Il bitcoin misery index (BMI) è un indicatore creato da Thomas Lee, noto analista di Wall Street, e co-fondatore di Fundstrat Global Advisors.
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E’ uno dei pochi, forse l’unico importante analista di Wall Street, a pubblicare regolarmente resoconti e target formali di prezzo per bitcoin. Si tratta di un indicatore relativamente nuovo e dedicato a bitcoin: non è un indicatore usato nell’analisi tecnica classica come le medie mobili o l’ADX.
Bitcoin misery index
Il BMI vuole essere uno strumento per i trader di bitcoin. E’ calcolato su una scala da 0 a 100, prendendo in considerazione fattori come la volatilità ed il numero di trade vincenti rispetto al complesso. Quando l’indicatore è basso è il momento di comprare mentre quando è alto significa che è il momento di vendere. L’indice assegna quindi il valore 100 ad un sentiment positivo, mentre 0 ad un sentiment negativo.
“Quando il Bitcoin Misery Index si trova al di sotto del valore 27 allora è un buon momento per comprare mentre un segnale superiore a 67 indica che potrebbe essere il momento di vendere.”
queste le parole di Lee in un resoconto della CNBC.
Il BMI ha toccato quota 89 il 2 aprile 2019 ma è stato molto basso durante la fase bearish del mercato nel 2018. Il punto più basso nella storia di BTC è stato toccato il 12 aprile 2018 quando il BMI ha toccato quota 18. Il BMI ha fatto segnare il valore più alto di sempre nel 2016, ben 98, il 13 giugno.