Iniziamo con una curiosità: oggi il prezzo di Bitcoiin (B2G) la neo-criptovaluta che ha l’obiettivo di sviluppare una versione più avanzata, veloce e remunerativa dell’orginale, lanciata pochi giorni fa sul protocollo Ethereum, balza di oltre il 200%.
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In meno di una settimana la quotazione di Bitcoiin (B2G) si moltiplica di oltre 18 volte, risaltando la mera speculazione.
La ICO di Bitcoiin era stata fatta nel gennaio 2018, con un token price di 1 B2G = 5 USD.
Ad ogni modo, nonostante tutte le principali criptovalute continuino a muoversi a pochi punti percentuale sopra i minimi di dicembre, nonché del 2018, sia gli Orsi che i Tori sembrano aver deposto le armi.
A completare il delicato quadro tecnico ci sono i bassi volumi di scambio, scesi ai minimi della scorsa estate. Dallo scorso venerdì, giornalmente vengono scambiati poco più di 10 milioni di dollari, con flussi del 48% catalizzati da bitcoin.
La capitalizzazione totale riesce a mantenersi sopra i 110 miliardi di dollari, con il bitcoin ancorato al 54% della quota di mercato. Ripple consolida la seconda posizione nonostante si riporti sotto l’11% di dominance, mantenendo il distacco da Ethereum ad oltre 1 milardo di dollari.
Nonostante questo, la giornata vede prevalere il segno rosso. Oltre il 65% delle 2100 criptovalute apre la giornata sotto la parità.
Nella top 10 solamente litecoin (LTC) con +1,6% e Tron (TRX) a +4,1% dai livelli di ieri mattina, si muovono sopra la parità.
Per trovare il miglior rialzo degno di nota bisogna scendere sino alla 40a posizione occupata da PundiX (NPXS) che mette a segno un rialzo sopra il 20%.

Bitcoin (BTC)
La situazione rimane invariata dalla scorsa settimana. Dall’ultima settimana di gennaio i prezzi di bitcoin continuano ad oscillare intorno ai 3500 dollari, con volumi bassi negli ultimi 5 giorni.
È una situazione che potrebbe attirare nuovamente l’attenzione dei venditori che potrebbero trovare un pericoloso affondo sotto i 3475 dollari, soglia toccata nel fine settimana.
Per assistere ad eventuali ritorni degli acquisti è necessario un ritorno ai 3700 dollari. Un eventuale affondo sotto i 3470, o comunque i livelli degli ultimi giorni, sarebbe un segnale di debolezza che attirerebbe sicuramente le vendite.
Tecnicamente è necessaria la rottura della trendline ribassista iniziata a metà dicembre e che in questo momento passa in area 3550 dollari.

Ethereum (ETH)
Le oscillazioni di Ethereum rimangono sopra la soglia dei 105 dollari, a metà tra il livello psicologico dei 100 dollari. È necessario, per rivedere gli acquisti, ritornare ai 115 dollari, o meglio ancora dei 120 dollari.
Solo il recupero di questi due valori e un consolidamento successivo potrebbe riportare gli acquisti e spingere i prezzi oltre i 130-135 dollari che, in ottica di breve periodo, sono i livelli da monitorare con molta attenzione.