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Ethereum: Infura è un node troppo centralizzato

Infura è un sistema creato da Michael Wuehler che permette alle dApp di processare informazioni sulla blockchain di Ethereum senza avere un full node installato sul proprio device.

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Riuscire a mantenere decentralizzata la blockchain di Ethereum è diventato l’obiettivo dell’intera comunità, anche se al momento le infrastrutture che più risolvono le problematiche di scalabilità e storage supportando la rete sono centralizzate, come appunto Infura.io.

Già dallo scorso ottobre, si era messa in discussione la sua presenza come infrastruttura nell’intera rete Ethereum e Infura, che gestisce circa 13 miliardi di richieste di codice al giorno, è totalmente centralizzata.  

Dietro il sistema Infura, oltre a Wuehler c’è anche lo studio di sviluppo Ethereum ConsenSys che si affida ai server cloud ospitati da Amazon, e ciò rappresenta il punto critico per l’intera rete Ethereum preoccupata di dover dipendere da questa centralizzazione per il proprio funzionamento.

Se da un lato, Wuehler afferma di stare supportando la rete Ethereum, anche grazie all’affidabilità delle strutture che propone, dall’altro lato, esponenti come Afri Schoedon, sviluppatore di Parity Technologies affermano come ciò sia un controsenso:

Non solo, altri progetti come Dappnode, mettono in discussione proprio l’ospitante Amazon chiedendosi cosa succederebbe alla maggior parte delle DApp Ethereum se il colosso mondiale di Jeff Bezos decidesse di abbandonare il progetto Infura.

Dietro a tutto questo, c’è la questione dei premi per i full node, che rispetto ai node non sono appaganti per i minatori.

Probabilmente, con un sistema di incentivi, come suggerito dai progetti Dappnode, D-node e nodo VIP, si potrebbe evitare di ricorrere a Infura per la creazione di DApp.

Per raggiungere una soluzione per la rete Ethereum, Wuehler afferma di stare lavorando per decentralizzare Infura il più possibile da Amazon e continuare a supportare l’efficienza della rete Ethereum.

ConsenSys sta anche finanziando un progetto, Incubator, in modo da ridurre la dipendenza MetaMask da Infura che, a sua volta, sta cercando di diversificare i fornitori cloud a cui affidarsi, cosí da non dipendere solo da Amazon.

Wuehler ha affermato:

“Non abbiamo creato il problema, siamo solo un cerotto sul problema. Stiamo solo fornendo una soluzione che è necessaria [..] I nostri sforzi riguardano principalmente il continuo tentativo di spingere sempre più la decentralizzazione nel modo in cui viene fornito il nostro stack tecnologico”

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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