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Insieme alla regolamentazione, uno altro dei temi più dibattuti in ambito istituzionale per quanto concerne il settore delle criptovalute è il regime fiscale da applicare ai profitti che si possono generare, ad esempio con il trading.
Molti Paesi non hanno leggi specifiche al riguardo e praticamente quasi tutti applicano le leggi esistenti sulle attività di trading tradizionale.
Il Sud Africa sta studiando invece una soluzione specifica. Si tratta di una bozza di legge su cui sta lavorando il Sud Africa Revenue Service (SARS), ovvero l’agenzia statale che si occupa delle tasse.
Nello Stato di Mandela la parola “valuta” non è definita chiaramente nella legge sulle imposte sul reddito.
Inoltre, le criptovalute non sono utilizzate comunemente come mezzo di pagamento, quindi di fatto vengono ignorate dalla SARS ai fini del calcolo dell’imposta sul reddito o della Capital Gains Tax (CGT), ovvero la tassa sui profitti derivanti da trading.
Questo va a tutto vantaggio dei sudafricani che fanno trading con le criptovalute, ma la SARS sta lavorando ad una bozza di legge che modificherà il modo con cui verranno considerate nel Paese.
In particolare, la bozza prevede che siano direttamente assoggettate all’imposta sul reddito: i sudafricani dovranno dichiarare esplicitamente profitti e perdite derivanti da trading di criptovalute quando andranno a dichiarare il loro reddito imponibile.
La SARS ribadisce anche che le criptovalute sono considerate un servizio finanziario esente da IVA.
La bozza dovrà essere convertita in legge per entrare in vigore ufficialmente, e ad oggi non ne si conoscono con precisione i dettagli.
Tuttavia, si sa che non prevede un trattamento separato per le criptovalute, ma prevede solo che vengano applicate le regole già esistenti.
La bozza è dedicata specificatamente al trattamento fiscale delle criptovalute, ma nonostante ciò non prevede leggi specifiche che si applichino a questo settore: si limita a dichiarare in modo esplicito che le criptovalute vanno considerate come una qualsiasi attività finanziaria immateriale, e che pertanto i possessori ed i trader di criptovalute non potranno più sfuggire alle norme già in vigore.
Con questa nuova legge il Sud Africa praticamente riconoscerà ufficialmente le criptovalute come attività immateriali e le tratterà come un comune asset finanziario che si scambia sul mercato libero.
Non è noto tuttavia se questo significherà anche che vengano riconosciute ufficialmente come valute.
Secondo fonti locali, entro il 16 agosto la bozza dovrebbe essere terminata e presentata per la possibile conversione in legge.
Inoltre è possibile che ci saranno degli ulteriori emendamenti, e forse addirittura nuove proposte di legge a riguardo, data la natura definita complessa delle transazioni in criptovalute.