatura intelligente concepita per controllare il corretto utilizzo dei sistemi di aggancio durante i lavori in quota. In caso di errato fissaggio, il dispositivo genera un allarme immediato, aumentando il livello di sicurezza per le squadre sul campo.
Analisi tecnica: rimbalzo verso la parte alta del canale
Dal punto di vista grafico, non si è verificata la temuta rottura del supporto in area 2,20 euro. Al contrario, il titolo ha reagito al ribasso con un rimbalzo, riportando i prezzi in una zona più neutrale del canale laterale definito dopo il crollo di aprile.
Inoltre, le medie mobili, i volumi su livelli in linea con le medie storiche e uno stocastico in area neutrale non favoriscono al momento l’apertura di nuove posizioni ribassiste. Tuttavia il quadro resta fragile: una eventuale violazione del supporto chiave potrebbe riattivare pressioni di vendita e riaprire scenari negativi.
Nelle ultime settimane la situazione tecnica è comunque migliorata. Dopo aver disegnato i minimi del canale in area 2,20 euro, il rapido recupero fino a 2,42 euro indica un possibile movimento di ritorno verso la fascia alta del trading range, collocata intorno a 2,60 euro.
Un ritorno dei prezzi su questi livelli consentirebbe almeno di chiudere il gap negativo di aprile e rafforzerebbe la struttura rialzista di breve periodo. I volumi in acquisto superiori alla media e un indicatore stocastico in zona di ipercomprato confermano per ora la forza del movimento long.
Livelli chiave della settimana
Nel quadro di breve termine, l’attenzione degli operatori si concentra su alcuni livelli tecnici rilevanti. La principale resistenza si colloca in area 2,60 euro, che rappresenta anche la parte alta del canale e il primo obiettivo del rimbalzo in atto.
Il supporto primario di periodo è posto attorno a 2,35 euro, considerato il primo livello difensivo importante in caso di prese di profitto. In questo contesto le previsioni su base settimanale individuano un potenziale target al rialzo in zona 2,60 euro, mentre il rischio di flessione appare concentrato verso 2,35 euro.
Dati di Borsa, dividendi e rendimento
Guardando alla componente reddituale per l’azionista, il rendimento su dodici mesi risulta pari a -3,31%, riflesso di un percorso di recupero solo parziale dopo il sell-off primaverile. Il prezzo corrente si attesta intorno a 2,42 euro, in linea con le recenti chiusure di seduta.
Il gruppo distribuisce un dividendo trimestrale di 0,04 euro per azione, che corrisponde a un dividend yield complessivo di circa 7,02%. La qualità del dividendo viene valutata con un punteggio massimo di 5/5, elemento che contribuisce a rendere il titolo interessante per gli investitori orientati al flusso cedolare.
Valutazione complessiva e prospettive
Nel complesso, il 2025 si è rivelato un esercizio impegnativo per le azioni Saipem, condizionato dal gap di aprile e da una dinamica dei ricavi poco brillante. Ciononostante, la solidità dei fondamentali, l’elevato rendimento da dividendo e il potenziale industriale della fusione con Subsea7 offrono elementi di supporto al quadro di medio periodo.
Detto ciò, la traiettoria futura dipenderà in larga misura dalla capacità di trasformare i nuovi contratti in crescita dei ricavi e dei margini, oltre che dalla tenuta dei livelli tecnici chiave individuati dagli analisti. L’accelerazione sui progetti di intelligenza artificiale in ambito sicurezza rappresenta infine un ulteriore fattore strategico nella competizione internazionale del settore energy services.
