Nel piano presentato da Stani Kulechov, la roadmap di Aave per il 2026 mette al centro l’upgrade V4, il mercato Horizon sugli asset reali e l’espansione dell’app mobile.
Summary
La roadmap di Aave per il 2026
Il fondatore e CEO di Aave Stani Kulechov ha illustrato la roadmap di crescita del protocollo decentralizzato per il 2026, definendola un vero “2026 Master Plan”. L’annuncio è arrivato il 17 dicembre 2025 su X, a poche ore dalla chiusura formale dell’indagine della SEC statunitense sulla piattaforma.
Nel 2025 il protocollo ha registrato un anno record, con afflussi netti di capitale senza precedenti e attività degli utenti per valori nell’ordine dei miliardi di dollari. Tuttavia, Kulechov sostiene che la fase successiva sarà orientata soprattutto all’innovazione, alle integrazioni più profonde e alla scalabilità su nuovi segmenti di mercato.
Detto ciò, la strategia per il prossimo anno ruoterà intorno a tre pilastri principali: Aave V4, Horizon e la nuova Aave App. Questi elementi dovranno lavorare in sinergia per aumentare depositi, ampliare i mercati su asset del mondo reale e favorire un’adozione più ampia della finanza decentralizzata.
Aave V4: architettura modulare e liquidità cross-chain
Il primo asse del piano riguarda Aave V4, il prossimo grande aggiornamento del protocollo di lending. L’upgrade introdurrà capacità di liquidità cross-chain, un’architettura modulare e un livello più profondo di personalizzazione per i mercati di prestito.
Aave Labs, il team di sviluppo alla base del progetto, aveva già pubblicato a settembre una roadmap di lancio per V4. Inoltre, sono state dettagliate le fasi finali di test e revisione, inclusa la Cross-Chain Liquidity Layer che si basa sulla precedente iterazione del protocollo.
Secondo Kulechov, la nuova architettura sostituirà i pool di liquidità frammentati con “Hubs” di capitale su ciascuna rete. Su questi Hubs potranno essere costruiti “Spokes” specializzati, in grado di offrire mercati di prestito su misura per qualsiasi tipo di asset digitale o tokenizzato.
In questo modo, Aave potrà teoricamente gestire migliaia di miliardi di dollari in asset, posizionandosi come infrastruttura di riferimento per istituzioni, fintech e grandi imprese. Inoltre, sono previste nuove interfacce cross-chain e un’esperienza per sviluppatori rivista, pensata per rendere più semplice il lancio di prodotti basati sul protocollo.
Nel complesso, il piano strategico Aave 2026 punta a fare del protocollo un hub per nuovi mercati, nuovi asset e integrazioni che, secondo il CEO, “non sono mai esistiti prima nella DeFi“.
Horizon: il mercato per asset reali tokenizzati
Il secondo pilastro è Horizon, un mercato di lending decentralizzato dedicato agli asset del mondo reale tokenizzati. Questo segmento è considerato cruciale per l’espansione verso un bacino di asset che Kulechov stima in oltre 500.000 miliardi di dollari.
Horizon è stato lanciato il 27 agosto di quest’anno e, già entro il 1° settembre, aveva superato i 50 milioni di dollari in depositi. La maggior parte della liquidità iniziale è arrivata in RLUSD e USDC, confermando l’interesse per le stablecoin regolamentate.
Attualmente Horizon conta circa 550 milioni di dollari di depositi netti. Tuttavia, l’obiettivo per il 2026 è di scalare rapidamente almeno a 1 miliardo di dollari, sfruttando una collaborazione più ampia con partner istituzionali di primo piano.
Tra questi, Kulechov cita Circle, Ripple, Franklin Templeton e VanEck, oltre ad altri attori globali. L’idea è portare su Aave le principali asset class mondiali tramite strumenti tokenizzati, rafforzando così l’adozione istituzionale del protocollo.
L’app mobile Aave e la sfida al fintech tradizionale
Il terzo asse riguarda la crescita nel settore mobile, un mercato fintech che vale circa 2.000 miliardi di dollari. Aave punta a ritagliarsi una quota significativa attraverso la propria applicazione, progettata per offrire un’esperienza di risparmio di tipo bancario.
L’app è stata lanciata a metà novembre e oggi è disponibile sull’Apple App Store. Inoltre, a partire dal prossimo anno, è previsto un roll-out completo con un target dichiarato di 1 milione di utenti, con l’obiettivo di avvicinare alla DeFi un pubblico non specializzato.
Secondo Kulechov, Aave non potrà scalare verso volumi nell’ordine dei trilioni di dollari senza una forte adozione a livello di prodotto, in particolare sul canale mobile. Per questo, l’app è parte integrante della strategia depositi Aave, pensata per competere direttamente con le piattaforme finanziarie tradizionali.
Prospettive complessive per il 2026
Nel complesso, il piano di Kulechov combina un upgrade infrastrutturale profondo con l’espansione negli asset reali e un forte focus sull’esperienza utente. Se V4 punta a migliorare scalabilità e flessibilità tecnica, Horizon mira a connettere la finanza on-chain a quella tradizionale.
Detto ciò, il successo di questa strategia dipenderà dalla capacità di Aave di eseguire le diverse fasi della roadmap, mantenendo al contempo sicurezza, conformità normativa e competitività rispetto ad altri protocolli DeFi. Il 2026 si preannuncia quindi come un anno decisivo per il posizionamento del protocollo nel panorama finanziario digitale globale.

